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Ndjock Ngana

Ndjock Ngana, è nato in Camerun nel 1952 e nel 1973 ha lasciato il suo paese per trasferirsi in Italia. Attualmente vive a Roma. Ha seguito la strada dell’impegno politico, sociale, culturale per la conservazione delle culture africane e per la diffusione delle altre culture. Infatti, nell’89 ha fondato l’associazione Baobab con intellettuali africani e latinoamericani per l’integrazione degli immigrati per la convivenza tra razze, culture, religioni e l’ associazione Kel ‘Lam ("un bel giorno" in lingua basaa).
Ma Ndjock Ngana è anche e soprattutto poeta e scrittore. In Italia ha pubblicato le raccolte di poesie "Foglie vive calpestate" ( 1989, Ucsei-Regione Lazio) e "Nhindo-Nero" (Anterem, 1995), in lingua basaa con traduzione in italiano. E’ autore inoltre, di "Il segreto della capanna. Poema. Djimb li lapga. Hiembi" (Lilith Edizioni, 1998), di una raccolta di poesie e racconti "Maeba. Dialoghi con mia figlia" (Ass. Kel 'Lam, 2005), primo libro della collana "Integrazioni interculturali" nata per iniziativa di Kel ‘Lam per rafforzare l’opera di sensibilizzazione portata avanti da anni nelle scuole. Ha pubblicato poi "Stress 1: Quel maledetto pezzo di carta" (Kel ‘Lam, 2006), che parla di storie di normale disavventura di un immigrato in Italia, raccontate in chiave tragicomica. Ultima sua pubblicazione una raccolta di poesie "La nostra Africa" (Vis, 2017).

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Ribka Sibhatu

Ribka Sibhatu è nata ad Asmara, in Eritrea, nel 1962. A causa della dittatura è stata costretta a lasciare il suo paese e ad andare a vivere in Etiopia.
In seguito si è trasferita in Francia, ma da alcuni anni si è stabilita a Roma.
Attualmente è ricercatrice in Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza ed è esperta di cultura orale eritrea.
Nel 1993 ha pubblicato il testo bilingue Aulò. Canto-poesia dall’Eritrea, con l’introduzione di Tullio De Mauro, presso la casa editrice Sinnos di Roma. Nel 1999 è uscito, presso le Edizioni Interculturali di Roma, il saggio Il cittadino che non c’è, con la prefazione della sociologa Maria Immacolata Macioti.
Alcuni suoi testi sono raccolti nell’antologia Alì e altre storie. Letteratura e immigrazione, edito dalla Rai-Eri.

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Due fratelli

Yaqub e Omar sono due fratelli gemelli identici, nati in una famiglia libanese immigrata in Brasile nella prima metà del Novecento.
Tra tutti i figli, la madre Zana predilige in modo ossessivo Omar, al punto da isolarlo e renderlo dipendente da lei. Dopo un'adolescenza di lotta con il fratello, Yaqub va a vivere in Libano da alcuni parenti e si distacca dalla famiglia.
Tornato in Brasile, a San Paolo, diventa un uomo di successo, mentre Omar, roso dall'invidia, non riesce a emanciparsi dal nucleo familiare e sceglie l'alcol, innescando l'esplosione di rancori, relazioni incestuose e conflitti irrisolti che decreterà il lento declino della famiglia.
Immersa nel calore soffocante dell'Amazzonia, grande protagonista è la città di Manaus.

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Un samba per Sherlock Holmes

Che sia l'abuso di canapa indiana a offuscare le leggendarie facoltà deduttive di Sherlock Holmes? Oppure l'ardore con cui Anna Candelaria è attenta alla sua altrettanto leggendaria verginità? Qualunque sia il motivo, di certo l'investigatore britannico rischia la propria reputazione: il suo utlimo caso potrebbe rimanere insoluto.

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Don Casmurro

Con uno stile confidenziale, venato d'ironia e di una sottile malinconia, il protagonista, Bento Santiago, racconta al lettore la propria avventura umana segnata, sin dall’adolescenza, dall'amore per Capitu e dalla gelosia, il presunto tradimento di lei con il suo miglior amico, il progressivo rinchiudersi in un'esistenza cupa e isolata dal mondo, popolata di ricordi e di fantasmi.
Una storia tutt’altro che sentimentale, sulla cui versione Machado ci induce a sospettare, facendoci diventare interpreti e giudici di una personalità che cela dentro di sé una forma di delirio.

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Ragazze

Il romanzo, pubblicato nel periodo più nero della dittatura militare in Brasile, è una coraggiosa testimonianza della repressione, della censura e della tortura attraverso l'educazione sentimentale, sessuale e affettiva di tre giovani amiche che provengono da diversi strati sociali e che frequentano l'università di San Paolo.

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Le ore nude

Rosa Ambrosio, famosa attrice, beve e monologa nel suo vasto e disordinato appartamento. Dionisia, la serva di colore, la ascolta e la accudisce con proverbiale pazienza. Suo marito Gregorio, è un intellettuale seducente e ambiguo, che getta regolarmente nel cestino i suoi scritti e muore misteriosamente, forse suicida. Unico testimone del fatto è Raul, il gatto, che pensa ma non parla, innamorato, come ogni gatto, della sua padrona.

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Undici minuti

"Undici minuti" racconta la storia di Maria, una giovane ragazza brasiliana che, seguendo il miraggio di una vita più facile, si trasferisce da Rio de Janeiro in Europa, a Ginevra. Qui, dopo il tentativo di lavorare come modella, comincia a esercitare la prostituzione e, dagli incontri con i suoi clienti, sviluppa la sua particolare conoscenza del mondo.
Gli undici minuti del titolo, il limitato arco di tempo che Maria dedica a ciascun uomo, diventano quindi lo strumento attraverso il quale la ragazza entra in contatto con l'anima degli sconosciuti che incontra. E sarà proprio uno di questi uomini, il pittore Ralf Hart, ad aprirle le porte di una nuova consapevolezza.

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Pube angelicale

Due storie scorrono e si intrecciano su due piani diversi: una vicenda reale, ambientata nel Sudamerica della guerriglia, e una vicenda fantastica, cinematografica, sullo sfondo di una Hollywood anni Trenta. Anita, una donna fuggita dall'Argentina e ricoverata in un ospedale a Città del Messico, è la protagonista della prima. La "donna più bella del mondo" è il personaggio dell'altra storia, proiettata in una dimensione favolistica, fra avventure di spie e splendori kitsch.

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Gabriella garofano e cannella

Gabriella dal profumo di garofano e dal colore di cannella, mulatta sinuosa che non cammina ma balla, che non parla ma canta, è arrivata con tanti altri emigranti dall'interno del sertão sul litorale, per non morire di fame. È arrivata a piedi, danzando sulla terra riarsa fino a Ilhéus per la gioia e la dannazione dell'arabo Nacib.

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Il paese del carnevale

Fra l'azzurro del cielo e il verde del mare scivola la nave verde-gialla (ha i colori nazionali!) che riporta in Brasile Paulo Rigger. Giovane, ricco, pieno di baldanza, ha alle spalle l'Europa, i caffè parigini, le battute intelligenti: tutti i vizi e le virtù dei nostri intellettuali. Davanti c'è un Brasile che samba e che canta, che affoga tra miseria, corruzione e rivoluzione, e aspetta sempre fiducioso di diventare "il primo paese del mondo".

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Arabi danzanti

Al di là del valore letterario questo libro è la straordinaria, struggente dimostrazione di quanto sia difficile - in verità impossibile - voler essere davvero se stessi in situazioni di mostruosa tensione politica, ideologica, psicologica come quella del conflitto israelo-palestinese.
La storia del giovane arabo-israeliano che non accetta di crescere soggiogato dal manicheismo di una società, di una famiglia e di un villaggio.

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Adamo risorto

Siamo ad Arad, in Israele, una città nel cuore del deserto del Negev. In questo luogo arido, implacabile, sorge un avveniristico Istituto di riabilitazione e terapia. Tutto è pulito e immensamente confortevole. Ma dietro la perfetta facciata si nascondono innumerevoli tragedie: l'Istituto è un manicomio per reduci della Shoah, ed è stato concepito, finanziato e realizzato da una ricca americana. Ad aiutarla nell'impresa una donna ebrea, votata all'attesa di una nuova Rivelazione, che non può avvenire se non per bocca di uno dei malati di mente. Tutto, follia compresa, ruota attorno ad Adam Stein, ex pagliaccio, ebreo, vissuto in Germania prima della guerra.

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Post mortem

Il mondo di "Post mortem" è quello degli ebrei di Tel Aviv, e in particolare quello degli immigrati in fuga dalla Germania fra gli anni Venti e Quaranta del Novecento. Kaniuk, ripercorrendo gli eventi tragici e insieme quotidiani che smembrarono la sua famiglia fino a farla sparire, si tiene lontano da ogni ripiegamento sentimentale. La scomparsa di una così fitta ragnatela di parentele diventa occasione per dissezionare anche il mito della grande famiglia patriarcale della tradizione ebraica e farne il bersaglio della sua pungente scrittura.

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Un divorzio tardivo

Un uomo fuggito da Israele per rifarsi una vita in America ritorna in patria per sciogliere definitivamente ogni legame con la moglie.
La storia dell’impossibile separazione raccontata da tanti “io” diversi, dai punti di vista - tutti parziali e tutti con le loro ragioni - dei vari personaggi. La crisi di una famiglia come metafora dell’identità ebraica, divisa tra diaspora e costruzione di uno stato nazionale.

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Viaggio alla fine del millennio

Parigi, gelido borgo sperduto fra oscure contrade. Siamo nell'estate del 999, nel cuore di un continente selvaggio e in fermento per l'approssimarsi del fatidico Anno Mille. Il ricco mercante ebreo Ben-Atar, in compagnia delle due mogli, è in viaggio per raggiungere il nipote Raphael Abulafia, ex socio d'affari, e la sua nuova moglie, una askhenazita che disapprova la bigamia del mercante maghrebino.

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