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Una canna da pesca per mio nonno

La visita al tempio in rovina da parte di due sposi in viaggio di nozze; un incidente stradale; il crampo che assale un nuotatore; la conversazione in un parco tra un ragazzo e una ragazza che si ritrovano dopo molti anni; l'acquisto di una canna da pesca che fa rinascere il mondo dell'infanzia: ogni racconto prende l'avvio da un'evocazione che fa nascere il sogno, la riflessione, il ricordo, espressi in una lingua limpida e cristallina, duttile, musicale, precisa ma allo stesso tempo letteraria e colloquiale.

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La montagna dell’Anima

"La Montagna dell'Anima" è l'opera monumentale che ha consacrato Gao Xingjian come uno dei maestri del nostro tempo.
È il racconto, in gran parte autobiografico, di un lungo viaggio nella Cina del sud-ovest, compiuto da uno scrittore perseguitato dal regime e al quale, per errore, è stato diagnosticato un cancro. Il viaggio è dunque l'occasione di un bilancio esistenziale e fonte inesauribile di nuove esperienze.
Il libro è al tempo stesso saggio enciclopedico sugli animali e le piante della foresta, sugli usi delle popolazioni tribali, sulla storia classica e contemporanea, riflessione politica sulla Cina comunista, ricerca filosofica, storia d'amore...

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Il libro di un uomo solo

E' la storia d'amore, tormentata e sensuale, tra un maturo intellettuale cinese in esilio e un'"ebrea fornita di un cervello tedesco e che parla cinese", Margarethe.
Ed è il sofferto racconto della vita in Cina durante la Rivoluzione culturale, l'epoca in cui i figli denunciavano i genitori, i vicini spiavano i vicini, gli artisti - come accadde a Gao - bruciavano i propri quadri e le proprie poesie.
"Perché tutto ciò?" chiede Margarethe. "Perché - spiega il protagonista - bisognava trovare dei nemici. Senza nemici, come avrebbe fatto il regime a esercitare la sua dittatura?".

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Neve d’agosto

Una raccolta di tutte le opere scritte da Gao Xingjian per il teatro: da “Segnali d'allarme” e “Fermata d'autobus” a “La fuga”, composta di getto in Francia dopo i fatti di piazza Tien'an Men, e a “Neve d'agosto”, in cui Gao si avvicina ai temi del buddhismo zen.

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