letteratura cinese
Il mantello dell’invisibilità
Il professore e la ballerina del carillon
Il vaso cinese
I quattro libri
Il racconto è condotto infatti sul filo di un registro leggero, tanto distante dalla retorica del dolore quanto capace di rendere al lettore la banalità del male. Siamo nella zona 99 di un campo di rieducazione per intellettuali nel nord della Cina alla fine degli anni sessanta, durante l’epoca del Grande balzo in avanti − Mao ha deciso che la Cina raggiungerà i livelli di produzione di acciaio dell’Inghilterra in soli quindici anni.
Sotto cieli rossi
Nata in un piccolo paese vicino Tianjin tre mesi prima del massacro di piazza Tienanmen del 4 giugno 1989, Karoline Kan ci racconta la sua storia, e la storia della sua generazione, stretta tra la politica autoritaria cinese, il boom economico e il rapidissimo sviluppo tecnologico. Karoline, trent’anni, rientra a pieno diritto nella generazione dei millennial, e da quel punto di vista ci rivela ciò che lei e tre generazioni della sua famiglia hanno vissuto sulla propria pelle. A partire dalla politica del figlio unico, in vigore fino al 2015 e che ebbe come risultato la scomparsa di un numero di bambine compreso tra i trenta e i sessanta milioni: Karoline è una secondogenita, per di più femmina, nata per estrema determinazione della madre che ha dovuto mettere in atto mille sotterfugi per sfuggire agli aborti imposti dal regime, rischiando di non farle ottenere il certificato di esistenza in vita e di condannarla tra le file degli «invisibili».
Pechino pieghevole
Pechino è divisa in tre spazi e le ventiquattr’ore di ogni giorno sono state accuratamente organizzate per salvaguardare il tempo e l’aria che respira l’élite, composta da cinque degli ottanta milioni di persone che abitano la metropoli. Tutti gli altri, incastrati nella rigida stratificazione urbana, si spartiscono quello che rimane. Lao Dao è nato nella città pieghevole e lavora in discarica come suo padre. Vive nel sottosuolo, ma per consegnare una lettera in cambio di denaro si intrufolerà negli spazi della classe media e di quella alta, scoprendo l’esistenza di mondi diversi dal suo.
Lanterna e il distretto dei ciliegi
Negli uffici amministrativi di Yingzhen, il distretto dei ciliegi, una giovane donna molto bella, Lanterna, viene nominata direttore del nuovo Ufficio Affari Generali e si dimostra ben presto un funzionario acuto e capace. Il suo incarico consiste nel risolvere le innumerevoli dispute fra gli abitanti dei villaggi e fra gli uffici distrettuali: le loro piccole storie compongono uno spaccato di Cina contemporanea molto lontana da quella che viene raccontata dai giornali, la cui economia nasconde grosse difficoltà interne, in particolare nelle campagne, dove la popolazione è pronta a lottare per difendere la propria piccola ricchezza e il cui delicato equilibrio si regge soltanto sulla capacità di alcuni di operare al di sopra degli interessi particolari e personali.
Racconti fantastici
Pubblicati tra il 1989 e il 1999, un periodo particolarmente vivace per la letteratura cinese appena affrancatasi dai limiti imposti dal realismo socialista, questi racconti sono uniti da un filo comune: la presenza, a volte appena accennata, a volte dominante, di elementi fantastici o soprannaturali all'interno del quotidiano. Fantasmi, spiriti, angeli, mostri, bambini giganti appaiono in modo imprevisto e inspiegabile, interrompendo la linearità logica della narrazione e aprendo una crepa verso un mondo che supera la percezione e si proietta verso il sogno, la fantasia e l'allucinazione.
Una ragazza per i miei 18 anni
È primavera a Pechino: la città freme al ritmo serrato delle riforme economiche, così come fremono le pulsioni dell’adolescenza nei giovani protagonisti. Qiushui e i suoi amici vivono la tipica quotidianità fatta di scuola, amici, divertimento, noia e soprattutto ragazze. I loro corpi mandano segnali inequivocabili di cambiamento, violento e radicale: la sessualità da problema, incubo sconvolgente diventa componente fondamentale delle relazioni amicali, ingrediente imprescindibile nella loro vita.
Palle imperiali, e altri racconti
Atmosfere da Cina imperiale, eunuchi e castratori di corte, un indovino che legge il futuro tra i sogni e le nuvole del cielo, la biografia di un giovane assassino, e un futuro distopico dove gli uomini hanno raggiunto la tanto agognata uguaglianza... almeno dal punto di vista dell’assistenza sanitaria. Quattro racconti collegati tra loro, quattro storie irriverenti e dalle tinte spiccatamente postmoderne in cui il passato si confonde con il presente e il futuro, il sogno con la realtà, il volgare con il raffinato, le pulsioni sessuali con l’occhio clinico.
Fuga di morte
Sulla piazza principale di Beiping, capitale dello Stato di Dayang, un giorno compare un enorme escremento a forma di pagoda: un atto dissacrante, che fa esplodere le gravi tensioni sociali latenti da tempo, innescando un movimento di protesta guidato da poeti e intellettuali. Yuan Mengliu, giovane e rispettato poeta, vive però una crisi profonda. Da un lato si dimostra incapace di sopportare la violenza della rivolta e della sua repressione da parte del governo, dall’altro non riesce ad abbracciare gli ideali rivoluzionari della sua compagna Qi Zi, la quale si afferma invece come leader della protesta.
Un’altra vita per le donne & Tre lanterne
In Un'altra vita per le donne le sorelle Jian, entrambe "signorine" sebbene abbastanza in là con gli anni, conducono una vita reclusa e senza sussulti in un appartamento al di sopra del negozio di salse di soia e sottaceti che una volta apparteneva al padre. All'interno del negozio, si alternano le vicende e gli scandali fra tre commesse, "nemiche per la pelle" ma costrette a lavorare insieme. Nel racconto Tre lanterne, chi ha detto che solo i più intelligenti si salvano dalla guerra? Bian Jin, lo scemo del villaggio di Quezhuang, ha in testa solo le sue anatre, e per questo viene dimenticato dai suoi compaesani in fuga dalla guerra. Vagando per il villaggio ormai deserto, Bian Jin incontra Scodellina, una bambina alla perenne ricerca dell'olio necessario ad accendere le tre lanterne sulla barca della sua famiglia.
Su Tong incontra i lettori a Roma Tre
Giovedì 18 aprile 2019 alle ore 15 lo scrittore Su Tong incontra gli studenti di Roma Tre e i lettori presso la Sala Ambrogio del Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere dell'Università Roma Tre in Via del Valco di San Paolo, 19. Intervengono il Direttore del Dipartimento Giorgio de Marchis e la professoressa Rosa Lombardi.
Gli insaziabili
Gli insaziabili raccoglie i racconti di otto autori italiani e di otto autori cinesi intorno al doppio filo rosso rappresentato da eros e cibo: temi che riguardano in maniera viscerale e profonda due culture distanti geograficamente e storicamente, eppure piene di terreni fertili per un confronto, una conoscenza e un arricchimento reciproci ancora tutti da sondare e coltivare.
L’estate della svolta
Nel romanzo l’autrice descrive la travolgente storia d'amore tra due personaggi, uniti dalla stessa indole anticonformista, che scelgono di collocarsi ai margini della società per perseguire una libertà interiore che pagheranno a caro prezzo: un ragazzo ribelle, con una complicata situazione familiare alle spalle, appena sedicenne al momento del primo incontro, e una donna dal fascino irresistibile, che ha il doppio della sua età e che di professione fa la truffatrice.
La vita felice del ciarliero Zhang Damin
Ambientato nella Pechino degli anni '90, La vita felice del ciarliero Zhang Damin narra con penna leggera le vicende del protagonista e dei suoi congiunti in un susseguirsi di episodi ora comici, ora drammatici. L'intera famiglia, destinata per altro ad allargarsi nel corso dello svolgersi degli eventi, vive letteralmente stipata sotto un unico, angusto tetto, in una piccola porzione di siheyuan – una di quelle tipiche case pechinesi che negli ultimi decenni sono state abbattute per far posto alla nuova edilizia urbana, formate da un cortile circondato da quattro edifici un tempo destinati a ospitare un unico nucleo familiare.
Brothers
Due fratelli crescono in un mondo che suona loro incomprensibile a loro che sono bambini e intollerabile agli adulti: la cittadina di Liuzhen è sconvolta dalla Rivoluzione culturale. La follia non ha limiti, ha un colore, però, il rosso delle bandiere, delle spillette di Mao e del sangue. Yu Hua racconta una storia palpitante che sgretola l'idea grigia di collettività come una massa indistinta, inscenando una commedia tutta cinese e una tragedia umana disarmante.
Il settimo giorno
Yang Fei esce di casa una mattina e trova una nebbia fitta mista a una strana neve luminosa: è in ritardo per la sua cremazione. Inizia così il viaggio nell'Aldilà di un uomo vissuto, troppo brevemente, nella Cina del capitalismo socialista e delle sue aberranti contraddizioni. In un'avventura di sette giorni, il protagonista incontrerà persone care smarrite da tempo, imparando nuove cose di loro e di se stesso.
Il sole delle otto del mattino
Martedì 12 dicembre 2017 alle ore 15, nell'Aula magna storica dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma, in via Cavour 258, Cina in Italia presenterà il nuovo romanzo di Hu Lanbo Il sole delle otto del mattino. Al termine della presentazione, l'autrice e direttrice di Cina in Italia avrà il piacere di invitare gli ospiti a visitare i nuovi uffici della redazione, all'interno dell'edificio scolastico, dove sarà possibile assaggiare un delizioso tè al gelsomino del Fujian.