Imprese infime e vagabondaggi di giovani sfaccendati, in bilico tra noia e ribellione. La Rivoluzione culturale qui non appare più al centro della scena e viene ormai sbalzata sullo sfondo.
Al centro del quadro c’è invece lo spirito dissacrante e un po’ insolente dei giovani di città, cresciuti duranti gli anni della cultura consumistica di Deng Xiaoping.
Quasi tutte le storie hanno come protagonista un giovane pechinese, che vive alla giornata, senza alcuna ambizione, fuggendo da ogni responsabilità, politica o sentimentale.
A questa sorta di Kerouac cinese non resta che andare errando a cavallo della sua bici lungo un enorme paese in rapida trasformazione.
Xu Xing
Xu Xing nasce a Pechino nel 1956. Durante la Rivoluzione culturale i sei membri della sua famiglia si separano e ciascuno segue il suo cammino ai quattro angoli del Paese.
Dopo le scuole medie va a lavorare in campagna, poi entra nell’esercito e dopo due anni ne esce e trova lavoro come cameriere nel ristorante «L’anatra di Pechino». All’età di 17 anni trascorre alcuni mesi in prigione.
Nel 1981 inizia a scrivere. Ora vive tra la Cina e la Germania. Le sue opere sono pubblicate in Francia e in Germania.