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Non scordarti di amare

Considerato l'erede di Nazim Hikmet e una delle voci più importanti della poesia turca contemporanea, Ataol Behramoğlu canta l'amore: amore per la donna, per il prossimo, per la vita. Amore-scintilla che, come nei versi di Neruda, Mayakovskij, Eluard e Aragon, fonde in un unico fuoco la passione dei sensi e la lotta politica.

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Gli innocenti

Brani Tawo, immigrato in Inghilterra, soffre di insonnia e inquietudine. Cercando di rintracciare ilmodello di una macchina fotografica immortalata in una foto, che è uno dei pochi collegamenti che gli restano con le sue origini, entra nel negozio di antichità The Western Front. Lì conosce Stella, la proprietaria, e Feruzeh, una giovane collaboratrice di origine iraniana. Brani e Feruzeh sembrano innamorarsi a prima vista, incuriositi anche dalla comune esperienza di lontananza dalla terra natia, lei apparentemente per scelta, Brani per necessità di sopravvivenza.

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Io sono un dancer. Memorie di un ballerino fra Ankara e Hannover

Un uomo attraversa Ankara in autobus insieme a tre compagni di viaggio: il giovane tipografo Azamet, la sua coetanea Buse e una signora sorniona che ascolta i loro discorsi. Con questo stratagemma narrativo Ferıdun Ulusoy, ballerino e scrittore, rievoca in Io sono un dancer la sua storia: quella di un bambino poverissimo proveniente da İnegöl, un piccolo villaggio della Marmara, il suo diploma di ballerino classico, la sua carriera fra Ankara e Hannover.

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Il sangue dei sogni

In un futuro non lontano, in seguito al grande terremoto che l'ha completamente distrutta, e dopo essere passata sotto il controllo delle Nazioni Unite, Istanbul è stata ribattezzata Nova Roma, ed è ridiventata la capitale del mondo ortodosso, rivale del Vaticano: è l'inizio di una nuova guerra fredda. Tra sogni profetici, intrighi e misteriosi omicidi, i servizi segreti americani ed europei si mettono alla ricerca di un capo storicamente incontestabile: intendono risalire al discendente di Crispo Cesare, primogenito di Costantino il Grande, assassinato per ordine dello stesso padre.

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Non sparate agli aquiloni

Il romanzo esce in Italia con la magistrale traduzione da parte di Semsa Gezgin, che ha firmato,tra le altre, le traduzioni di Orhan Pamuk e di Umberto Eco. Il film che ne è stato tratto è un must del cinema turco : con la sceneggiatura firmata dall’autrice, ha vinto ben quattro Golden Orange di Istanbul e il Prix du Public Rencontres Internationales di Cannes. È la storia di Inci, prigioniera politica, e di Bariş, un bambino di quattro anni.

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Orpheus

Ribaltato il mito classico di Orfeo ed Euridice, nel romanzo di Nazli Eray è Euridice a cercare Orfeo, in una città moderna brulicante di edifici. Una notte, Euridice si imbatte in una statua dell'imperatore Adriano, con la quale inizia a dialogare. Ad Adriano La ragazza mostra il film Ultimo tango a Parigi di Bertolucci. Mentre il film viene proiettato sul muro della casa di Orfeo, quest'ultimo si affaccia dal balcone e diventa parte dell'ultima scena: l'omicidio di Marlon Brando da parte di Maria Schneider.

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Memed il falco

Un ragazzo povero ma fiero, una giovane donna innamorata, un latifondista dispotico. Gli ingredienti del triangolo d'amore tragico si fondono, nelle pagine di Yashar Kemal, agli sfondi incontaminati della regione turca del Tauro e danno vita alla storia di Memed il Sottile, che per amore e ribellione si da alla macchia e diventa un brigante imprendibile, temuto dai ricchi e idolatrato dai contadini, che lo chiamano "il falco".

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La figlia di Istanbul

Il romanzo narra la vita di un gruppo assai variegato di artisti: il pianista italo spagnolo Peregrini, la giovane cantante Rabia e l’attore di strada Tevfik. I personaggi sono inseriti in una rete fittissima di relazioni familiari e sociali, che vanno dal nonno di Rabia – il severo e avaro imam del quartiere, il primo ad accorgersi delle straordinarie qualità vocali della nipote e a volerle utilizzare per fare di lei una pia cantrice dei versetti del Corano – fino al potente Pascià, buono con i familiari e feroce con i nemici del Sultano, tra i quali un giorno scopre suo figlio Hilmi.

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Edera

Ali Ferah è un ritrattista che soffre di acromatopsia, una patologia che gli impedisce di distinguere i colori; Salim Abidin, colpito improvvisamente da una malattia neurologica che non gli permette di riconoscere le lettere, è il primo scrittore turco vincitore di un premio Nobel. I due si incontreranno in uno studio medico e da quel momento le loro vite resteranno intrecciate, a causa di una serie infinita di coincidenze.

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L’altra Penelope. Antologia di scrittrici di lingua spagnola

A cura di Brigidina Gentile.
Una figura mitica e troppo poco analizzata, quella di Penelope, ferma e indefessa al suo telaio, mentre l'amato marito attraversa i mari e la vita. Eppure, pur nella sua apparente immobilità, anche Penelope viaggia, forse anche di più e più intensamente dell'amato sposo. Viaggia con la mente, con i sentimenti: l'appassionata attesa non è mai, neppure per un momento, ferma. Come e quali lidi lambisca il pensiero ce lo rivela questo particolare libro, le cui radici affondano nella storia personale dell'autrice, affascinata fin da bambina da questa figura così apparentemente semplice, e così complessa di donna. Una donna per tutte le donne, afferma l'autrice: "Ciascuna di noi deve scoprire la Penelope che racchiude in sé. È una scoperta ricca di sorprese e di insegnamenti" confessa Gentile, che sull'onda di questa provocazione ha trascinato nell'impresa di disegnare nuovi profili e contorni a questo mito sedici autrici, sedici donne che hanno raccolto, e pienamente vinto, questa sfida.

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Le cinque stagioni dell’amore

Terzo romanzo di João Almino ambientato nel caos della Brasilia contemporanea, Le cinque stagioni dell’amore narra la transizione nella vita di Ana, professoressa universitaria in pensione delusa dall’ordinarietà della propria vita e in attesa di un evento che la infranga. Nel corso della storia, l’evento straordinario oggetto della ricerca di Ana si rivelerà essere la rete di relazionalità alternative che nel tempo si costruiscono attorno a lei con amici di differente classe, educazione, razza, sesso, inclinazione sessuale.

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Il giardino persiano

Estate 1981, una famiglia prepara i bagagli per recarsi in un luogo insolito. Il padre, diplomatico, è stato nominato ambasciatore d’Italia a Teheran. Fin dall’arrivo all’aeroporto i personaggi vengono proiettati in un mondo pieno di violenza, interdizioni, donne velate di nero, uomini barbuti, soldati armati e su tutti domina la figura potente e inquietante dell’Ayatollah Khomeini. In questa cornice fosca si apre lo spazio incantato del giardino dell’ambasciata, antica residenza di principi persiani, che nasconde misteri e promesse di giochi senza fine, in un tempo fuori dal tempo, laddove ogni rapporto con l’esterno è fortemente compromesso dalla situazione storica e politica dell’Iran di quegli anni.

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Cucinati un uomo

Cucinati un uomo è un'opera di teatro scritta in risposta alla sua prima opera teatrale, Vacío, manifesto contro la maternità che sosteneva la tesi per cui le artiste non possono nè vogliono avere figli e che la maternità per un'autrice è una rovina. In questo libro l'autrice afferma che la maternità non è una rovina ma una decisione. E' un'opera infantile, fobica, con senso dello humor e che guarda con innocenza al "fenomeno" del corpo femminile e ai ruoli sociali che gli vengono imposti.

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La casa di mio padre

Figlio di un funzionario statale politicamente impegnato, con il quale vive un rapporto molto conflittuale, il protagonista di questo romanzo passa da un’infanzia relativamente agiata nella Turchia di inizio Novecento a un’adolescenza segnata dalla miseria più nera durante l’esilio della famiglia in Libano.

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La città ai confini del cielo

Nella Istanbul del XVI secolo, in un caleidoscopio di personaggi storici e immaginari, Jahan è un mahout bugiardo e opportunista, un ragazzino scaltro di origini oscure. Arrivato via nave nella città delle sette colline per accompagnare Chota, l'elefante bianco che lo Scià dell'Hindustan ha mandato in dono al Sultano Suleiman, la sua vita dovrebbe restare confinata nel serraglio, fra tigri, leoni, gazzelle e giraffe. Jahan dovrebbe rimanere per sempre relegato al rango di servitore privilegiato, dedito alle cure di Chota, il pachiderma che adorna con la sua stravaganza lo zoo privato del palazzo reale.

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L’avventurosa storia dell’uzbeko muto

La giovinezza, si sa, è l’età degli ideali, delle grandi battaglie, ma anche del velleitarismo, delle bevute con gli amici, dell’inquietudine sentimentale. E i giovani sudamericani degli anni Settanta non facevano certo eccezione. In questo «romanzo in storie» Luis Sepúlveda racconta il passato e i sogni della sua generazione, e lo fa attraverso la lente dell’affetto e dello humour, che stempera le tensioni e ci riporta intatti le passioni e i momenti di entusiasmo della sua giovinezza militante.

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Un’idea di felicità

La felicità è ancora di questo mondo? In un'epoca frettolosa e spesso cupa, dai ritmi di vita e di lavoro innaturali, dov'è finito il tempo per la vita, per la persona, per la condivisione? C'è ancora, è la risposta di Luis Sepùlveda e Carlo Petrini, purché sappiamo trovarlo, rubando ai nostri giorni frenetici lo spazio per far germogliare un seme, per scambiarci un aneddoto spezzando il pane, o per fare la nostra parte nella battaglia per un mondo più sostenibile e generoso.

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La città del piacere

Una città unica, semplice fino all’astrattismo, i cui bianchi palazzi si stagliano alti e leggeri, nel mezzo del deserto. Si dice sia stata eretta in un solo giorno e consacrata alla Dea del piacere. I suoi abitanti, plasmati per rispondere alla chiamata della seduzione e abbandonarsi a carezze lascive, consumati da un desiderio bruciante e inappagabile.

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Rosa Rosa amore mio

La vita di Lotusa, una piccola città costiera, sta per essere scombussolata dall'arrivo di un contingente di militari americani in licenza dal Vietnam. La prospettiva di spillare dollari ai soldati accende la cupidigia di un gruppo raccogliticcio di magnaccia e tenutarie di bordelli che si affidano ad un ampolloso professore d'inglese per organizzare un corso di formazione per bargirls. Scopo iniziale del corso è di insegnare una trentina di frasi d'inglese che potrebbero tornare utili alle intrattenitrici, ma ben presto il professore si lascerà prendere la mano.

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