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La donna nuda

Il giorno del suo trentesimo compleanno Rebeca Linke scende da un treno che si è fermato in mezzo a un bosco dove lei ha comprato una casa. Apre la porta, entra e lascia scivolare a terra il cappotto sotto il quale è nuda. Fra le pagine di un libro trova uno spadino tagliacarte e piano piano, muscoli dopo pelle, legamenti dopo vene, arterie, cartilagine, si taglia la testa. La posa su un piedistallo e decide di uscire nella notte. Ma ci ripensa, se la rimette sul collo «de un golpe duro como un casco de combate», con un colpo deciso come un casco da combattimento, e inizia a vagare per il bosco, i lunghi capelli sciolti sul corpo candido e perfetto.

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Melma rosa

In una città portuale devastata da una peste misteriosa, una donna tenta di capire perché il suo mondo sta crollando. Un vento tossico avvelena le strade e costringe a chiudersi in casa o a fuggire, i supermercati si svuotano e la melma rosa prodotta con scarti animali è ormai l’unico alimento reperibile, ma c’è dell’altro: il collasso di tutti i suoi legami affettivi, l’incertezza, il peso dei ricordi.

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Ormai nessuno vive più in certi luoghi

Agustín Flores, giornalista investigatore, è il protagonista di "Ormai nessuno vive più in certi luoghi", un thriller ambientato a Rafael Alsina, anonimo paesino sperduto nelle campagne uruguaiane, dove è inviato dal giornale per cui lavora per indagare su un pluriomicidio avvenuto da ormai un anno. Sembra che la polizia sappia più di quanto ammetta e vuole solo archiviare il caso non per mancanza di prove, ma per cercare di far cadere nell'oblio questa storia intricata e dai risvolti torbidi sui quali è meglio non indagare ulteriormente.

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Lascia fare a me

Lunedì 25 febbraio 2019 alle ore 18 presso la Sala Fanfani IILA in via Giovanni Paisiello, 24 si tiene la presentazione del libro Lascia fare a me di Mario Levrero. Intervengono Vittorio Iacopini, giornalista, francesco fava, università IULM, Milano, Lorenzo Ribaldi, editore, elisa tramontin, traduttrici. Coordina Sylvia Irrazàbal, addetto culturale Ambasciata dell'Uruguay.

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Dovevo sopravvivere

Lunedì 19 novembre 2018 alle ore 18 presso la Sala Fanfani dell'IILA, via Giovanni Paisiello, 24, in collaborazione con l'Ambasciata dell'Uruguay in Italia, verrà presentato il libro Dovevo sopravvivere di Roberto Canessa e Pablo Vierci (Carlo Delfino Editore). Interverranno Sylvia Irrazábal, addetta culturale dell'Ambasciata dell’Uruguay, lo scrittore e giornalista Federico Guiglia, la giornalista de La Repubblica Stefania Parmeggiani e l'editore Carlo Delfino. Seguiranno letture di Alessandra Mosca Amapola.

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Lascia fare a me

Un manoscritto straordinario arriva in casa editrice. La redazione rimane incantata da quelle pagine magistrali e l'editore decide di inviarlo a una fondazione svedese. Anche loro concordano: è un capolavoro e va pubblicato subito. C'è solo un particolare che rimanda il lieto fine di questa fiaba letteraria. Il romanzo non è firmato e sulla busta non c'è il mittente. L'unico indizio è il timbro apposto dall'ufficio postale di Penuria, un paesino dell'entroterra uruguayano.

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Gli occhi sulla Città

Fino al 1 marzo 2018 presso l'IILA, via Giovanni Paisiello 24, è possibile visitare la mostra e del libro Gli occhi sulla città, del'uruguaiano Ruben Abel Bianchi. Ruben Abel Bianchi, nato a Montevideo 1940, vive e lavora a Roma dal 1972. Architetto-urbanista, master in Restauro dei Monumenti, membro di organizzazioni tecniche e culturali, tra cui la Sociedad de Arquitectos dell’Uruguay e l'Ordine degli Architetti di Roma, è consulente internazionale in materie di paesaggio e impatto ambientale. È autore di numerosi lavori accademici e articoli tecnici pubblicati in Italia, Olanda, Argentina e Uruguay. La mostra sarà visitabile dal lunedì al giovedì, dalle 10 alle 17 e venerdì dalle 10 alle 14.

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Quando il freddo scotterà

Sabato 14 ottobre 2017 alle ore 19 presso il Teatro di Villa Torlonia in via Lazzaro Spallanzani, 1 l'Associazione Dramophone presenta lo spettacolo Quando il freddo scotterà che mette in scena la poesia di due grandi poeti uruguaiani come Mario Benedetti e Idea Vilarino. Gli attori uruguaiani reciteranno in italiano.

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Il romanzo luminoso

Un uomo, in un appartamento di Montevideo, cerca di scrivere un romanzo. In una sorta di diario lungo un anno, l'autore parla di gialli che non riesce a smettere di leggere, degli amori passati e di quello per Chl, la donna amatissima, non più amante ma amica, sorella e custode, di passeggiate, giochi elettronici e pornografia, della paura di morire e del mal di schiena, delle sedute psicoanalitiche e di enigmistica. L'ossessione del Romanzo luminoso porta il suo autore fuoripista, suggerendogli divagazioni e mille storie diverse.

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Nick Carter si diverte mentre il lettore viene assassinato e io agonizzzo

Dopo aver ricevuto alcune minacce di morte, la famiglia Ponsonby, di stirpe aristocratica, si decide a contattare il detective Nick Carter. Avvalendosi dell'aiuto del suo fedele compagno Tinker (un omuncolo che porta con sé in una borsa) e del suo ineffabile giudizio estetico, per risolvere il caso Nick non deve far altro che trovare la banda di malfattori che si fanno chiamare "i mostri marini" e identificare il loro capo, il raccapricciante Watson.

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Tango del vecchio marinaio

Il capitano Lander, discendente di uno dei marinai ammutinati del Bounty, si è lasciato alle spalle un passato difficile e da tempo ha scelto di vivere sulla terraferma in una baracca in riva al mare. Qui costruisce modellini di navi gloriose e intreccia la sua solitaria esistenza con quella di una giovane ballerina di tango, aspirante suicida. Finché un giorno non riceve la visita di Sampedro, un vecchio amico con cui ha condiviso l’amore per una bella infermiera dagli occhi verdi e la persecuzione da parte del regime: alcuni fili del loro comune passato stanno per riannodarsi e per i tre sono in arrivo sconvolgenti rivelazioni…

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Triste come lei

Uno dei titoli più importanti nella grande produzione di Juan Carlos Onetti, Triste come lei, riunisce le sue migliori prose brevi. In queste storie, che ammaliano per la loro compiutezza e la densa atmosfera, l’autore uruguayano ci regala un tassello indispensabile per comprendere il suo mondo letterario: un universo fatto di caffè, sigarette e amori sgualciti, trame e personaggi che arricchiscono di nuovi episodi e destini il ciclo narrativo ambientato nella mitica città immaginaria di Santa María. Scritti tra il 1933 e il 1974, questi racconti ci restituiscono il meglio della prosa onettiana, l’opera di un autore che infinitamente ritorna sulla propria ossessione: l’uomo e la sua impossibile redenzione.

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Per una tomba senza nome

Per una tomba senza nome prosegue la saga di Santa María, il luogo mitico e immaginario creato da Onetti. La voce narrante è quella di Díaz Grey, il medico locale, che tutto osserva e racconta. Jorge Malabia, unico partecipante a un misero funerale, riferisce a Grey la storia di Rita (la donna che ha fatto seppellire), e del suo inseparabile capro, fatta di raggiri, trucchi per ottenere infinite elemosine, squallide frequentazioni maschili. Quando finalmente la vicenda sembra chiarirsi, Jorge pone in dubbio la veridicità della storia che lui stesso ha raccontato.

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Il cantiere

Cinque anni dopo esserne stato esiliato con disonore, Larsen ritorna a Santa María, e ha un piano per il suo riscatto sociale: intraprende un serrato quanto patetico corteggiamento di Angélica Inés, la figlia del potente signorotto locale, Jeremías Petrus, e al contempo si fa assumere da questi come capo del cantiere navale di sua proprietà. Scoprirà ben presto che il cantiere è solo un cadente involucro al centro di un deserto, dove nulla accade da anni. Un nulla di cui però Larsen diventerà l’irreprensibile Direttore Generale.

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Raccattacadaveri

Cinquant’anni esatti dopo la sua prima pubblicazione, torna uno dei grandi capolavori della letteratura di tutti i tempi. Per chi già conosce l’avvolgente prosa di Onetti, sarà un piacere imbattersi ancora nel suo personaggio maestosamente meschino: Larsen, detto Raccattacadaveri o più semplicemente Raccatta. Attraverso una narrazione eccentrica e implacabile, che mescola piani narrativi e prima e terza persona, Onetti ci riporta nella sua Santa María.

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Gli addii

Pubblicato per la prima volta nel 1954, Gli addii è uno dei più celebri romanzi brevi di Juan Carlos Onetti, considerato da molti «il William Faulkner sudamericano». Protagonista della novella è un uomo di mezz’età, un tempo grande stella del basket, e ora malato di tubercolosi, che si trasferisce in un paesino di montagna per curarsi nel sanatorio locale. L’arrivo dell’uomo, il suo esilio volontario in una villa lussuosa, l’avvicendarsi di due donne al suo fianco, stravolgono la calma polverosa della cittadina.

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Il pozzo

Il pozzo è l’esordio di Juan Carlos Onetti: scritto nel 1939, in un fine settimana in cui l’autore aveva smesso di fumare, viene tradotto ora per la prima volta in italiano.Anche se ammette di non saperlo fare, Eladio Linacero decide di sedersi a raccogliere le sue memorie, perché «un uomo, quando arriva a quarant’anni, deve scrivere la storia della sua vita, soprattutto se gli sono capitate cose interessanti. L’ho letto non so dove».

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Chi di noi

Con lo sguardo profondissimo e tagliente che è la cifra della sua scrittura, Mario Benedetti esplora da par suo il tema del triangolo amoroso. Ai tempi del liceo, Miguel, Alicia e Lucas si ritrovano catturati in un platonico ménage à trois il cui motore è Miguel, col suo disprezzo per se stesso e il suo gusto manipolatorio: attratto da Alicia ma convinto che sia destinata a Lucas, decide di costruire l’amore tra i due. Quando, invece, Alicia sceglie proprio lui, è già troppo tardi: il fantasma del triangolo si è insediato, e non si capisce piú chi sia davvero l’altro.

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