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Il venditore di passati

Félix Ventura si è scelto uno strano lavoro che, però, rende bene: è un genealogista, ma non ricostruisce il passato. Lo inventa per vendere i suoi falsi a clienti disposti a pagarli profumatamente. Politici dal passato non propriamente immacolato, ex torturatori, petrolieri, trafficanti di diamanti e contrabbandieri venuti dal nulla - tutti, ormai certi di un futuro milionario - non resistono al richiamo del suo elegante biglietto da visita: "Assicuri ai suoi figli un passato migliore."

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Ali Banana e la guerra

Durante la seconda guerra mondiale, nel marzo 1944, il generale Orde Winsgate organizza un'offensiva contro le forze giapponesi stanziate nella Birmania del Nord. Per realizzare la campagna di infiltrazione prepara una nuova unità di guerriglia, il reparto dei Chindits. È in questo reparto che si inserisce Ali Banana, un quattordicenne nigeriano, nipote della regina, arruolatosi per imitare gli amici, mentendo sulla propria età. Entrato nella sezione comandata da Damisa (un gigante poliglotta in cui Ali riconosce un padre-eroe) e ricevuto il battesimo di fuoco, Ali si trova subito ad affrontare una realtà ben più drammatica di quanto forse, nella sua fantasia adolescenziale, avesse immaginato.

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Il traduttore del silenzio

Daoud è nato in un piccolo villaggio nel Darfur. Capanne rotonde, spaziose, con il tetto di erba che quando piove profuma di buono. Sebbene sia stato lontano anni, Daoud l’ha sempre portato nel cuore. Tanto che, dopo molte tormentate vicissitudini, ha deciso di tornare a casa, facendo il percorso inverso a quello di milioni di profughi. Ha ritrovato la sua gente, suo padre e i suoi fratelli, in particolare l’amato Ahmed, appena prima di perdere tutto. 

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Editore:Piemme

Anno:2009

Autore:Daoud Hari

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La moneta d’oro

Dopo l'iniziale euforia portata dall'indipendenza, la popolazione ridotta in miseria dagli abusi dei padroni vecchi e nuovi, abbandona le proprie case per tentare la fortuna nella capitale Yankar. Anche Ba'Mosè, padre di Mosè, deve prepararsi al grande esodo. Ha con sé un'antica moneta d'oro, appartenuta a Condorong, creatura straordinaria giunta da un altro pianeta. Secondo un'antica credenza essa può conferire potere e ricchezza a chi la possiede, a patto di non venderla mai. Ma le sue aspettative incontreranno solo delusioni. 

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Beethoven era per un sedicesimo nero

Tredici racconti. Tredici frammenti di vite. Storie d'amore. Gli incontri veri o immaginati dell'autrice con alcuni grandi scrittori del ventesimo secolo. La storia che da il titolo alla raccolta, vede un professore di biologia di Johannesburg ripercorrere la propria storia familiare.
Al centro un tema paradossale e significativo: se un tempo tutti desideravano avere almeno una goccia di sangue bianco nelle vene, oggi vale l'esatto contrario, e avere almeno un sedicesimo di sangue di colore è raccomandato quasi si trattasse di un indizio di "nobiltà sociale".

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Le voci del deserto

È la storia di Sherazade, l'eroina delle "Mille e una notte", una giovane che grazie alle sue capacità di affabulazione ha la meglio sul vecchio e potente Califfo. Nel romanzo si racconta l'avventura interiore della bella principessa e dei personaggi che la circondano: sua sorella Dinazarda, suo padre il Visir, il Califfo, Fatima e la schiava Jasmine. Una metafora della relazione tra lo scrittore e i suoi lettori, e del lungo e difficile processo della creazione letteraria.

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Oltre Babilonia

Zuhra vive a Roma, fa la commessa in una mega libreria e parla romanesco. Ma la lingua a tratti s'inceppa, perché la sua radice è somala e la sua pelle è nera. Anche Mar è romana e nera, di madre argentina e padre somalo. Non si conoscono, ma entrambe partono per Tunisi a imparare l'arabo, lingua delle origini.
Si avvia così una storia vorticosa in cui si mescolano linguaggi, epoche, suggestioni di tre paesi, Italia, Somalia e Argentina. Dalla Roma multietnica di oggi alla Buenos Aires anni settanta, dalla Mogadiscio tumultuosa degli ultimi vent'anni a quella dell'epoca coloniale e dell'indipendenza. A dipanarsi in questi luoghi è il filo di un racconto che passa di bocca in bocca: da Zuhra a Mar, da Maryam a Miranda, le loro madri, e a Elias, il padre di cui niente sanno e che le ha rese a loro insaputa sorelle.

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Anangola Kolenu

Questo lavoro propone un approccio alla letteratura africana di lingua portoghese di tipo necessariamente meta-letterario oltre che letterario in senso proprio.
Lo scopo è di fornire agli studenti di Letterature Africane dei Paesi di Lingua Portoghese, al loro primo approccio con questa disciplina, una panoramica della letteratura scritta di questi paesi, a partire dalla sua nascita fino al tempo dell’indipendenza dal dominio coloniale.
Anangola Kolenu intende offrire la base storica e socio-antropologica della realtà africana che si esprime letterariamente in lingua portoghese: indispensabile primo passo per un successivo approfondimento sui singoli autori delle varie espressioni culturali, nonché alla comprensione del fatto che queste letterature scritte ne presumono altrettante non scritte, quelle della tradizione orale africana, antica almeno quanto la stessa storia umana.
Corredato da una ricca antologia di poesie.

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Diritti umani – Tam tam afro antigliese

Tam-tam perché quando li hai sentiti una volta non li dimentichi più e continuano a seguirti e tu ricordi.
Era la festa di liberazione dello schiavo alla Martinica e quei tamburi giungevano fino all’alba dalla foresta e dalle spiagge nella città zitta di Fort-de-France. Avevo già visto disegni di catene spezzate sui muri della prigione di Basse-Terre in Guadeloupe e più viaggiavo in quelle isole e più squassava il pensiero la triste storia degli schiavi nelle piantagioni, come animali senz’anima, strappati alla loro Africa.
Il tam tam s’insinuava tra lo splendore dei fiori e il rumore dell’oceano, nell’aliseo che scuoteva i palmizi.
Ma sapevo che avrei incontrato Aimé Césaire e questo mi confortava. Finalmente gli avrei chiesto se anche lui sentiva quei tamburi.
A lui, l’uomo che con l’impegno politico, la sua poesia, la fierezza dell’identità negra aveva riscattato la dignità di tanti uomini sottomessi e di quelle terre dove era nato.
Inenarrabile incontro tra energia delle idee e la tenerezza di esseri umani. Il mio incontro con un Essere Umano.
Tornai in Italia e scrissi il suo tam-tam in un articolo pubblicato dalla rivista «La Scrittura».
Ho voluto riportarlo in questo libro.
In occasione di questo anno 2008 che celebra il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ho voluto ricordare A. Césaire martichinese, L. S. Senghor senegalese, L.G. Damas guianese, irripetibile insieme di uomini che della difesa di quei diritti hanno fatto ragione di vita.
Durante i lavori della pubblicazione, il 17 aprile 2008, A. Césaire è morto a Fort-de-France. Aveva 94 anni.

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Il fantasma di Zapata

Emiliano Zapata non è morto? Chi ha assassinato l'ingegnere di una fabbrica giusto all'inizio di un grande sciopero? E perché qualcuno sta perseguitando la figlia di una nota pornostar? Come se non bastasse una sola storia, Héctor Belascoáran Shayne si trova a dover risolvere tre enigmi che hanno una soluzione unica, un rompicapo intricato e indecifrabile come la metropoli che li ha originati: Città del Messico.

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Senza perdere la tenerezza. Vita e morte di Ernesto Che Guevara

Torna nella nuova edizione definitiva, corretta e aggiornata, questa documentatissima biografia di Ernesto Che Guevara, frutto di un lavoro durato anni. Paco Taibo ha attinto a lettere, diari, appunti, articoli, poesie, discorsi, conferenze, interviste, testimonianze e documenti inediti conservati negli archivi cubani. La nascita in una famiglia della buona borghesia argentina, una giovinezza nomade e ribelle, l'epica avventura sulla Sierra Maestra e le responsabilità politiche nella Cuba assediata dall'embargo statunitense, fino alla tragica morte sui monti della Bolivia: da queste pagine emerge un ritratto virile e dolce, molto più ricco e profondo dell'icona oggi divulgata.

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I quaderni del pianto

Nel suo ultimo romanzo Marcela Serrano affronta la tragedia dei bambini rapiti per venderne gli organi o per essere dati in adozione a famiglie facoltose. La protagonista, una donna di umili origini che vive in campagna, partorisce in ospedale una bambina, ma dopo qualche giorno le dicono che la figlia è morta in seguito a una febbre violenta. Lei non si rassegna, si convince che la piccola sia ancora viva, e decide di agire.
Con l'aiuto di una giornalista scopre che nell'ospedale dove era stata ricoverata ci sono troppe morti sospette e trova una donna pronta a testimoniare di aver sentito i medici parlare chiaramente di un rapimento: il sospetto di un traffico illegale di adozioni e di organi diventa quasi una certezza. La protagonista, insieme ad altre madri nella stessa situazione, decide di creare un'associazione che si batte per portare alla luce gli orribili crimini.

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Arrivederci piccole donne

Sono cugine ma si sentono sorelle, sono clonate dalle eroine di "Piccole donne": Nieves, Ada, Luz e Lola. I loro genitori hanno dilapidato la fortuna ereditata dall'antenato José Joaquín Martínez. Quando erano bambine si riunivano con Oliviero, il fratellastro di Luz, nella proprietà familiare gestita dalla zia che manteneva l'oziosa parentela.
Poi, il colpo di stato dell'11 settembre 1973, l'arresto di Oliviero e l'esilio di Ada a Londra, innamorata di Oliviero e rivale di Lola. Quando inizia il romanzo, nel 2002, la famiglia è sparsa per il mondo e le cugine sono in attesa di rincontrarsi. Una saga ricca di sottigliezze psicologiche femminili e accenti epocali: il Cile degli anni Settanta, Londra, Parigi, l'attentato alle Torri Gemelle.

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Quel che c’è nel mio cuore

Camila, cilena di nascita e rifugiata da anni negli Stati Uniti, è una reporter. Ha appena perso il figlio, è disperata, in crisi con il marito e incapace di chiedere l'aiuto della madre perché nutre nei suoi confronti un devastante senso di inferiorità. Malgrado tutto, accetta di fare un reportage in Messico. Qui, in una sperduta cittadina i cui abitanti sostengono il ribelle zapatista Marcos, incontra Reina de Barcelona. La vicenda di questa donna coraggiosa susciterà in Camila riflessioni e confronti e la incoraggerà a riavvicinarsi alla madre e al marito.

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L’albergo delle donne tristi

Attraverso l'esperienza della protagonista Floreana, l'autrice ci introduce in un insolito rifugio per donne emotivamente ferite, situato in un'isola nel Sud del Cile. L'albergo è gestito da Elena, personaggio tanto più fiero e credibile quanto più porta incisi sul viso i segni di una guerra vinta con il dolore. Per un periodo di tre mesi, le ospiti dell'albergo hanno la possibilità di trovare conforto attraverso la conoscenza di persone affini per vulnerabilità, lontano dal mondo dei giudizi e dei rimproveri, da amori autolesionistici.

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Antigua, vita mia

La vita di due donne, Josefa e Violeta, amiche fin dall'infanzia si dipana attraverso le righe di un vecchio diario che ci narra di sogni, di grandi passioni e di profonde delusioni, di uomini dall'apparente fascino e dalla natura brutale, di figli, di unioni sbagliate. Sullo sfondo la società cilena e, in ultimo, la città di Antigua, dove le parole conservano ancora la loro verità, dove si è certi di poter conoscere gli altri e la propria anima come per incanto. Qui le due donne ritrovano se stesse, oltre alla loro preziosa amicizia.

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Nostra signora della solitudine

Nel caldo torrido dell'estate cilena, Carmen Lewis Avila, scrittrice di successo, scompare. Dopo che la polizia ha archiviato il caso, Rosa Alvallay, una detective privata, viene incaricata di ritrovarla. Rosa non è una persona molto appariscente, ha superato i cinquanta, classe media, un divorzio alle spalle, qualche anno di tiepida lotta per il socialismo, l'esilio in Messico, poi il ritorno in Cile, la professione di investigatrice, pochi amici, grandi delusioni. Rosa capisce che l'unica via per ritrovare Carmen è passare attraverso la lettura dei suoi romanzi. Indagando, scoprirà molti segreti dell'inquieta personalità della donna e il misterioso motivo della sua scomparsa.

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Una rivoluzione chiamata Pancho

La biografia di Pancho Villa, il rivoluzionario messicano entrato nella leggenda, scritta nello stile di Paco Taibo, che in tanti anni di ricerche ha dipanato un groviglio di aneddoti, dicerie, falsità o mitizzazioni. Un affresco della più complessa rivoluzione - la prima del XX secolo - seguendo la vita avventurosa, temeraria e tormentata dell'uomo che si chiamava in realtà Doroteo Arango, bandito per ribellione ai soprusi dei latifondisti divenuto generale della División del Norte, un esercito talmente disciplinato e ben organizzato da suscitare all'epoca l'interesse di osservatori militari europei e statunitensi.
Questo libro ricostruisce le peripezie, dai particolari più stravaganti alle imprese memorabili, di un uomo sagace e imprevedibile, illetterato che fondò scuole in tutti i territori conquistati, astemio in un ambiente di forti bevitori, dallo sguardo magnetico.

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Svaniti nel nulla

Il preside di scuola Medardo Rivera è in carcere per avere assassinato un tale Lupe Bárcenas. Secondo l'accusa, il 6 dicembre, durante la festa paesana di un minuscolo villaggio sperduto dello Yucatan, ai piedi della ruota panoramica, Rivera gli ha conficcato in corpo un paio di pallottole con una pistola estratta dal giubbotto. Peccato che quel 6 dicembre Rivera si trovasse a ottanta chilometri dal luogo dell'omicidio, che a San Andrés in realtà non ci fosse nessuna ruota panoramica e che lui non abbia mai posseduto un giubbotto. Come se non bastasse, il morto è stato visto con assoluta certezza mentre si ubriacava in compagnia dei poliziotti e dei latifondisti della zona. Manco a dirlo, per risolvere un caso tanto equivoco e spinoso è stato assunto l'investigatore privato Héctor Belascoarán, che per cominciare dovrà scovare il presunto defunto.

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E doña Eustolia brandì il coltello per le cipolle

"Non si pretenda di trovare altro che la testimonianza di un militante." Con questa premessa, Taibo introduce la sua raccolta di racconti e cronache per quotidiani e periodici messicani.
Diversi gli spunti: la collaborazione tra studenti e operai per riorganizzare il sindacato nelle fabbriche, episodi di corruzione, contestatori che mostrano i genitali alle feste degli intellettuali, donne che si armano di coltelli da cucina per attaccare sbirri a cavallo durante uno sciopero, sparizioni in Nicaragua di fantomatici giornalisti... Una visione corrosiva del Messico contemporaneo, immagini di un tassello di storia misconosciuta che rivive nell'epica popolare della gente comune.

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