Roma Culture Biblioteche di Roma Roman Multietnica

Porto il velo, adoro i Queen. Nuove italiane crescono

Sulinda, 30 anni, nata a Perugia, sposata e con 2 figlie, vive a Milano dove studia lingue all'università per diventare interprete. Come tutte le donne della sua generazione affronta la vita con non poche difficoltà. Con una piccola differenza: è musulmana e porta il velo, e tanto basta perché la si consideri diversa. Camminare per strada, fermarsi davanti a una vetrina, andare in palestra, al mare, in vacanza all'estero, tutto acquista una colorazione speciale. E quello che per le sue coetanee è naturale per lei diventa una parodia o, nella migliore delle ipotesi, una piccola avventura.
 

Leggi di più...

La teqja

La Teqja rappresenta un viaggio a ritroso nel tempo: se gli avvenimenti narrati si svolgono a Likesh intorno al 1969 durante la dittatura comunista di Enver Hoxha, in realtà l’autore, attraverso i ricordi dei personaggi, si spinge fino a un secolo prima per raccontare le origini della famiglia Cialliku e le peripezie dei padri fondatori. Islam e Hysen Cialliku, i due fratelli sapienti, vissuti a Likesh un secolo prima, possedevano una vasta biblioteca e avevano donato le proprie ricchezze ai contadini poveri attirando su di sé le ire delle autorità locali e del crudele Seit Beu.
In seguito alla morte di Islam a causa del colera, Hysen era vissuto nella fede di Allah e nella tolleranza, non si era mai sposato – a differenza di Islam che aveva avuto il figlio Ahmet – e aveva combattuto il tiranno fino alla morte: per salvare i libri dall’incendio appiccato dagli sgherri di Seit Beu, Hysen era bruciato vivo. Il diario del saggio Hysen, una trentina di pagine in tutto, era stato sotterrato da Ramadan, padre di Meta, nel sacro luogo adiacente la casa e ritrovato da Meta pochi giorni prima del novembre del 1969.
Una sera, di nascosto e in piena dittatura comunista, otto persone della famiglia Cialliku e cinque conoscenti, più un giovane traduttore, si riuniscono a casa del vecchio patriarca Meta per ascoltare le parole del diario di Hysen Cialliku. Queste persone continueranno a riunirsi per nove sere di seguito per apprendere dalle parole dell’insigne antenato su quali basi morali poggi la santità dell’uomo che da solo si oppose ai soprusi del crudele governatore di Likesh.

Leggi di più...

L’accusa silenziosa

Un tragico avvenimento sconvolge l’apparente tranquillità di un villaggio immerso nella campagna albanese. Rancori e segreti covati per anni esplodono al termine di una lunga notte di festeggiamenti, notte in cui tutto accade e tutto si compie. Un romanzo corale che ci fa conoscere un mondo dove l’atavico codice d’onore è l’unica legge e l’onta viene lavata col sangue.
La tradizione di un popolo crocevia di culture, che ha accettato le differenze religiose al suo interno, ma che ancora fatica a rinunciare alla giustizia privata, unico mezzo per riparare l’irreparabile. Il romanzo di Artur Spanjolli è un vortice che, spirale dopo spirale, appassiona il lettore al susseguirsi degli eventi e offre una particolare visione interpretativa del complesso contesto balcanico.

Leggi di più...

Il buio del mare

Un presente aspro, inquinato dai detriti della grande Storia, segna un imprecisato paese del blocco socialista. Un cielo livido, a dispetto dell'azzurro mediterraneo, incombe su un'amara quotidianità. Uno sguardo bambino, attonito eppure vigile, indaga, senza mai lasciarsi contaminare, mantenendosi fresco e lucido anche quando si spinge nel territorio del sogno.
Il giovanissimo protagonista senza nome assiste all'impiccagione del padre, al solcarsi sempre più profondo del viso della viso della madre, al crescere della distanza fra lui e la rosea compagna di banco che profuma di sapone.

Leggi di più...

Editore:Giunti

Anno:2007

Autore:Ron Kubati

Pubblicato in Ron Kubati Etichettato sotto

La mia prima mamma

L'autore, alla morte della madre torna in Nigeria per darle l'ultimo saluto. Nei giorni che trascorrerà a casa, la ricorderà con amore, ripercorrendo i dolci ricordi che tessono lo speciale rapporto che li legava. E' impossibile non amare la propria madre; si può discutere con lei ogni ora del giorno, ma resta e resterà sempre la figura più importante della nostra vita.
 

Leggi di più...

Qui e là

Storie di ossessioni e visioni di donne e uomini solitari. Persone non esistenti partecipano del loro quotidiano. Un artista alla ricerca della propria identità, una vecchia che abita dappertutto; un oculista che vede una strana presenza in fondo all'occhio del suo paziente; una nonna che passa le giornate davanti alla finestra.

Leggi di più...

Viviscrivi

Passo dopo passo, questo libro è una divertente camminata verso il tuo racconto. Come diceva il poeta spagnolo Antonio Machado non esiste una strada già preparata che devi scoprire; sono i tuoi passi che a poco a poco creano la tua strada. Molte volte, però, anche se vuoi camminare, non osi fare il primo passo, ti spaventano le critiche, hai paura di sbagliare, non vuoi rischiare. In una visione socratica, Viviscrivi ti mostrerà che i tuoi racconti sono già dentro di te.

Leggi di più...

Amanda Olinda Azzurra e le altre

Alle storie delle protagoniste fanno da sfondo il Brasile, terra di origine dell'autrice e l'Italia, sua terra d'emigrazione. L'autrice ci fa partecipi del suo desiderio di ristabilire una connessione tra il proprio passato ed il proprio presente in un percorso di vita alla ricerca di appartenenza. Il libro non è rifugio nella memoria, ma feconda riflessione sulla complessità del vivere in due mondi diversi.

Leggi di più...

È la vita, dolcezza

Ricordi, malinconie, rabbie, sogni, desideri di uomini e donne, neri e meticci. Sembrano incontri fatti per strada quelli che dipinge l'autrice, vite comuni in cui stupisce la capacità di scoperchiare l'ovvio, di colpire laddove uno meno se l'aspetta. Tanti luoghi, tanti personaggi, tutti avvinti dal medesimo filo conduttore: la lotta per uscire dal limbo, la ricerca di un'identità, la difficoltà ad affermare la propria unicità.

Leggi di più...

Media chiara e noccioline

L'autrice scrive questo romanzo con lo pseudonimo di Viola Chandra. Fresco, intenso, tragicomico romanzo d'esordio di una giovane autrice di padre indiano e madre italiana; affresco colorito di una generazione di eterni adolescenti "oppressi da aspettative" e "drogati di possibilità": svezzati a furia di overdose voracemente ingurgitate di soap hollywoodiane, noccioline e pop-corn, e lasciati crescere poi tra i mille e più spettacolari, inutili agi del nostro abbiente (o abietto) Occidente.
 

Leggi di più...

La tana della iena. Storia di un ragazzo palestinese

Questa autobiografia dell'allora giovanissimo Mustafa Khaled Abu Omar alias Itab Hassan, fu un piccolo evento, quando uscì nel 1991 per la prima volta. Il racconto di vita del giovane Mustafa era stato scritto a 21 anni in carcere dove si trovava dal 1985, arrestato dopo un attentato contro una agenzia della British Airways a Roma. Il militante Itab Hassan aveva soli 15 anni quando fece, da solo, il viaggio dalla Palestina a Roma per colpire, secondo gli ordini a lui assegnati, gli interessi economici della Gran Bretagna in Italia.
Il libro fece scalpore e andò a ruba e ancora oggi il rimane unico nel suo genere in Italia. Leggendo Itab Hassan si capisce quali motivazioni possono spingere un giovane ragazzo a farsi esplodere. Diventa chiaro. Di fronte agli orrori descritti, niente diventa impossibile.

Leggi di più...

Aspettando il voto delle bestie selvagge

È la storia romanzata di dittatori africani dalla decolonizzazione ai giorni nostri, di personaggi incredibili, crudeli e stravaganti. Inizialmente c'è la formazione militare dell'esercito coloniale francese, con guerre in Indocina e Algeria e l'apprendimento delle moderne tecniche per la reppressione e l'annientamento delle rivolte popolari.
Successivamente i protagonisti diventano autori di colpi di stato militari e delle conseguenti sanguinarie dittature.

Leggi di più...

Allah non è mica obbligato

Viaggio di un bambino soldato attraverso diversi Paesi africani in preda a guerre di ogni tipo, il romanzo dell’ivoriano Kourouma ha ricevuto numerosi premi ed è stato adattato con successo per il teatro e ll balletto anhe in Italia. Le disavventure del protagonista, tra grottesco e tragedia, sono narrate con una lingua gustosa e iperbolica, alla quale l’autore ci aveva già abituato nelle opere precedenti.

Leggi di più...

Regina di fiori e di perle

Debre Zeit, cinquanta chilometri da Addis Abeba, 1980; una grande famiglia patriarcale; un legame speciale tra l'anziano e la più piccola di casa. Lui la conosce meglio di chiunque altro: la guarda negli occhi, mentre lei divora le storie che lui le narra. Così, un giorno si mette a raccontarle del tempo degli Italiani, venuti ad occupare quella terra, e degli Arbegnà, i fieri guerrieri che li hanno combattuti, di cui lui ha fatto parte.

Leggi di più...

Jaime Bunda, agente segreto di alcuni misteri

Jaime Bunda, giovane agente tirocinante dei servizi segreti angolani,dall'enorme deretano(bunda in portoghese)che gli è valso il soprannome, ha finalmente la grande occasione che aspettava per dimostrare a tutti di essere all'altezza del suo quasi omonimo eroe,James Bond: gli viene affidato il caso di una quattordicenne stuprata e uccisa in riva al mare. Bunda comincia le indagini, ma il suo fiuto sconclusionato lo porta presto a scoprire un complotto ai danni dello Stato ordito dall'orribile Signor T, eminenza grigia che manovra il paese da dietro le quinte tramando contro la legge e l'ordine.

Leggi di più...

Quando Zumbi prese Rio

L'inizio come la fine: gli elicotteri sputano fuoco sugli ultimi ribelli della rivolta del Morro da Barriga, una favela di Rio De Janeiro. Ad osservare la scena apocalittica è Francisco Palmares, che, ha lasciato l'Angola perseguitato dal suo passato e vive in Brasile contrabbandando armi che vende ai diseredati di Rio per fomentare la ribellione armata. Un salto indietro nel tempo permette di ricostruire il mosaico di personaggi ed eventi che ha portato alla rivolta epocale.

Leggi di più...

La ragazza del villaggio Dinka

Alek Wek ha conosciuto la guerra all'età di otto anni, quando il Sudan meridionale ha vissuto una delle tante ricadute di un'eterna guerra civile. Costretta ad abbandonare la sua terra e a rifugiarsi con la famiglia in un villaggio lontano, arriva in maniera rocambolesca a Khartoum, la capitale, dove vive fino alla morte del padre. La madre allora la manda a studiare a Londra, dalla sorella maggiore. 

Leggi di più...

Editore:Rizzoli

Anno:2008

Autore:Alek Wek

Pubblicato in Alek Wek Etichettato sotto

Ancor ci si imbaRazza: storie di ordinaria xenofollia

La mia richiesta è semplice, niente dell’altro mondo: un orecchino con la forma del continente africano.
La signora appare un po’ sconcertata. […] Ma la ciliegina sulla torta arriva quando esclama tutta occhi luccicanti: "Ma non possiamo lasciarla vuota quest’Africa. Mettiamoci un brillantino sulla capitale!" La capitale????? Allibita, guardo mia madre. Il mio sguardo sta dicendo: "Ma questa qui l’ha fatta la quinta elementare?" Delicatamente, premurosa di non offendere, osservo: "Be’, bisognerebbe decidere quale". E lei, in tutto candore: "Perché? Ce n’è più di una?" A questo punto i punti esclamativi sono sulle nostre teste.
Salaci, sferzanti, divertenti nonostante la punta d’amaro: così sono i ventidue brevi racconti che compongono il libro di Sabrina Brancato "Ancor ci si imbaRAZZA".
Un carosello di storie che raccontano episodi di ordinaria xenofobia, e ciò che sconcerta non è tanto la xenofobia quanto l’ordinarietà.
Sono infatti vicende di tutti i giorni, vissute con la massima disinvoltura da parte dei protagonisti, che spesso peccano, se non proprio di razzismo, di quell’impostazione culturale più subdola che è il preconcetto razzista.

Leggi di più...