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Le passioni e i legami

"C'è un universo all'orlo del collasso e pronto a liquefarsi [...]. Lo sguardo di Lispector coglie l'incongruenza delle cose che sono e la volgarità dei nessi che le tengono insieme. Uno sguardo che tenta di lacerare la pellicola opaca dei gesti degli uomini per carpirne il segreto più intimo: quel segreto che sappia dare senso al tutto insensato che ci circonda e che chiamiamo vivere." (Antonio Tabucchi). Questo volume, il cui titolo vuole sintetizzare il "mondo" di Clarice Lispector, contiene le seguenti opere: "Legami familiari", "La mela nel buio", "La passione secondo G.H.", "Un apprendistato o Il libro dei piaceri", "La passione del corpo", "L'ora della stella".

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Vicino al cuore selvaggio

Tutto in Jona affiora da "percezioni troppo organiche per essere formulate in pensieri", come in una Virginia Woolf amazzonica, arruffata e vagamente stregonesca. La sua storia è il silenzioso ruotare di un prisma che guida la luce "vicino al cuore selvaggio della vita". Questo romanzo è il libro d'esordio di Clarice Lispector.

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Acqua viva

«Da un mistero è venuta, verso un altro è partita. / Restiamo ignari dell'essenza del mistero» scrive Drummond de Andrade di Clarice Lispector. Ed è proprio in un misterioso universo personale – un universo labirintico e lacerato – che il lettore viene come risucchiato dalla voce, visceralmente femminile, che in queste pagine tenta di dire l'indicibile, di entrare in contatto «con l'invisibile nucleo della realtà». Attraverso uno sregolato, impetuoso flusso di coscienza la Lispector ci fa percepire, in modo quasi fisico, impressioni e visioni di travolgente intensità, usando una lingua che sembra inventare continuamente se stessa, il cui fascino risiede nella sua stranezza e le cui ferite sono il suo punto di forza.

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I draghi non conoscono il paradiso

Single occupati di giorno nelle attività del terziario avanzato e appollaiati di notte sopra megalopoli nei loro microappartamenti - tra libri, dischi e amori distanti - che restano incerti tra prepararsi un sushi o farla finita, disingannati e stanchi vacanzieri che si incontrano, e si sfiorano nei "loro bungalow a cinque stelle e antenna parabolica", adolescenti che scoprono con fascino e paura la bellezza che li attende, donne di quasi quarant'anni, con la loro "indissimulabile stanchezza", che scoprono il sesso feroce nella notte del venerdì santo.

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La morte ha il permesso

A cento anni dalla nascita, Edmundo Valadés, considerato oggi un maestro della letteratura breve, viene tradotto per la prima volta in italiano. I diciotto fulminanti testi di questa raccolta abbracciano temi universali, narrati da personaggi in un momento decisivo della propria esistenza: due adolescenti sono alle prese con la loro prima volta; un vecchio ha coltivato per tutta la vita un sogno e proprio quando sta per realizzarlo decide di rinunciarvi; un uomo fa un bilancio delle sue esperienze nel momento in cui sta per essere assassinato; un altro fa i conti col passato senza riuscire a lasciarsi alle spalle la guerra nella quale ha combattuto.

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Triste come lei

Uno dei titoli più importanti nella grande produzione di Juan Carlos Onetti, Triste come lei, riunisce le sue migliori prose brevi. In queste storie, che ammaliano per la loro compiutezza e la densa atmosfera, l’autore uruguayano ci regala un tassello indispensabile per comprendere il suo mondo letterario: un universo fatto di caffè, sigarette e amori sgualciti, trame e personaggi che arricchiscono di nuovi episodi e destini il ciclo narrativo ambientato nella mitica città immaginaria di Santa María. Scritti tra il 1933 e il 1974, questi racconti ci restituiscono il meglio della prosa onettiana, l’opera di un autore che infinitamente ritorna sulla propria ossessione: l’uomo e la sua impossibile redenzione.

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Per una tomba senza nome

Per una tomba senza nome prosegue la saga di Santa María, il luogo mitico e immaginario creato da Onetti. La voce narrante è quella di Díaz Grey, il medico locale, che tutto osserva e racconta. Jorge Malabia, unico partecipante a un misero funerale, riferisce a Grey la storia di Rita (la donna che ha fatto seppellire), e del suo inseparabile capro, fatta di raggiri, trucchi per ottenere infinite elemosine, squallide frequentazioni maschili. Quando finalmente la vicenda sembra chiarirsi, Jorge pone in dubbio la veridicità della storia che lui stesso ha raccontato.

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Il cantiere

Cinque anni dopo esserne stato esiliato con disonore, Larsen ritorna a Santa María, e ha un piano per il suo riscatto sociale: intraprende un serrato quanto patetico corteggiamento di Angélica Inés, la figlia del potente signorotto locale, Jeremías Petrus, e al contempo si fa assumere da questi come capo del cantiere navale di sua proprietà. Scoprirà ben presto che il cantiere è solo un cadente involucro al centro di un deserto, dove nulla accade da anni. Un nulla di cui però Larsen diventerà l’irreprensibile Direttore Generale.

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Raccattacadaveri

Cinquant’anni esatti dopo la sua prima pubblicazione, torna uno dei grandi capolavori della letteratura di tutti i tempi. Per chi già conosce l’avvolgente prosa di Onetti, sarà un piacere imbattersi ancora nel suo personaggio maestosamente meschino: Larsen, detto Raccattacadaveri o più semplicemente Raccatta. Attraverso una narrazione eccentrica e implacabile, che mescola piani narrativi e prima e terza persona, Onetti ci riporta nella sua Santa María.

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Gli addii

Pubblicato per la prima volta nel 1954, Gli addii è uno dei più celebri romanzi brevi di Juan Carlos Onetti, considerato da molti «il William Faulkner sudamericano». Protagonista della novella è un uomo di mezz’età, un tempo grande stella del basket, e ora malato di tubercolosi, che si trasferisce in un paesino di montagna per curarsi nel sanatorio locale. L’arrivo dell’uomo, il suo esilio volontario in una villa lussuosa, l’avvicendarsi di due donne al suo fianco, stravolgono la calma polverosa della cittadina.

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Il pozzo

Il pozzo è l’esordio di Juan Carlos Onetti: scritto nel 1939, in un fine settimana in cui l’autore aveva smesso di fumare, viene tradotto ora per la prima volta in italiano.Anche se ammette di non saperlo fare, Eladio Linacero decide di sedersi a raccogliere le sue memorie, perché «un uomo, quando arriva a quarant’anni, deve scrivere la storia della sua vita, soprattutto se gli sono capitate cose interessanti. L’ho letto non so dove».

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Confabulario

Juan José Arreola, puntiglioso artigiano della parola, solitario e individualista, ha rincorso con l’ostinazione dell’autodidatta la sintesi assoluta per tutta la sua carriera di scrittore, producendo alcuni dei racconti più significativi della letteratura latinoamericana. Pubblicato oggi in una nuova traduzione di Stefano Tedeschi, il Confabulario di Arreola è una raccolta di racconti e prose che sfidano qualunque tentativo di classificazione: dall’aforisma alla satira, dal fantastico al visionario, dal grottesco al noir.

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Bestiario

Nei brevi e fulminanti bozzetti che formano Bestiario – dettati a braccio nel corso di una settimana a un giovanissimo José Emilio Pacheco – Arreola concentra tutta l’ironia e la sagacia della sua poetica. L’autore si mette parodicamente nei panni di un naturalista e caratterizza i vari animali riflettendo allo stesso tempo sulla condizione umana.

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Quelli di sotto

Pubblicato oggi a cento anni dalla sua prima uscita, Quelli di sotto è un classico della letteratura messicana, il più celebre esempio del filone narrativo noto come Letteratura della Rivoluzione. Il protagonista è Demetrio Macías, un contadino che abbraccia la rivoluzione quasi suo malgrado, più per una concatenazione di eventi che per dei fervidi ideali, e che terminerà la sua parabola, alla scena finale del romanzo, senza aver davvero compreso per quali valori sta lottando.

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Risposta multipla

In bilico tra fiction e non fiction, tra romanzo e gioco letterario, Zambra riflette sulla memoria e sui dilemmi di una società obbligata al silenzio come quella cilena ai tempi della dittatura - dando vita a un'opera unica. Ma "Risposta multipla" è molto più che un divertimento.

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La spia

Parigi, prigione di Saint-Lazare, 1917. Una donna attende con fierezza la propria esecuzione. Le rimane un solo desiderio: che sua figlia sappia la verità; che la figlia, che lei non vedrà mai crescere, non creda ad altri che a sua madre. E così prende carta e penna per raccontarle la sua vita avventurosa e controversa. Lei, che attende la fine a Saint Lazare, è Mata Hari, la donna più desiderabile e desiderata del suo tempo: ballerina scandalosa, seduttrice degli uomini più ricchi e potenti del suo tempo, capace di diventarne cortigiana, amante e fidata confidente; e, forse per questo, di suscitare gelosie e invidie nelle donne e mogli della aristocrazia parigina.

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Il disco rotto. 33 rivoluzioni

Il disco rotto. 33 rivoluzioni è il romanzo inedito che Canek cominciò a scrivere in Francia nel 2007 e terminò in Messico nel 2014. Il libro è pubblicato contemporaneamente in Europa, Sud America, Asia e Nord America. Il protagonista è un cubano nero, figlio di una coppia che aveva aderito entusiasticamente alla rivoluzione. Separato dalla moglie, si consola come può con una russa vicina di casa e scopre il piacere della lettura, che poco a poco lo aiuta ad aprire gli occhi e a misurare la distanza fra gli slogan del partito e la realtà che lo circonda.

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La fine della storia

Juan Belmonte, dopo aver combattuto tante battaglie – prima fra tutte quella al fianco di Salvador Allende – da anni ha deposto le armi e vive tranquillo in una casa sul mare nell’estremo sud del Cile, insieme alla sua compagna Verónica, che non si è mai completamente ripresa dopo le torture subite all’epoca della dittatura. Belmonte è un uomo stanco, disilluso, restio a scendere in campo. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. I servizi segreti russi, che conoscono bene il suo curriculum di esperto di guerra sotterranea e infallibile cecchino, hanno bisogno di lui.

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Sergio Y. va in America

Armando, un rinomato psicologo di San Paolo, è alla fine di una lunga e illustre carriera. Sebbene restio, accetta di seguire un ultimo paziente: Sergio, il figlio adolescente di un facoltoso imprenditore brasiliano. Sergio è inquieto e i suoi genitori sono preoccupati. Eppure dopo poche sedute il ragazzo decide di interrompere bruscamente la terapia, in seguito a un viaggio a New York: dice infatti di aver trovato la strada per essere felice e di volerla perseguire da solo.

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Incontro con Rodrigo Hasbun

Martedi 17 maggio 2016 alle 16.30 all'Università la Sapienza, dipartimento di studi europei, americani e interculturali, Facoltà di lettere e filosofia, Aula II ci sarà l'incontro con lo scrittore boliviano Rodrigo Hasbun, di cui è stato recentemente tradotto il romanzo "Andarsene" (edizioni Sur), un romanzo breve e intenso.

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