Roma Culture Biblioteche di Roma Roman Multietnica

L’albergo delle donne tristi

Attraverso l'esperienza della protagonista Floreana, l'autrice ci introduce in un insolito rifugio per donne emotivamente ferite, situato in un'isola nel Sud del Cile. L'albergo è gestito da Elena, personaggio tanto più fiero e credibile quanto più porta incisi sul viso i segni di una guerra vinta con il dolore. Per un periodo di tre mesi, le ospiti dell'albergo hanno la possibilità di trovare conforto attraverso la conoscenza di persone affini per vulnerabilità, lontano dal mondo dei giudizi e dei rimproveri, da amori autolesionistici.

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Antigua, vita mia

La vita di due donne, Josefa e Violeta, amiche fin dall'infanzia si dipana attraverso le righe di un vecchio diario che ci narra di sogni, di grandi passioni e di profonde delusioni, di uomini dall'apparente fascino e dalla natura brutale, di figli, di unioni sbagliate. Sullo sfondo la società cilena e, in ultimo, la città di Antigua, dove le parole conservano ancora la loro verità, dove si è certi di poter conoscere gli altri e la propria anima come per incanto. Qui le due donne ritrovano se stesse, oltre alla loro preziosa amicizia.

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Nostra signora della solitudine

Nel caldo torrido dell'estate cilena, Carmen Lewis Avila, scrittrice di successo, scompare. Dopo che la polizia ha archiviato il caso, Rosa Alvallay, una detective privata, viene incaricata di ritrovarla. Rosa non è una persona molto appariscente, ha superato i cinquanta, classe media, un divorzio alle spalle, qualche anno di tiepida lotta per il socialismo, l'esilio in Messico, poi il ritorno in Cile, la professione di investigatrice, pochi amici, grandi delusioni. Rosa capisce che l'unica via per ritrovare Carmen è passare attraverso la lettura dei suoi romanzi. Indagando, scoprirà molti segreti dell'inquieta personalità della donna e il misterioso motivo della sua scomparsa.

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Una rivoluzione chiamata Pancho

La biografia di Pancho Villa, il rivoluzionario messicano entrato nella leggenda, scritta nello stile di Paco Taibo, che in tanti anni di ricerche ha dipanato un groviglio di aneddoti, dicerie, falsità o mitizzazioni. Un affresco della più complessa rivoluzione - la prima del XX secolo - seguendo la vita avventurosa, temeraria e tormentata dell'uomo che si chiamava in realtà Doroteo Arango, bandito per ribellione ai soprusi dei latifondisti divenuto generale della División del Norte, un esercito talmente disciplinato e ben organizzato da suscitare all'epoca l'interesse di osservatori militari europei e statunitensi.
Questo libro ricostruisce le peripezie, dai particolari più stravaganti alle imprese memorabili, di un uomo sagace e imprevedibile, illetterato che fondò scuole in tutti i territori conquistati, astemio in un ambiente di forti bevitori, dallo sguardo magnetico.

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Svaniti nel nulla

Il preside di scuola Medardo Rivera è in carcere per avere assassinato un tale Lupe Bárcenas. Secondo l'accusa, il 6 dicembre, durante la festa paesana di un minuscolo villaggio sperduto dello Yucatan, ai piedi della ruota panoramica, Rivera gli ha conficcato in corpo un paio di pallottole con una pistola estratta dal giubbotto. Peccato che quel 6 dicembre Rivera si trovasse a ottanta chilometri dal luogo dell'omicidio, che a San Andrés in realtà non ci fosse nessuna ruota panoramica e che lui non abbia mai posseduto un giubbotto. Come se non bastasse, il morto è stato visto con assoluta certezza mentre si ubriacava in compagnia dei poliziotti e dei latifondisti della zona. Manco a dirlo, per risolvere un caso tanto equivoco e spinoso è stato assunto l'investigatore privato Héctor Belascoarán, che per cominciare dovrà scovare il presunto defunto.

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E doña Eustolia brandì il coltello per le cipolle

"Non si pretenda di trovare altro che la testimonianza di un militante." Con questa premessa, Taibo introduce la sua raccolta di racconti e cronache per quotidiani e periodici messicani.
Diversi gli spunti: la collaborazione tra studenti e operai per riorganizzare il sindacato nelle fabbriche, episodi di corruzione, contestatori che mostrano i genitali alle feste degli intellettuali, donne che si armano di coltelli da cucina per attaccare sbirri a cavallo durante uno sciopero, sparizioni in Nicaragua di fantomatici giornalisti... Una visione corrosiva del Messico contemporaneo, immagini di un tassello di storia misconosciuta che rivive nell'epica popolare della gente comune.

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Rivoluzionario di passaggio

Messico 1920. Sebastián San Vicente è di passaggio, perché per i posti ci si passa, per le idee no. Nel corso di tre anni ruba le buste paga di una fabbrica perché vadano agli scioperanti e non ai crumiri, si mette alla testa dei campesinos che assaltano le fattorie al grido di «Viva Lenin», organizza un sindacato di prostitute. Espulso dal paese rientra clandestinamente attraverso la selva del Chiapas, affronta a cazzotti l.esercito, mangia tacos, dirige scioperi. Poi ha un incubo da cui si risveglia per predicare la sua ultima utopia. Quindi sparisce.

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Come la vita

José Daniel Fierro, convinto democratico e indolente scrittore di romanzi gialli, si ritrova catapultato nei panni del capo della polizia di Santa Ana, sgangherata cittadina mineraria del Nord messicano in mano a latifondisti e uomini senza scrupoli, "dediti al messicanissimo mestiere di uccidere su commissione".
Con il distintivo dell'Uomo Ragno sul petto, una squadra di balordi al suo fianco e svariati cadaveri sul suo cammino, Fierro scoprirà tutto senza risolvere nulla, perché il caso preferirà svelarsi da sé. Diario, epistolario e avventura si mescolano in questo romanzo iperreale, una "ensalada de fruta" fresca d'umori e colori, ma dove qualche "hijo de puta ha infilato un peperoncino".

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Il fantasma di Zapata

Emiliano Zapata non è morto? Chi ha assassinato l'ingegnere di una fabbrica giusto all'inizio di un grande sciopero? E perché qualcuno sta perseguitando la figlia di una nota pornostar? Come se non bastasse una sola storia, Héctor Belascoáran Shayne si trova a dover risolvere tre enigmi che hanno una soluzione unica, un rompicapo intricato e indecifrabile come la metropoli che li ha originati: Città del Messico.

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Senza perdere la tenerezza. Vita e morte di Ernesto Che Guevara

Torna nella nuova edizione definitiva, corretta e aggiornata, questa documentatissima biografia di Ernesto Che Guevara, frutto di un lavoro durato anni. Paco Taibo ha attinto a lettere, diari, appunti, articoli, poesie, discorsi, conferenze, interviste, testimonianze e documenti inediti conservati negli archivi cubani. La nascita in una famiglia della buona borghesia argentina, una giovinezza nomade e ribelle, l'epica avventura sulla Sierra Maestra e le responsabilità politiche nella Cuba assediata dall'embargo statunitense, fino alla tragica morte sui monti della Bolivia: da queste pagine emerge un ritratto virile e dolce, molto più ricco e profondo dell'icona oggi divulgata.

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Confesso che ho vissuto

Nel 1972, un anno esatto prima della scomparsa, il premio Nobel per la letteratura Pablo Neruda cominciò la redazione definitiva delle sue memorie, che furono pubblicate postume. Composto da dodici quaderni, ciascuno dei quali si riferisce a importanti momenti della vita del poeta, il libro rievoca in un fluire ininterrotto e bizzarro un'esistenza che ha attraversato nel tempo e nello spazio l'intero Novecento.
Sulla scena della memoria si affacciano da un lato le donne amate, gli amici, i personaggi comuni, dall'altro i protagonisti della storia - Gandhi, Nehru, Stalin, Castro, il Che, intellettuali e artisti che, da Picasso a Moravia, lottarono per la libertà - e i grandi avvenimenti del secolo breve - la guerra di Spagna, il secondo conflitto mondiale, la lotta di liberazione delle colonie.

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Editore:

Anno:2008

Autore:Pablo Neruda

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Per nascere son nato

"Per nascere son nato" è un'entusiasmante esplorazione nerudiana che passa attraverso sette quaderni di ricordi personali, aneddoti e rievocazioni. Ci sono in questi scritti, a volte rapidi come una pennellata di colore, altre più articolati, tutte le principali tematiche del poeta cileno: l'amicizia, la natura, i sentimenti, gli ideali. E, sempre, la memoria. Neruda parla dei suoi viaggi, delle persone che lo hanno accompagnato, dell'impegno civile, e regala flash gustosi sugli errori di stampa, su cerimonie mancate.
Un libro che è una passeggiata emozionante nel mondo dello scrittore e che permette al lettore di incontrare l'uomo, oltre che l'intellettuale e il poeta. Il volume è introdotto da un breve scritto di Luis Sepúlveda.

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Poesie d’amore e di vita. Testo spagnolo a fronte

Un'antologia che raccoglie il meglio della produzione di Pablo Neruda, dalle composizioni giovanili ai grandi libri della maturità. In questa scelta si trovano riuniti i temi classici della poesia del grande cantore cileno, l'amore, la lotta, gli ideali, la natura, la memoria, temi che la parola intensa e vibrante del poeta fa emergere con forza dalle pagine accompagnando il lettore lungo un percorso che lo avvicinerà progressivamente al suo mondo interiore. Testo originale a fronte.

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Poesie erotiche. Testo spagnolo a fronte

Pubblicato da Neruda nel 1933, questo canzoniere erotico e amoroso raccoglie testi che risalgono a dieci anni prima, ma che sono ben lungi dal poter essere liquidati come semplici testimonianze di un apprendistato: ogni verso rivela infatti un poeta già maturo e padrone della propria arte.
In questo piccolo libro conciso e folgorante, si ritrovano tutti i temi che daranno un accento inconfondibile alla sua opera futura: l'estremo soggettivismo, l'esaltazione romantica, la tensione estrema verso il segreto palpito del mondo e, non ultimo, il canto dell'amore e dell'eros intesi come esperienza di un dolore radicale e anelito metafisico.

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Poesie 1924-1964

Una delle voci più toccanti dell'America Latina. Una vita di continui viaggi ed esplorazioni, contraddistinta da un'appassionata militanza politica. La sua poesia multiforme parla direttamente ai sensi dei lettori di ogni lingua. Il titolo viene ripubblicato in una nuova veste editoriale, con la copertina che per l'occasione è stata realizzata da Davide Toffolo.

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Editore:BUR

Anno:2007

Autore:Pablo Neruda

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Geografia infruttuosa

Diario poetico di uno degli ultimi inverni della vita di Pablo Neruda, questo libro fu scritto in viaggio tra il Cile e la Francia, dove il poeta era stato nominato ambasciatore, e durante solitari vagabondaggi nella campagna normanna. Fu in quel periodo, nel corso di un anno segnato anche dal conferimento del premio Nobel, che Neruda scoprì di essere gravemente ammalato. Una scoperta che non poteva non riflettersi sulla sua ispirazione poetica, in un vero viaggio a ritroso attraverso la propria coscienza alla ricerca del senso di una intera vita da accomunare a quella degli altri.

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Venti poesie d’amore e una canzone disperata

"A lato della prodigiosa voce del maestro Rubén Darío e della stravagante, adorabile, affascinantemente goffa e fosforescente voce di Herrera y Reissig e del gemito dell'uruguaiano e mai francese Conte di Lautréamont, il cui canto riempie di orrore l'alba dell'adolescente, la poesia di Pablo Neruda si leva con un tono mai uguagliato in America, di passione, di tenerezza e di sincerità". (Dalla presentazione di Federico García Lorca)

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Le labbra del tempo

Le tante piccole storie contenute in questo libro raccontano, tutte insieme, la Storia, toccando i temi cari allo scrittore uruguayano: l'infanzia, l'amore, la terra, la parola, la giustizia, la paura, la povertà... sono finestre aperte sul mondo, per catturare il senso di episodi, testimonianze, luoghi che ci sfilano davanti.
Pagine che schiudono le labbra del tempo, attraverso le quali possiamo sentire le sue mille voci, soprattutto quelle della vita quotidiana, dove è nascosta la grandezza dell'universo. Nello stile aforistico che spesso ha usato, Galeano offre un racconto poetico e insieme ricco di spunti ironici e di denuncia nei confronti del potere, che sempre tenta di limitare la libertà delle coscienze.

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Parole in cammino

!uesto libro contiene leggende, credenze popolari, apologhi delle tradizioni indigene, brevi racconti filosofici o mistici, frammenti onirici: narrazioni senza tempo che ci parlano tuttavia del presente, invitandoci a esercitare il dubbio rispetto alla realtà quotidiana, a guardarla da una diversa prospettiva. Come accade anche in altri suoi libri, lo scrittore uruguayano infrange, in "Parole in cammino", i limiti del genere letterario fondendo prosa e poesia, completando o commentando il testo con le suggestive illustrazioni dell'artista brasiliano José Francisco Borges, componendo, con innumerevoli timbri, una voce collettiva che celebra il mistero e la meraviglia della vita umana.

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Il libro degli abbracci

Gli abbracci del titolo non sono addii, ma incontri. Ogni pagina di questo libro è infatti un incontro con la magia della vita, con le cose meravigliose che possono accadere alle persone capaci di guardare e ascoltare la realtà, un universo immensamente più ricco e favoloso della fantasia.
Le brevi storie che Galeano ha scelto per questo volume - che nascono ora dall'esperienza, ora dal ricordo, ora dal sogno - legano insieme piccoli avvenimenti che vale la pena dividere con altri, e che si intrecciano come fili colorati nella trama di un tessuto, grazie a una scrittura piena di profondità e di grazia. E proprio come quelli, esse danno origine, tutte insieme, a un disegno che è un'immagine vivida del nostro mondo e lascia indovinare i suoi misteri.

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