In un testo bilingue, italiano e cinese, l’unica edizione italiana di una delle più note e amate fiabe cinesi: una proposta esclusiva per gli scaffali multiculturali delle biblioteche per ragazzi e scolastiche.
Il Serpente bianco, fiaba popolare molto amata in Cina, risale all’epoca della dinastia Song (960-1279).
La versione presentata da Idest è tratta da una leggenda diffusa ad Hangzhou, città natale della curatrice Yang Xiaping.
La storia è ambientata al Lago dell’Ovest e inizia nei pressi del famoso Ponte Rotto, ancora in piedi a testimonianza della forza di una millenaria tradizione.
Qui, in un lontano passato, nel quale intrecciano i loro destini dei e immortali della mitologia cinese, fate, animali magici e comuni mortali, si compie la meravigliosa metamorfosi di un serpente in bellissima donna e si consuma l’innamoramento tra la Dama Bianca, nome assunto dall’animale appena passato a forme umane, e il giovane Xu Xian che a questa trasformazione, suo malgrado, ha fornito l’esca magica… La drammatica storia d’amore tra la donna-serpente e il giovane è ancora oggi fonte di ispirazione per il teatro cinese, soprattutto per l’Opera di Pechino, e le sue tracce si ritrovano nei repertori di molte altre importanti compagnie teatrali.
L’opera lirica, tratta da questa fiaba, aprirà ufficialmente i festeggiamenti per i giochi olimpici di Pechino 2008.
Yang Xiaping (a cura di)
Yang Xiaping è nata ad Hangzhou (Cina).
Si è laureata in Lettere presso l’Università di Lingue Straniere di Luoyang e diplomata in Lingua rumena presso l’Università di Lingue Straniere di Pechino.
Dal 1988 vive in Italia e svolge l’attività di mediatrice culturale.
È autrice, consulente editoriale, redattrice di pubblicazioni di interesse interculturale.
Per Idest, ha curato nel 2001 Poesie e filastrocche cinesi e, nel 2003, La Cenerentola cinese.