Un uomo adulto, quasi anziano, e un bambino sbarcano a Novilla. Novilla non è la loro città, lo spagnolo non è la loro lingua: ma come tutti gli abitanti della città, con cui condividono il misterioso destino, vi sono giunti dopo un viaggio in mare e non conservano nessun ricordo delle loro vite precedenti. Non sanno da dove vengono, a chi erano legati, quale evento catastrofico li ha condotti fin lí come profughi; non lo sanno e sembra che nemmeno abbia piú importanza.
John M. Coetzee
John Maxwell Coetzee è nato a Città del Capo in Sud Africa. Docente di letteratura americana presso la Cape Town University, è autore di numerosi saggi di linguistica e critica letteraria, e di molte traduzioni dall’afrikaans e dall’olandese. Coetzee ha lavorato come ricercatore all’università di Adelaide. Nel 2003 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura.
Nessuno dei suoi libri segue il medesimo schema o la stessa ricetta degli altri anche se ad un lettura più attenta emerge un tema ricorrente: quello delle traversie e dei difficilissimi viaggi interiori che ogni suo personaggio deve compiere per arrivare ad una qualche forma di salvezza.
Dopo aver lavorato qualche anno in Inghilterra, e insegnato a lungo negli Stati Uniti, vive ora in Australia.
Nel cuore del paese
Vergogna
Slow man
Paul non vuole che i medici gli inseriscano una protesi, e lascia l'ospedale per tornare nel suo appartamento da scapolo ad Adelaide. Da questo momento la sua vita solitaria è destinata a cambiare.
Aspettando i barbari
Le abitudini e la tranquillità degli abitanti, che progressivamente l’abbandonano, vengono sconvolte, mentre la città è preda delle scorrerie dei soldati che dovrebbero difenderla.
La vita e il tempo di Michael K
Dopo un'infanzia trascorsa in un orfanotrofio, il protagonista vivrà una vita isolata nutrendosi di radici e di insetti.
Foe
Deserto
Il racconto di una follia solitaria, traboccante infelicità, dove è difficile discernere fantasia e realtà.
Il maestro di Pietroburgo
In esilio a Dresda, Dostoevskij ritorna a Pietroburgo sotto falsa identità, dopo la morte dai contorni poco chiari del figliastro. Lo scrittore si stabilisce nell'appartamento che era stato di Pavel e ossessivamente, insegue il fantasma del figlio per scoprire che cosa veramente gli sia capitato, indagando negli ambienti rivoluzionari di Nechaev.
Età di ferro
La voce della protagonista, che scopre di essere giunta allo stadio terminale della sua malattia, si confonde con la voce di una terra dilaniata da un male affine, la violenza che permea il suo tessuto sociale e morale.