In una saga moderna, la storia a ritroso della famiglia Mani, dall’Israele del 1982 alla Grecia del 1848.
Il signor Mani: romanzo in cinque dialoghi


In una saga moderna, la storia a ritroso della famiglia Mani, dall’Israele del 1982 alla Grecia del 1848.
L’incontro e il difficile rapporto tra due uomini nella Londra del dopoguerra.
In cinque dense stagioni l’elaborazione del lutto e il ritorno alla vita di un uomo, Molcho, dopo la morte della moglie.
Raccolta di racconti brevi e velocissimi, caratterizzati da un sottile senso dell’assurdo.
Incapace di sopportare l'infelicità del figlio, il professor Rivlin tenta di riallacciare i legami con la famiglia dell'ex nuora. Iniziano cosí le sue indagini, e le sue visite, per venire a capo di un enigma che lo fa macerare nell'ansia. Il professore ebreo, tuttavia, non riuscirà a risolvere il mistero da solo, e gli arabi, temuti e amati, arriveranno ad aiutarlo.
Racconti ironici e surreali che hanno per protagonisti giovani israeliani e arabi uniti nel desiderio di normalità, stanchi della guerra, stremati dalle ideologie e dal fanatismo.
Il libro raccoglie tutti i racconti scritti da Yehoshua: dodici storie pervase da atmosfere surreali, nelle quali i personaggi si muovono in bilico tra sogno e realtà, preda di un disagio che si trasforma in stanchezza, in un bisogno incontrollato di dormire. Sono dei perdenti, gli «eroi» di Yehoshua; uomini stanchi, incapaci di raggiungere i propri scopi, privi di certezze, e quando le certezze sembrano esistere sono destinate a soccombere.
Raccolta di racconti d’ambientazione quotidiana, in cui nella trama apparentemente rassicurante della vita e dei gesti comuni a poco a poco si insinua una minaccia oscura, un senso di precarietà e di ansia, la percezione di conflitti che covano sotto la cenere.
Il racconto in prima persona di Hannah, una studentessa sposata a un geologo, Michael, da cui si è allontanata perchè ha perso la capacità di amare e di vivere.
La passione che esplode tra un uomo e una donna, che si incontrano nell’ospedale geriatrico dove sono ricoverati i rispettivi genitori.
(Traduzione di Arno Baehr)
Tre racconti legati da un filo conduttore: l’arrivo di una donna straniera che sconvolge l’equilibrio di una famiglia israeliana.
Una donna scrive all’ex marito lontano per chiedere aiuto per sè e per il loro figlio, un ragazzo difficile e ribelle.
Si avvia così una corrispondenza che apre la “scatola nera” dei ricordi e dei risentimenti, delle ragioni e dei silenzi che hanno portato alla catastrofe dei personaggi.
Una mattina una giovane donna si sveglia con il presentimento che il sogno appena fatto contenga qualche realtà. Contemporaneamente un attentato devasta la città e miete tre morti. La protagonista ripensa a tutta la vicenda e ricorda di aver fotografato poco tempo prima un importante scrittore, si convince poi che l'attentato fosse rivolto contro di lei e da quel momento inizia una avventura che la porterà lontano. Un thriller anomalo, dove la soluzione più logica si nasconde nell’irrazionale.
Un ex agente segreto dopo la morte della moglie si interroga sulla figura e sul mistero di lei, e cerca di stabilire un rapporto con la figlia.
Carnale, morbosa, erotica e la passione della giovane Yaara - borghese, colta, sposata - per un amico del padre, molto piu vecchio di lei, ambiguo e oscuro. Lui e un libertino nel quale il magnetismo animale e peccaminosita si mescolano a una rovinosa decadenza e a uno sconfinato cinismo.
Quattro donne, una libanese, una di origine turca, una della penisola araba e un'americana, vivono e si confrontano dentro prigioni dorate.
L’angoscia, la solitudine, la noia ma anche la scaltrezza e la trasgressione sembrano l’unica via d’uscita.
È il racconto di una passione insana e travolgente, fatto in prima persona da un giovane internato in un manicomio di Beirut.
Ma la donna amata, senza nome e senza fascino, è solo un pretesto per un viaggio all’interno di una psiche contorta e confusa.
Solo alla conclusione il protagonista precipiterà nella trama della guerra civile rimasta fino ad allora cornice del dramma interiore.
Nel Messico post-rivoluzionario scorre la vita di Catalina, sposata giovanissima con un generale più anziano e relegata nel ruolo di moglie, madre e perfetta padrona di casa.
Finché sulle note di un tango famoso, "Strappami la vita", irrompe nella sua vita la passione fatale.
Romanzo d’amore e politico, trascinante come la musica da cui prende il titolo.
Una città, Città del Messico negli ultimi anni quaranta, soffocata dalla corruzione del governo e inondata dalla cultura popolare e dai costumi di vita nordamericani, e un bambino, Carlitos, che si innamora perdutamente della madre di un suo compagno.