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Neda Shafiee Moghaddam

Neda Shafiee nasce a Teheran nel 1975 e inizia a studiare disegno e pittura fin dall’età di dodici anni.
Nel 1998 si laurea in Scultura presso l’Università di Teheran, dove studia con illustri artisti iraniani, come Nami Petgar, Victor Yuaf Dorash, Delara Ghahreman, Shahram Seif.
Nel 2002 si trasferisce a Roma e si iscrive l’Accademia di Belle Arti.
Ha collaborato con architetti e interior designer, realizzando statue e bassorilievi, oggi esposti in luoghi pubblici e privati, sia in Italia che in Iran.
Da molti anni conduce inoltre laboratori di scultura e pittura per bambini ed adulti.

cell. 339 8090957
nedash07@gmail.com
www.nedashafiee.com

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Apollo 11

Un gruppo di artisti, cineasti, musicisti e scrittori, ha fondato nel 2002 l’associazione Apollo 11 per salvare lo storico Cinema Apollo di Roma dalla sua trasformazione in sala Bingo.
La sala era a pochi passi da Piazza Vittorio, nel multietnico quartiere dell’ Esquilino e per il suo rilancio fu organizzata una programmazione di film etnici, capace di valorizzare le culture straniere che animavano e animano tuttora il quartiere.

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Museo nazionale d’arte orientale

Il Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci" custodisce i reperti degli scavi delle missioni archeologiche italiane in Iran, Pakistan e Afghanistan, oltre che gli oggetti acquistati in Nepal e Tibet da Giuseppe Tucci (uno fra i massimi orientalisti del Novecento) e collezioni di oggetti di vari periodi provenienti dal vicino ed estremo oriente. Nel corso degli anni il patrimonio del museo si è arricchito grazie agli acquisti effettuati dallo stato, a donazioni da parte di privati ed enti, a scambi con vari paesi asiatici. Il museo ospita, inoltre, alcune esposizioni temporanee.
Attualmente i settori visitabili del museo sono: Vicino e Medio Oriente Antico, Islam, Tibet e Nepal, India e Gandhara, Estremo-Oriente (Cina e Giappone).

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Museo nazionale d’arte orientale

Il Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci" custodisce i reperti degli scavi delle missioni archeologiche italiane in Iran, Pakistan e Afghanistan, oltre che gli oggetti acquistati in Nepal e Tibet da Giuseppe Tucci (uno fra i massimi orientalisti del Novecento) e collezioni di oggetti di vari periodi provenienti dal vicino ed estremo oriente. Nel corso degli anni il patrimonio del museo si è arricchito grazie agli acquisti effettuati dallo stato, a donazioni da parte di privati ed enti, a scambi con vari paesi asiatici. Il museo ospita, inoltre, alcune esposizioni temporanee. Attualmente i settori visitabili del museo sono: Vicino e Medio Oriente Antico, Islam, Tibet e Nepal, India e Gandhara, Estremo-Oriente (Cina e Giappone).

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Pejman Tadayon

Pejman Tadayon è nato a Isfahan nel 1977.
Fin da bambino, ha coltivato la sua predisposizione per la pittura e nel 1987 ha realizzato la sua prima opera, sotto la guida del maestro Ustad Nasr, famoso ad Esfahan per essere stato uno dei primi ad usare la tecnica figurativa realista per ritrarre la natura, usando la tecnica ad olio.
Da allora, Pejman ha lavorato molto sulle proprie capacità, arrivando a ritrarre soggetti sempre più complessi, come le complicate architetture della sua città e a soli 17 anni è diventato maestro di pittura presso la scuola del nonno.
Nel suo percorso, non ha mai abbandonato altri interessi: si è iscritto alla Facoltà di Ingegneria, ha studiato come autodidatta la filosofia e la storia dell’arte.
La passione per la pittura è stata, per un certo periodo, sostituita da quella per la musica, in particolare per la musica tradizionale dell’Iran e per alcuni strumenti persiani, come il setar.
Successivamente, però, la sua ricerca è andata oltre: è riuscito a coniugare queste due espressioni, a mettere in una lo spirito dell’altra.
È quindi tornato a dipingere, a sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali; nel 2003 si è trasferito in Italia, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Firenze, ed ha partecipato a varie mostre collettive.
Dal 2003 vive a Roma, continua a studiare pittura e suona nel gruppo curdo-iraniano Sarawan.

Pejman Tadayon
cel. 339 8120101
www.pejmantadayon.com
pejman_tad@yahoo.com

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Mohsen Vaziri

Scultore e pittore iraniano, si è trasferito a Roma nel 1955; qui ha proseguito i suoi studi ed ha iniziato ad esporre le sue opere.
Successivamente è tornato in Iran, dove ha insegnato all’Accademia delle Belle Arti, per poi tornare definitivamente in Italia nel 1985.
Nella sua carriera, ha esposto in numerose mostre, a Teheran e in Italia, ma anche in Germania e negli Stati Uniti.
Inoltre, ha vinto vari premi, fra cui l’ultimo, il premio “Personaggio Europeo 2006", conferitogli dal Comune di Roma.

www.vaziri.it

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Ikebana International

Ikebana International è una organizzazione no-profit fondata in Giappone nel 1956 da Ellen Gordon Allen e presente in oltre 50 diversi paesi con più di 8000 iscritti. Nata e diffusasi con l’intento di promuovere la conoscenza dell’ikebana, l’associazione vede in quest’arte un linguaggio universale capace di abbattere confini e barriere culturali e di parlare a tutti trasmettendo il suo messaggio di armonia e bellezza. Il suo motto Amicizia attraverso i fiori è al tempo stesso proponimento e auspicio. A Roma vi è un Chapter presieduto da Luca Ramacciotti e vede presenti le scuola Ohara e Sogetsu.

ikebanainternationalrome@gmail.com
https://ikebanainternationalrome.wordpress.com/

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Ranson Study Group

Presso il laboratorio Artidee è possibile seguire lezioni individuali o collettive di Ikebana, tenute da Lina Alicino Ranson Sensei. Nel 1987, per diffondere l’Ikebana in Italia Lina Alicino fonda e tuttora presiede, su incarico di Hiroshi Teshigahara, il Ranson Study Group. Attualmente è impegnata a diffondere sia personalmente che attraverso il “Ranson Study Group” l’Ikebana secondo lo stile Sogetsu.

c/o Arteidee
Via Andrea del Castagno, 196
info@artidee.org
www.artidee.org

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African Heritage

African Heritage è una galleria-showroom aperta al pubblico, dedicata esclusivamente all’ "Africa nera", diventata un punto di ritrovo per nuovi e vecchi appassionati di arte africana e per un pubblico più vasto che sempre più dimostra di apprezzare l'esclusivo “etno-chic” africano.
L'amore e la forte passione per l’Africa porta la proprietaria Gabriella Fonticoli a ricercare direttamente nei moltissimi paesi africani, i più preziosi e caratteristici oggetti e manufatti tradizionali: maschere, statue, tessuti, oggetti d'uso, quadri d'autore, gioielli, complementi di arredo.

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Galleria Akka

Dietro questo negozio-galleria, ci sono persone che da lungo tempo ricercano oggetti e testimonianze delle tradizioni etniche dell'Africa subshariana.
Oggi, almeno parte dei tanti oggetti raccolti lungo questi itinerari sono presentati con sobria eleganza. Si possono trovare sculture insolite, come bellissimi “bastoni di comando” dei capi-villaggio, pipe antropomorfe levigate dall’uso, piccoli feticci dallo sguardo inquietante, gioielli etnici e tappeti, steli scolpite dei culti degli antenati e maschere di danza dell’Africa occidentale.

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Museo nazionale preistorico etnografico L. Pigorini

All'interno del Museo Pigorini troviamo una collezione di livello internazionale e con pezzi unici al mondo:
diecimila esemplari d'arte e di artigianato africano “acquisiti” tra il 1876 e il 1920 e provenienti da regioni e paesi come l'Eritrea, l'Etiopia, il Sudan meridionale, il bacino del fiume Congo, lo Zululand e la regione dello Zambesi.
Gli oggetti più antichi provengono dal Museo Kircheriano, fondato dal gesuita Atanasio Kircher nel XVII secolo.
Di particolare importanza sono alcuni esemplari in avorio di arte afro-portoghese del XVI secolo, provenienti dalla Sierra Leone.

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Studio d’arte di Chantal Dandrieu

“Per fare entrare i feticci nel museo immaginario, l’uomo bianco dovrebbe accettare di riconoscere dentro di sé la sua parte più profonda”.
Questa citazione da Voix du silence di André Malraux apre uno dei biglietti d’invito della galleria d’arte di Chantal Dandrieu, aperta nel 1976 non lontano da piazza della Rotonda in Roma.
Basta dare un’occhiata alla serie d’inviti realizzati negli ultimi anni per avere una visione rapida della varietà e dell’importanza dell’attività di questa galleria, la prima del genere a Roma.

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Cecilia Fletcher

Le incisioni in rame e la grafica, sono le specialità dell'artista cilena Cecilia Fletcher, la cui opera si caratterizza, come afferma lei stessa, per la semplicità e l’essenzialità. Conosciuta a livello internazionale, ha esibito la sua opera presso vari musei di Roma, ma anche a Venezia, Berlino, Amsterdam e, naturalmente, nel suo paese d’origine, il Cile.

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Alejandro Gomez de Tuddo

Artista visivo messicano di fama mondiale, Alejandro Gomez de Tuddo vive fra Roma e Città del Messico. Ha studiato alla École Nationale de Photographie of Arles in Francia, all’International Center of Photography (ICP) di New York e cinematografia al New York University (NYU).


Le sue opere sono state esposte in musei, gallerie e fiere d´arte di diverse città del mondo, come la Galleria d´Arte Moderna di Roma, il Museo d’Arte Moderna di Città del Messico e il Getty Museum di Los Angeles.
Nel 2015 ha pubblicato il libro INDIA 50/50 e nel 2005 Vmbra Profvnda Svmuvs (Premio Quorum 2005 al miglior libro d´arte dell´anno). Fra le sue mostre più recenti, Principio d´incertezza a Monterrey.

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Francisco Cordoba

Nato a San José, in Costa Rica, nel 1958.
Nel 1982 si stabilisce a Roma, ampliando la sua attività artistica nel campo della pittura, scultura e letteratura.
Nel 1993, viene inaugurata la sua galleria personale, nel Rione Monti, che diviene punto di riferimento per molti artisti della città; da questa esperienza, nasce anche un’associazione di artisti, Utopia, che promuove spesso iniziative interessanti. L'obiettivo è quello di promuovere le espressioni artistiche in molte forme, al di là delle mode e delle regole di mercato.
Le opere dell'artista sono state esposte in vari musei, fra cuila Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Villa Borghese (Roma), e in molte città europee e americane.
Nel 2004, Córdoba pubblica il romanzo Emanuele Vive, edito da Croce Libreria. Nel 1990 e nel 2009 partecipa per la seconda volta alla Biennale di Venezia.
Galleria Francisco Córdoba
via degli Zingari, 39
tel./fax 06 4743286 cell. 348 7039322
cordoba@tin.it
www.cordoba.it

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Dulcinéa Brito

Pittrice naif brasiliana, Dulcinéa inizia a dipingere all’età di dieci anni. Nel 1979 organizza la sua prima mostra a Rio de Janeiro e vince il suo primo premio in ambito artistico. Nello stesso anno si trasferisce a Roma e continua a esporre le sue opere in mostre personali e collettive, vincendo anche alcuni premi.
È stata responsabile della Galleria interculturale permanente, chiusa nel 2007. Attualmente si adopera affinché i numerosi artisti latinoamericani di Roma trovino uno spazio permanente in cui esporre.
dulcinea@dulcineabrito.com
odilia.brito@libero.it
www.dulcineabrito.com

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Fidel Lino Cataldi

Artista argentino, si è laureato in Architettura e Belle Arti presso l'Università Nazionale di Rosario.
Pittore e grafico di eccellenti capacità, Fidel Cataldi ci propone un'arte di sintesi estrema. Un'arte di meditazione il cui significato è una cosciente risposta alle diversità e alle contraddizioni della civiltà e della cultura contemporanea.
Dal 1980 l'artista ha iniziato a presentare i suoi lavori in Europa e in America Latina riscuotendo numerosi riconoscimenti.
Attualmente vive e lavora a Roma dove, tra le altre sue occupazioni, collabora con la Rai.

cell. 339 6516487
linofidel@tiscalinet.it
linofidel@hotmail.com
www.linocataldi.com

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