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Diane-Adina

Ballerina e insegnante di danza del ventre, Diane, in arte Adina, ha iniziato a studiare danza orientale nel 1995 in Francia a Tours, Parigi e Marsiglia. Nel 2003 si trasferisce a Roma, dove frequenta il Centro San Lo’ seguendo gli insegnamenti di Isabel De Lorenzo, Lara Rocchetti e Marialuisa Sales.

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Diruz / Conversazioni sull’Iran

Blog nato nel 2012 a cura di Antonello Sacchetti, scrittore e giornalista che si occupa di Iran da molti anni e ha pubblicato diversi libri sul tema. Qui pubblica articoli su storia, geografia, cultura, viaggi e attualità dell’Iran. Collegato a questa pagina anche podcast youtube e spotify Conversazioni sull’Iran.

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E/O – Sharq/Gharb

Fondata alla fine degli anni ´70, la casa editrice E/O ha sin dal principio manifestato la volontà di creare ponti e aperture nelle frontiere letterarie per stimolare il dialogo tra le diverse culture, prima, portando in Italia le letterature dell´Europa dell´Est, poi, allargati i suoi orizzonti, esplorando in termini letterari l´America, i paesi del Sud del mondo e l´area mediterranea.
E/O ha inaugurato, con un progetto innovativo, una collana in lingua araba, la prima volta di una casa editrice italiana che pubblica in arabo.
Sharq/Gharb (Est/Ovest), sotto la direzione editoriale di Sandro Ferri e dello scrittore Amara Lakhous, è nata per soddisfare l’esigenza di stabilire un contatto diretto tra l’Europa e il mondo arabo, tra scrittori e lettori arabi ed europei, in entrambe le direzioni.
Al centro della produzione di Sharq/Gharb ci saranno le traduzioni di opere letterarie dall’italiano, ma la casa editrice punta a portare nel mondo arabo il meglio della letteratura europea.

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Edizioni Lavoro

Già agli inizi degli anni Ottanta questa casa editrice cominciò a proporre letterature e civiltà allora patrimonio quasi esclusivo di pochi appassionati studiosi. Questo diede vita alla collana di letteratura postcoloniale “Il lato dell'ombra” divenuta poi “L'altra riva”; le collane “Islam” e “Derive” sono poi dedicate ai temi della mediazione culturale.
Nella collana “L’altra riva”, sono stati pubblicati i romanzi di importanti scrittori arabi e sono stati riediti classici come Ritorno a Haifa del palestinese Ghassan Kanafani, La preghiera dell’assente del marocchino Tahar Ben Jelloun, La pioggia dell’algerino Rachid Boudjedra e Mio caro Kawabata del libanese Rashid Daif. Segnaliamo poi Febbre di Ibrahim Nasrallah e L'anello di sabbia dell'iracheno Fu'ad al-Takarli.
Per la collana “Islam" ricordiamo La storia velata. Le donne dell’islam nell’immaginario italiano di Anna Vanzan, Islam e Occidente di Enzo Pace e Maometto. L'inviato di Dio di Claudio Lo Jacono, oltre a diversi saggi su tematiche che vanno dalla storia alla filosofia, dalla storia dell'arte alla cucina, come La cucina di Ziryab di Farouk Merdam-Bey.

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Encounter

Questa pubblicazione offre articoli in inglese su un ampio spettro di tematiche riguardanti i rapporti tra cristiani e musulmani, scritti da esperti del settore.
Encounter esce con dieci numeri ogni anno.

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Ensamble Navâ

Navâ è  il nome di uno dei sette modi principali della musica persiana e in lingua farsi significa “suono”.Dai sette modi principali, ne derivano altri cinque, che creano nell’esperienza dell’ascolto, ognuno di essi, uno stato d’animo particolare. In farsi tali modi musicali sono chiamati dastgâh.Come in altri paesi, anche in Iran coesistono importanti tradizioni musicali

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Etudes arabes

Questa è una pubblicazione annuale, fondata nel 1962, con testi in arabo e note e traduzioni in francese, inglese, italiano e spagnolo.
Il tema è quello della produzione letteraria araba classica e moderna.

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Eurasian Studies

Eurasian Studies è una rivista semestrale pubblicata in collaborazione dallo Skilliter Centre for Ottoman Studies, Newnham College della Cambridge University e dall’Istituto per l’Oriente C.A. Nallino di Roma.
L’obiettivo della rivista è quello di promuovere la cooperazione accademica nella zona che va dai Balcani all’Asia, compresi quindi l’area mediterranea orientale, il Medio Oriente e l’Iran.
Si tratta di una rivista storica, che abbraccia un arco di tempo compreso fra le origini dell’Islam e la Prima Guerra Mondiale, riguardo al quale vengono spesso pubblicati documenti inediti e testi letterari.

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Fede Bahá’í

Fondata oltre un secolo e mezzo fa, la Fede Bahá’í si è diffusa in tutto il globo. Appartenenti alla Fede Bahá’í vivono in oltre 100.000 località e provengono da ogni nazione, gruppo etnico, cultura, professione, e classe sociale ed economica. I bahá’í credono che la sfida che l’umanità deve affrontare oggi sia quella di riconquistare la dimensione interiore dell’individuo e di costruire una nuova dimensione sociale capace di produrre e mantenere uno stato continuo di vera pace e progresso individuale e sociale.

Il fondatore della Fede Bahá’í, Baha’u’llah (1817-1892), è considerato dai baha’i l’Inviato di Dio per la nostra epoca, il più recente di una serie di Messaggeri divini che risale alla preistoria e proseguirà nel futuro.

La religione Baha’i è nata in Iran nel 1844. Nel mondo i suoi seguaci sono oltre 6 milioni, è la seconda religione al mondo per distribuzione geografica. Non vi è clero. L’amministrazione è costituita da organismi
eletti a livello locale, nazionale e internazionale.

La comunità è rappresentata presso l'ONU dalla Bahá’í International Community (www.bic.org)

I baha’i in Iran sono circa 300.000 e rappresentano una minoranza religiosa molto numerosa.

Alcuni principi della Fede Baha’i  sono i seguenti:

Unità della razza umana;
Unità delle religioni;
Armonia tra scienza e religione;
Condanna di ogni pregiudizio;
Abolizione degli estremi di povertà e ricchezza;
Parità dei diritti dell’uomo e della donna;
Istruzione obbligatoria universale;
Istituzione di un tribunale mondiale;
Adozione di una lingua universale ausiliaria.

A Roma c’è una comunità di circa 100 baha’i, molti di origine iraniana.

www.bahai.it

Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í d'Italia
via Stoppani, 10
tel. 06 8079647 - fax 06 8070184

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Fereshteh Rezaeifar

Giovane artista di Teheran, vive a Roma dal 2001.
Fereshteh Rezaeifar ha studiato arte con importanti maestri persiani, per poi specializzarsi nella miniatura, negargaré in farsi, un’arte molto antica, che tradizionalmente serviva per illustrare una poesia o una storia d’amore, ma anche scene di caccia o momenti di guerra.
Impartisce lezioni di miniatura.

cell. 347 7767482
rezaeifar@tiscali.it

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Filmografia iraniana consigliata:



Di Abolfazl Jalili:
- Hafez, presentato al Cinema Festa Internazionale di Roma (2007)

Di Abbas Kiarostami, segnaliamo, fra gli altri film:
- Dov'è la casa del mio amico? (1987), premiato al Festival di Locarno con il Pardo d’Oro
- Close-up (1990)
- E la vita continua... (1992)
- Sotto gli ulivi (1994)
- Il sapore della ciliegia (1997), Palma d’Oro a Cannes nello stesso anno
- Il vento ci porterà via (1999), Gran Premio Speciale della giuria al Festival di Venezia
- ABC Africa (2001)
- Dieci (2002)
- Tickets (2005)

Di Mohsen Makhmalbaf:
- Il silenzio (1998), Premio CinemAvvenire al Festival di Venezia e Premio Sergio Trasatti
- Racconti di un'isola (2000)
- Viaggio a Kandahar (2001)
- Sesso e filosofia (2006)
- Viaggio in India (2007)

Di Samirah Makhmalbaf:
- La mela (1998)
- Lavagne (2000)
- 11 settembre 2001 (2002)
- Alle cinque della sera (2003)

Di Amir Naderi:
- Il corridore (1985)
- Acqua, vento, sabbia (1989)
- Manhattan by numbers (1993)
- ABC...Manhattan (1996)

Di Jafar Panahi:
- Il palloncino bianco (1995)
- Lo specchio (1997)
- Il cerchio (2000)
- Oro rosso (2003)

Di Babak Payami:
- Il voto è segreto (2001)
- Il silenzio tra due pensieri (2003)

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Francesca Turtulici

Francesca Turtulici è danzatrice orientale, coreografa ed insegnante di Danze Orientali diplomata FIDS/CONI. Dopo una solida formazione, fin da piccola, in danza classica e moderna, nel 2005 scopre a Torino il mondo della danza orientale con Paola Ziliotto e studia in seguito a Roma con vari insegnanti, tra cui il Maestro egiziano Saad Ismail.
Frequenta stages con artisti internazionali, affinando lo studio del Raqs Sharqi, del Folklore Arabo e approfondendo le tecniche di Oriental Fusion. Dopo un approccio al bollywood, ha iniziato da alcuni anni lo studio della danza classica persiana.

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Handala

Etno-beat dalla Palestina e dal Medio Oriente da uno dei gruppi storici della world music, tra musica tradizionale e nuove sonorità.
Un progetto musicale nuovo ma con radici molto profonde, attivo sin dal 1989, che, sotto la guida di David Petrosino, propone in Italia e in Europa la sua particolare forma di contaminazione musicale tra il Medio Oriente, in particolare la Palestina, e l’Occidente.
Melodie e ritmi arabi si fondono con sonorità e intenzioni tipiche del rock moderno, in una magica unione di strumenti mediorientali come oud, duff, nay, tabla, rek e strumenti moderni come batteria, campionatore, tastiere, flauto, sax. Il suono che si sprigiona è di grande impatto, con melodie che catturano e ritmi incalzanti, in un progetto di spettacolo che esprime forza e vitalità.

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Hassan Vahedi

Nato a Teheran nel 1947, Hassan Vahedi si è diplomato in pittura e scultura alla locale Accademia di belle arti. Ha partecipato insieme a letterati ed artisti del suo Paese al gruppo Talere Iran. Giunto in Italia alla fine del 1974, ha studiato pittura con Montanarini e Trotti e scultura con Fazzini e Greco all'Accademia di belle arti di Roma. Risiede e lavora a Roma, dove ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia ed all'estero.

 

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Ipo – Istituto per l’Oriente C.A. Nallino

L’Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino, fondato nel 1921, si propone di divulgare e accrescere la conoscenza della vita culturale, politica ed economica di tutto l'Oriente islamico.
Presso l’Istituto si tengono ogni anno corsi di lingua e cultura persiana, tenuti dalla dottoressa Ferminia Moroni. Le lezioni si svolgono ogni lunedì dalle ore 17 alle ore 19. 

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IPO – Istituto per l’Oriente C.A. Nallino

L'Istituto per l'Oriente Carlo Alfonso Nallino, fondato nel 1921, si propone di divulgare e accrescere la conoscenza della vita culturale, politica ed economica dell’Oriente, soprattutto musulmano.
Presso l’Istituto si tengono ogni anno conferenze, corsi di lingua e di cultura. In particolare l'istituto organizza un corso di cultura arabo-islamica, corsi di lingua araba (livelli: I,II, mantenimento), un corso di lingua araba "parlata", un corso di dialetto arabo tunisino e un corso di dialetto arabo egiziano.
Orario Segreteria: lun-ven dalle 9 alle 13.

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Islam

Le moschee islamiche presenti a Roma non sono molto frequentate dalla comunità iraniana. Segnaliamo solo la grande Moschea di Roma e il Centro islamico sciita.

Moschea di Roma
Centro Islamico Culturale d'Italia
Responsabile: Abdullah el Radwan
viale della Moschea, 85
tel. 06 8082167 06 8082258
fax 06 8079515

Centro islamico sciita
Associazione islamica
Presso il centro, c'è a disposizione degli interessati e dei ricercatori una biblioteca multilingue (con testi in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo, persiano ed urdu).
Inoltre, vengono periodicamente organizzati corsi e lezioni su varie branche dell'Islam e realizzate le più importanti cerimonie e celebrazioni religiose islamiche.

Responsabile: Imam Mahdi
Via Norcia 12 - Via Spello 5 (doppio ingresso). Metro Furio Camillo - Stazione Tuscolana
Tel (+39) 3801038989 (Shaykh Abbas) - (+39) 3394968095 (Hosseyn)
http://www.islamshia.org
imam_mahdi59@yahoo.it

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Islamochristiana

Pubblicata a cadenza annuale, sin dalla nascita, nel 1975, questa rivista è stata diretta da P. Maurice Borrmans, professore del PISAI.
Valido strumento di studio, informazione e ricerca sul dialogo interreligioso, vi contribuiscono sia docenti dello stesso istituto che esperti internazionali, cristiani e musulmani. Le lingue usate nel periodico sono inglese, francese, arabo, italiano e tedesco.

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