Ambientato nella Pechino degli anni '90, La vita felice del ciarliero Zhang Damin narra con penna leggera le vicende del protagonista e dei suoi congiunti in un susseguirsi di episodi ora comici, ora drammatici. L'intera famiglia, destinata per altro ad allargarsi nel corso dello svolgersi degli eventi, vive letteralmente stipata sotto un unico, angusto tetto, in una piccola porzione di siheyuan – una di quelle tipiche case pechinesi che negli ultimi decenni sono state abbattute per far posto alla nuova edilizia urbana, formate da un cortile circondato da quattro edifici un tempo destinati a ospitare un unico nucleo familiare.
Liu Heng
Liu Heng, nato in Cina nel 1954, è uno scrittore importante sotto due aspetti: da un lato, ha segnato il risveglio della corrente realista nella letteratura cinese alla fine degli anni ’80, dall’altro è anche un eccellente sceneggiatore che ha contribuito a sviluppare un movimento simile nel cinema cinese. Questi due aspetti del suo lavoro sono in stretta simbiosi, rappresentano un collegamento significativo tra letteratura e cinema piuttosto frequente in Cina.