E' la storia d'amore, tormentata e sensuale, tra un maturo intellettuale cinese in esilio e un'"ebrea fornita di un cervello tedesco e che parla cinese", Margarethe.
Ed è il sofferto racconto della vita in Cina durante la Rivoluzione culturale, l'epoca in cui i figli denunciavano i genitori, i vicini spiavano i vicini, gli artisti - come accadde a Gao - bruciavano i propri quadri e le proprie poesie.
"Perché tutto ciò?" chiede Margarethe. "Perché - spiega il protagonista - bisognava trovare dei nemici. Senza nemici, come avrebbe fatto il regime a esercitare la sua dittatura?".
Il libro di un uomo solo

