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La pelle in cui abito

Un ragazzo di quindici anni si mette in viaggio dalla Costa d’Avorio per raggiungere l’Europa. Il suo nome è Kader Diabate. In questo libro racconta la fuga da casa e l’attraversamento del deserto, l’incarcerazione in Libia e il viaggio nel Mediterraneo, fino all’arrivo in Italia. Ma soprattutto racconta la sua voglia di libertà e la sua ribellione contro l’arroganza e l’ingiustizia degli uomini. Perché la sofferenza vissuta è diventata il carburante per alimentare la sua lotta pacifica, nutrita dalla passione per i libri e la cultura. Oggi Kader ha poco più di vent’anni.

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L’ombra di Imana. Viaggio al termine del Ruanda

Sì, ricordare. Testimoniare. È quanto ci resta per combattere il passato e ripristinare la nostra umanità.
L’invito a partecipare a una residenza di scrittura insieme ad altri scrittori africani è il pretesto che porta alla stesura di una narrazione poetica sul filo della memoria che ripercorre in due distinti viaggi i siti del massacro, le prigioni dei condannati a morte o all’ergastolo attraverso le testimonianze dei sopravvissuti.

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Regina Poku

Nella prima metà del Settecento, il capo africano Osei Tutu riesce a riunificare diverse tribù presenti nella regione centrale del Ghana in una confederazione che sarebbe diventata popolo, il popolo Ashanti. Si tratta di un gruppo sociale prospero, regolato da un sistema di discendenza matrilineare. Tra le numerose guerre inter-africane che ritmano le relazioni di tribù limitrofe, quella che ha dato origine alla leggenda della Regina Poku è una leggenda "storica", giacché Poku è citata nei libri di storia: coinvolta in una guerra di successione, avrebbe guidato una parte del suo popolo verso Ovest, inseguita da tribù nemiche, aldilà del fiume Comoè, e fondato la Costa d'Avorio.

 

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Aspettando il voto delle bestie selvagge

È la storia romanzata di dittatori africani dalla decolonizzazione ai giorni nostri, di personaggi incredibili, crudeli e stravaganti. Inizialmente c'è la formazione militare dell'esercito coloniale francese, con guerre in Indocina e Algeria e l'apprendimento delle moderne tecniche per la reppressione e l'annientamento delle rivolte popolari.
Successivamente i protagonisti diventano autori di colpi di stato militari e delle conseguenti sanguinarie dittature.

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Allah non è mica obbligato

Viaggio di un bambino soldato attraverso diversi Paesi africani in preda a guerre di ogni tipo, il romanzo dell’ivoriano Kourouma ha ricevuto numerosi premi ed è stato adattato con successo per il teatro e ll balletto anhe in Italia. Le disavventure del protagonista, tra grottesco e tragedia, sono narrate con una lingua gustosa e iperbolica, alla quale l’autore ci aveva già abituato nelle opere precedenti.

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Monné, oltraggi e provocazioni

Disobbedendo a Samory, imperatore di tutto il paese mandingo, il re di Soba, Djigui Keita, non ha raso al suolo la sua città all’arrivo delle truppe coloniali – sicuro che la magia degli antenati, la protezione di Allah e la muraglia fatta edificare in fretta e furia sarebbero bastate a respingere i «nazareni». Costoro prendono Soba senza colpo ferire e sottomettono Keita alla loro autorità, facendogli giurare fedeltà davanti alla bandiera francese pur permettendogli di conservare la propria religione.

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I soli delle indipendenze

Fama, discendente da una dinastia di principi nell'Africa dell'indipendenza, esercita l'arte della parola come griot in cerca del pane quotidiano, mentre sua moglie, ossessionata dalla sua sterilità, cerca di integrarsi nel nuovo modello sociale. Scritto con ironia e umorismo, al ritmo della parola africana, da uno dei massimi esponenti della narrativa africana contemporanea in lingua francese.

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