Bingzai, il protagonista di questo racconto, è un piccolo essere demente, un "vecchio-bambino" la cui deformità fisica è tutt’uno con la sua stoltezza patologica. Sa dire solo due frasi, "papà" e "quella fottuta di tua madre".
Nel villaggio dove vive, un luogo arcaico e fuori dal tempo nel profondo Sud della Cina, Bingzai diviene col tempo il simbolo spaventoso e inquietante di uno stato mentale collettivo, che ne fa il primo capro espiatorio delle calamità che si abbattono sul villaggio e poi un dio salvifico da adorare.
Han Shaogong
Han Shaogong nasce a Changsha nel 1953. Come tutti i giovani della sua generazione, viene mandato in campagna nel corso della Rivoluzione culturale per essere rieducato.
Comincia a scrivere nel 1979: i suoi primi testi erano ancora fortemente influenzati dalla cosiddetta “letteratura delle ferite”.
Solo nel 1985 cambia completamente stile, diventando l’iniziatore e il teorico del movimento per una “letteratura alla ricerca delle radici”.
Attualmente vive nell’isola di Hainan, dove dirige la locale associazione degli scrittori.