Questo volume ripercorre i tratti salienti della poetica di Gu Cheng, e vuole presentare al lettore italiano un universo poetico la cui eco permarrà oltre il ricordo della vicenda biografica.
Esso muove da radici lontanissime e affondate nelle esperienze dell’infanzia, percepite con sensibilità e raccontate con quella stessa acutezza nel sentire che forse ha reso l’autore fragile di fronte alla vita.
Gu Cheng
Gu Cheng (Pechino 1956 – Auckland 1993), con la sua precocissima vena poetica spezzata da una vicenda autobiografica tragica e raccapricciante – muore suicida dopo avere assassinato la moglie con un’ascia – è stato uno dei più significativi poeti cinesi delle nuove generazioni.
La vicenda umana del poeta, esule in Nuova Zelanda, rappresenta la parabola estrema dello straniamento e della disperazione dell’intellettuale che ha lasciato la propria terra e non riesce a ricostituire un legame accettabile con la realtà circostante né ad alimentare la propria ispirazione.