Per sfuggire al clima di violenza dell’apartheid, Lindiwe e suo marito Bongani decidono di espatriare, per salvarsi e continuare la lotta. Ma nell’esilio, Lindiwe perde la sua identità.
In un mondo che non si sforza neppure di pronunciare il suo vero nome, perché “troppo difficile”, Lindiwe diventa Ruth, una figura anonima. Dopo oltre trent’anni, giunge inattesa la notizia tanto sperata: “Il Sudafrica si sta affacciando all’era della democrazia”. È il 1994. Ruth è travolta dai ricordi: deve recuperare Lindiwe.
Valentina Akava Mmaka
Valentina Akava Mmaka, nata a Roma nel 1971, è cresciuta e ha vissuto in Sudafrica e in Kenya.
Reporter dall’Africa per numerose organizzazioni non governative, per anni si è occupata di cooperazione e sviluppo dei paesi del Terzo Mondo.
È autrice di favole per ragazzi e di testi didattici sulle tribù africane di Africa Orientale e Sudafrica.
Svolge attività di mediazione interculturale a vari livelli ed è presidente e fondatore dell’associazione Soggetto nomade.
Vive tra l’Africa e l’Italia.
Amani. I nomi della Pace
Nella valle di Tangulbei, in Kenya, viveva un maestoso ulivo selvatico che si chiamava Mutamayo.
Un giorno una bambina di nome Mapenzi, appartenente alla tribù dei Pokot, andò a trovarlo. Con grande sorpresa di Mapenzi, l'albero parlò.
Col passare dei giorni la loro amicizia crebbe e Mutamayo trasmise a Mapenzi tutta la sua saggezza e la fede nella Pace.
Un giorno una bambina di nome Mapenzi, appartenente alla tribù dei Pokot, andò a trovarlo. Con grande sorpresa di Mapenzi, l'albero parlò.
Col passare dei giorni la loro amicizia crebbe e Mutamayo trasmise a Mapenzi tutta la sua saggezza e la fede nella Pace.
Jabuni: il mistero della città sommersa
Racconto che esplora l'acceso dibattito sulla conservazione della natura in Kenya e punta il dito contro la devastazione delle foreste marine e terrestri.
Il mondo a colori della famiglia Bwana Val
Cosa sarebbe il mondo se non esistessero le mille forme e i mille colori che rendono ogni cosa ed ogni essere vivente così unici e speciali?
Probabilmente un mondo noioso e piatto, come sostiene con assoluta certezza il maestoso baobab dell'isola di Sabamom.
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