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Figlia del fiume. La mia odissea nella Cina di Mao

Nata negli anni della grande carestia, cresciuta durante la Rivoluzione culturale, Hong Ying, grazie a questo libro autobiografico, diviene una testimone d’eccezione di un mondo a noi così lontano.
Appassionante come un grande romanzo, “Figlia del fiume” è un prezioso documento che, raccontando la straordinaria vicenda umana di una giovane donna, offre un quadro originale e inedito delle condizioni di vita del popolo cinese dal dopoguerra a oggi e le trasformazioni violente subite dalla società.

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K. L’arte dell’amore

Julian Bell, figlio di Vanessa Bell e nipote di Virginia Wolf, giunge dall'Europa nella Cina degli anni Trenta.
Assetato di avventure e dotato di grande fascino, attira l'attenzione di Lin Cheng, maestra dell'antica arte taoista dell'amore e moglie di un professore di Pechino.
Lin insegna a Julian tutti i segreti dell'erotismo orientale ma la loro passione travolgente e scandalosa non riesce a restare nascosta a lungo, e si infrangerà contro il moralismo della società cinese, divisa dai conflitti culturali e dalla minaccia della guerra.

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Sacrificarsi

Il libro raccoglie alcuni brevi e magistrali racconti della Cina degli anni Trenta. Lao She, non più pubblicato in Cina da tempo e messo ugualmente al bando a Taiwan come comunista, narra le storie dei padri e delle madri delle Guardie Rosse del 1966.

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Il rimedio universale

Veterano di tutte le guerre ingiuste, feroce cultore dell'odio per l'uomo, monomaniaco difensore di un'aristocrazia necrofila, estremo perfino per l'estrema destra in cui milita, il protagonista si muove in un'intricata trama spionistica, sullo sfondo di mutevoli scenari, dal cuore dell'Amazzonia più selvaggia a una tranquilla fattoria sulle rive di un fiume, dal quartier generale della CIA a Langley fino alle strade dell'Avana. Vive ai tempi duri in cui la CIA è molto vicina a decretare la sparizione del sogno cubano. Ma nell'isola caraibica troverà "pane per i suoi denti"...

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Tu mio primo amore

Danae, persa nel grigiore della sua esistenza di madre e moglie, trova il coraggio di ribellarsi e partire alla ricerca del paradiso della gioventù, l'estate dei suoi tredici anni trascorsa in un campo di lavoro agricolo.
Qui aveva scoperto l'amore per una ragazza india, Terra, con la quale aveva vissuto un periodo travolgente. Una volta lasciato il campo, Danae aveva scritto alla giovane amante lettere mai giunte a destinazione.
Ma il ritorno a quel luogo incantato, dopo tanti anni, ridesterà la passione per Terra.

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Pollo alle prugne

Un romanzo sotto forma di fumetto, ambientato in Iran negli anni Cinquanta, racconta gli ultimi giorni di un famoso musicista che si lascia morire per dispetto, dopo che la moglie ha rotto il suo prezioso strumento.
Una riflessione sul piacere, un libro sulla scomparsa dello stesso e sulla morte che ne deriva. E dietro l'agonia del musicista si intravede una storia d'amore finita male e, soprattutto, il ritratto di una società scomparsa: quella dell'Iran dei nonni dell'autrice, un paese lacerato tra modernità e tradizione.

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Persepolis. Edizione integrale

Persepolis non è solo il primo fumetto iraniano ma è anche un romanzo di formazione che testimonia come la gente comune riesce a sopravvivere alla repressione politica e alla guerra.
Una bambina di Teheran ci accompagna dalla propria infanzia all'adolescenza, mentre crolla il regime della Scià, trionfa la rivoluzione islamica, scoppia la guerra con l'Iraq.
Attraverso gli occhi di Marjane, figlia unica di genitori progressisti, e della sua famiglia, prende forma l'accumularsi di tutte quelle vicende che trascinano un paese moderno in un regime fondamentalista.

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Il secolo dei lumi

All'alba della rivoluzione cubana, Alejo Carpentier lavora a scrivere un romanzo sugli effetti della rivoluzione francese nel bacino dei Caraibi e, al centro degli eventi, recuperandolo da oscure pagine di storia, colloca il personaggio di Victor Hugues. Il giovane, sospinto dal vento delle passioni, arriva nell'isola negli ultimi anni del Settecento e porta con sé gli ideali di giustizia e libertà.
"Mi si domanderà - dice l'autore - perché ho ricercato un'azione situata in tale periodo storico. Dirò che, avendo studiato in profondità i costumi e le idee di quel momento di preludio al Romanticismo, mi è parso di individuare una grande coincidenza fra gli aneliti di quest'epoca e quelli degli uomini del nostro secolo."

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L’arpa e l’ombra

E' un Cristoforo Colombo inedito quello descritto in questo romanzo. L'idea del libro fu ispirata all'autore, per contrasto ad altri libri che parlavano del grande navigatore genovese, dove Colombo era descritto come una specie di semi-dio, di Santo.
Infatti, cosa che pochi sanno, furono fatti ben due tentativi di beatificarlo, da parte di alcuni settori della Chiesa, rispettivamente sotto il papato di Pio IX e di Leone XIII. Ma gli indios, decimati, ridotti in schiavitù per una proposta fatta dello stesso Cristoforo Colombo prima di ogni altro, sarebbero stati d'accordo?
Carpentier non vuole comunque denigrare il personaggio; piuttosto lo riporta entro limiti umani, con umane debolezze, ma anche grandezze probabilmente al di sopra della media umana.

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Concerto barocco

L'opera e la vita di Alejo Carpentier sono attraversate da un'attenzione costante e diffusa per la musica. I saggi che ne fanno tema d'indagine - come La musica en Cuba e Ese musico que llevo dentro - sono contrappunto teorico a un'arte del narrare che attraverso le forme musicali tenta di leggere quelle del mondo.
Ne sono esempio sintetico ma essenziale quasi tutti i racconti qui riuniti, scritti in momenti diversi e fra loro lontani - da I fuggiaschi, del 1946 a Concerto barocco, del 1974. E mentre la musica dà il tempo al racconto, la storia affronta, con humour e senza retorica, i temi profondi dell'America Latina, dove - come ha notato una volta Alejo Carpentier - "il favoloso che è nel futuro" convive con immagini ed esperienze che sembrano sorgere dai tempi oscuri della preistoria. (Angelo Morino)

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Il regno di questo mondo

Il regno di questo mondo è una registrazione degli eventi occorsi nell'isola di Haiti, tra il 1760 e il 1820.
Al di là dello stile che sembra trasfigurare le vicende e proiettarle in un universo di meraviglie, il romanzo è scrupolosamente un "romanzo storico". Ed è lo stesso Carpentier a metterlo in chiaro nella sua premessa: il racconto che si sta per leggere è stato ricostruito su una documentazione estremamente rigorosa che non solo rispetta la verità storica degli eventi, i nomi dei personaggi, ma che nasconde sotto la sua apparente atemporalità, un minuzioso raffronto di date e di cronologie".

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Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. "Banco di aringhe a sinistra" stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa. Ma quando riemerge, il mare è una distesa di petrolio. A stento spicca il volo, raggiunge la terra ferma, ma poi stremata precipita su un balcone di Amburgo.

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Opere narrative (Vol. 2)

Questo secondo volume, a cura di Bruno Arpaia, racchiude l’opera narrativa di García Márquez dal 1972 al 1994.
Fra le più significative, ricordiamo "La incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata", "L'autunno del patriarca", "Cronaca di una morte annunciata" e "L'amore ai tempi del colera".

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Memoria delle mie puttane tristi

"L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte di amore folle con un'adolescente vergine". Comincia così il nuovo romanzo di Gabriel García Márquez, il libro con cui il premio Nobel colombiano torna dopo dieci anni alla narrativa.
A raccontare è la voce dell'anziano protagonista, un giornalista eccentrico e solitario, che accanto a un'adolescente scopre il piacere inverosimile di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme "senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore". Scopre forse per la prima volta l'amore, quello che non ha mai cercato in tutte le donne che ha incontrato e conosciuto, trovando "l'inizio di una nuova vita a un'età in cui la maggior parte dei mortali è già morta".

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Nessuno scrive al colonnello

Considerata la prosa più riuscita ed equilibrata - per ritmo e misura, per densità e asciuttezza di stile - del García Márquez prima maniera, Nessuno scrive al colonnello costituisce un prezioso tassello di quel ciclo di Macondo che troverà la sua grande sintesi in Cent'anni di solitudine.
Il vecchio militare in attesa da quindici anni di una pensione che non arriva mai, e che sacrifica perfino i magri pasti per allevare un gallo da combattimento da cui si aspetta scommesse e guadagni, appartiene alla galleria di ritratti maschili di cui è ricco l'universo di Macondo. La sua semplicità ne fa uno tra i personaggi più riusciti dello scrittore.

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Il sole del crepuscolo

Se la nonna cerca di ammazzarsi con l'insetticida, è già una brutta storia. Ma se oltretutto non ci riesce, e resta lì più morta che viva, le cose si complicano.
Ora è all’ospedale, e i suoi familiari devono decidere il da farsi: la nonna è anziana e malandata, l’importante è che non soffra. Poi, a pensarci bene, i suoi familiari hanno tutti qualcosa da guadagnare, se la vecchia toglie il disturbo.
Inizia così un girotondo di cinismo e rimorsi, in un crescendo di situazioni sempre più assurde e crudelmente comiche.
L'autore usa le piccole e grandi difficoltà della vita quotidiana per scatenare l’ilarità del lettore, per mettere a nudo la vera natura dei rapporti sociali e familiari e per smascherare alcuni degli aspetti meno piacevoli dell’animo umano.

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Editore:Garzanti

Anno:2001

Autore:Fang Fang

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Una canna da pesca per mio nonno

La visita al tempio in rovina da parte di due sposi in viaggio di nozze; un incidente stradale; il crampo che assale un nuotatore; la conversazione in un parco tra un ragazzo e una ragazza che si ritrovano dopo molti anni; l'acquisto di una canna da pesca che fa rinascere il mondo dell'infanzia: ogni racconto prende l'avvio da un'evocazione che fa nascere il sogno, la riflessione, il ricordo, espressi in una lingua limpida e cristallina, duttile, musicale, precisa ma allo stesso tempo letteraria e colloquiale.

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La montagna dell’Anima

"La Montagna dell'Anima" è l'opera monumentale che ha consacrato Gao Xingjian come uno dei maestri del nostro tempo.
È il racconto, in gran parte autobiografico, di un lungo viaggio nella Cina del sud-ovest, compiuto da uno scrittore perseguitato dal regime e al quale, per errore, è stato diagnosticato un cancro. Il viaggio è dunque l'occasione di un bilancio esistenziale e fonte inesauribile di nuove esperienze.
Il libro è al tempo stesso saggio enciclopedico sugli animali e le piante della foresta, sugli usi delle popolazioni tribali, sulla storia classica e contemporanea, riflessione politica sulla Cina comunista, ricerca filosofica, storia d'amore...

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Il libro di un uomo solo

E' la storia d'amore, tormentata e sensuale, tra un maturo intellettuale cinese in esilio e un'"ebrea fornita di un cervello tedesco e che parla cinese", Margarethe.
Ed è il sofferto racconto della vita in Cina durante la Rivoluzione culturale, l'epoca in cui i figli denunciavano i genitori, i vicini spiavano i vicini, gli artisti - come accadde a Gao - bruciavano i propri quadri e le proprie poesie.
"Perché tutto ciò?" chiede Margarethe. "Perché - spiega il protagonista - bisognava trovare dei nemici. Senza nemici, come avrebbe fatto il regime a esercitare la sua dittatura?".

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Neve d’agosto

Una raccolta di tutte le opere scritte da Gao Xingjian per il teatro: da “Segnali d'allarme” e “Fermata d'autobus” a “La fuga”, composta di getto in Francia dopo i fatti di piazza Tien'an Men, e a “Neve d'agosto”, in cui Gao si avvicina ai temi del buddhismo zen.

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