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Sguardi incrociati sul colonialismo

Il volume è stato realizzato a conclusione di un progetto di educazione allo sviluppo che ha coinvolto , nel 2004, studenti universitari italiani e stranieri in una rilettura della vicenda coloniale che ha legato, in epoche diverse, i paesi europei ai paesi dell'Asia, dell'America Latina e dell'Africa.
L'intento dei partecipanti al progetto era di provare a fare un bilancio, ad avere una memoria comune, fin dove possibile condivisa, degli avvenimenti al fine di superare il più possibile gli schemi mentali di vittimismo e di non assunzione di responsabilità che troppo spesso oggi frenano le classi dirigenti e le popolazioni dei paesi in via di sviluppo.

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Editore:UCSEI

Anno:2005

Autore:Autori vari - AA.VV.

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Islàm da vicino

Il primo libro in Italia che si propone di spiegare i rapporti con l'Islàm agli adolescenti della scuola secondaria di primo grado.
Tutto questo mediante un viaggio nell'Islàm, quello del passato e quello del presente, fatto secondo i metodi dell'indagine giornalistica e della saggistica per ragazzi con testimonianze dirette, dati curiosità.
Ora che è diventato indispensabile comprendere con senso critico il fenomeno dell'immigrazione e rendere serena la convivenza con i vicini musulmani, Islàm da vicino è un testo indispensabile per l'educazione civica.
Un libro per la scuola dunque, ma anche un testo da leggere a casa con i propri genitori per cercare di capire più a fondo la realtà che ci circonda e i problemi di una società in continua trasformazione.

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Carovane tra le pagine

Un lungo viaggio attraverso la storia e le tradizioni del popolo Rom.
Un saggio alla scoperta di una migrazione millenaria che dall'India ha condotto i Rom, Sinti, Kalé, Manush e Romnichals alle porte d'Europa.
Per presentare la cultura dei figli del vento attraverso le note della curiosità, affinche la conoscenza prenda il posto del pregiudizio.
La storia di una fuga verso l'Occidente passando per Bisanzio, i Balcani e il cuore d'Europa con attenzione alle più recenti persecuzioni perpetrate durante il cosiddetto "Olocausto dimenticato".
Nonchè la descrizione della loro lingua, il romanès, nota a tutti i gruppi in ogni singola parte del pianeta.
Al termine, un'antologia critica degli scritti più belli dei Rom italiani contemporanei.

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Odissea nel paese del Nilo

Il romanzo ci riporta ad una delle epoche più ricche di eventi e di mutamenti nella storia d’Egitto e del Mediterraneo, il periodo della spedizione di Napoleone tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.
E’ in questo contesto storico che si snodano le avventure e disavventure dei discendenti di una modesta famiglia contadina dell’Alto Egitto, la famiglia dei Banu Hathùt.
I grandi temi della vita e della spedizione napoleonica, filtrata attraverso lo sguardo del popolo egiziano assumono, nella narrazione, sfumature e colorazioni particolari e sono fonte di rinnovato interesse verso una cultura ricca di fascino ed attrattive; grande rilievo ha il valore simbolico dei riti, delle usanze, delle superstizioni e delle leggende, che permea la società egiziana in ogni suo aspetto. Il Nilo, dispensatore di vita, fa da sfondo a tutta la narrazione.
Il testo si basa su fonti storiche dell’epoca che l’autore ha scrupolosamente ricercato e riportato nel testo.

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Ascensione

Salvo Ursari, il memorabile protagonista di Ascensione, è un prodigioso funambolo e la sua vita è una sorta di magico cerchio in cui si trovano riunite le immagini e i simboli più eloquenti di una cultura, di una etnia e di un tempo che copre dai primi decenni del Novecento fino agli anni Settanta.
La storia muove i suoi passi dal centro Europa, Salvo e i suoi due fratelli sono rom che dalla Russia giungono in Ungheria, nella Transilvania poi annessa alla Romania, per approdare dopo molte peregrinazioni negli Stati Uniti, dove entrano nella leggendaria e sfolgorante famiglia circense del Fisher-Fielding. La sua figura magra e nervosa, il baluginio dei suoi occhi verdi e il suo spirito enigmatico e inquieto accendono la sua vicenda di immagini e scene che si fissano come potenti metafore di un destino che è insieme strenua ricerca di perfezione, tregua dagli affanni e slancio insopprimibile e inesausto verso un ideale di libertà.

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La vita vera di Domingos Xavier

Scritto nel 1961 (ma pubblicato, per motivi di censura, solo nel 1974), questo racconto prende l’avvio dalla cattura da parte delle autorità portoghesi di un lavoratore impegnato nel movimento clandestino anticoloniale. Da questo momento la storia si dipana seguendo due punti di vista dominanti: quello dello stesso Domingos, tradotto di carcere in carcere e sottoposto a pesanti interrogatori e torture per estrorcergli i nomi dei compagni, e quello della moglie Maria, che dalla campagna, col figlio piccolo in braccio, parte per Luanda in cerca del marito prigioniero.

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Ualalapi

Nella saga di Ngungunhane, ultimo imperatore del regno di Gaza, l'autore fa rivivere un ampio frammento della storia mozambicana del XIX secolo attraverso la molteplicità delle voci (mozambicane e portoghesi) e delle figure di volta in volta protagoniste: i potenti e gli umili, i narratori dei villaggi e le donne del popolo, i guerrieri fedeli e le eroine ribelli.

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I fantasmi di Portopalo

La notte di Natale del 1996 nel canale di Sicilia è avvenuto il più grande naufragio della storia del Mediterraneo dalla fine della seconda guerra mondiale. Nel tentativo di sbarcare nel nostro paese, circa trecento clandestini di origine pakistana, indiana e tamil, muoiono per l'affondamento di una "carretta del mare" del tutto inadeguata a sopportare un tale carico. Il fatto passa quasi completamente sotto silenzio.
Ma nei mesi seguenti i pescatori di Portopalo di Capo Passero, che battevano quel tratto di mare, trovarono ogni giorno nelle proprie reti, insieme al pescato, corpi umani. L'avvio di qualsiasi indagine avrebbe significato la chiusura dello spazio di pesca per un tempo indeterminato. Che fare allora di quei cadaveri? Tutti presero la stessa decisione.
I fantasmi di Portopalo è la ricostruzione di un'incredibile vicenda, la storia, raccontata in prima persona, di come Giovanni Maria Bellu sia riuscito a dimostrare che quel naufragio è davvero avvenuto e di come un intero paese abbia custodito per anni un atroce segreto.

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Storia dei curdi

Il “problema curdo” costituisce un dilemma cruciale per la stabilità del Vicino e Medio Oriente. In tale questione si fondono e compenetrano tre problematiche attuali: il diritto all’esistenza, quello all’autodeterminazione del popolo curdo, la presenza dell’acqua e del petrolio nel Kurdistan. Le ragioni del rifiuto di Turchia, Iran, Iraq e Siria alle richieste di autonomia del popolo curdo sono soprattutto da ricercarsi nella ricchezza del sottosuolo del Kurdistan, struttura portante delle economie di questi Stati che riconoscendo la legittimità dei diritti dei curdi, vedrebbero inficiato e compromesso lo sfruttamento delle risorse petrolifere, minerarie e agricole, e perderebbero il monopolio mantenuto fino ad ora.
Non si può continuare a relegare oltre trenta milioni di curdi a un ruolo di eterna minoranza, quando rappresentano un popolo che dal punto di vista numerico è il quarto del Vicino e Medio Oriente, dopo arabi, persiani e turchi.
I curdi hanno un’unità etnica, culturale e sociale temprata nei millenni e da oltre un secolo e mezzo con ricorrenti lotte, rivolte e battaglie perseguono il raggiungimento dell’unificazione politica per entrare nel novero delle nazioni.
Questo libro ne racconta le vicende partendo dall’antichità per arrivare fino alla terza guerra del Golfo del 2003.

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L’ultimo amore è sempre il primo?

Questo libro racconta il disequilibrio e i malintesi tra l'uomo e la donna arabi. Le storie che vi si trovano parlano unicamente d'amore, cioè di solitudine, di segreto e di incomprensione. E poi il bisogno d'amore diventa presto una ricerca di sé: perché, per amare l'altro, bisogno amare un po' se stessi. Non è semplice in un paese dove le tradizioni aiutano soprattutto l'uomo a imporre il suo piccolo potere anche quando nulla può essere fatto senza la partecipazione della donna.

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Paura del vuoto

Un uomo e una donna si incontrano e si amano. Vivono in una metropoli indiana e i loro nomi, Rima e Amir, sono l’uno l’immagine riflessa dell’altro. Abitano nell’edificio più alto della città e da lì, giorno dopo giorno, osservano l’affannoso zigzagare delle persone giù in strada, fino a quando, una notte, la donna sente il pianto di un bambino e se ne va, per non tornare mai più. Una giovane giornalista lavora a un caso di cui nessuno sembra interessarsi, la scomparsa di una bambina trovata morta in fondo a un canale.

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Ultime notizie dal letamaio

Una gamba amputata di cui la polizia non riesce a liberarsi. Un uomo che si addormenta col suo carico di cetrioli dentro una cassa da morto e finisce al manicomio. Una bizzarra teoria che riconduce alla calvizie dei capi di stato i mali e le miserie dell’intera nazione. Lattine di Coca-Cola e rifiuti vari riciclati nei modi più curiosi e inventivi, fino alla nascita di una corrente artistica di grande successo. E poi litri di vodka fatta in casa, feste di piazza e tenere storie d’amore. È questo il ritratto della Russia contemporanea che ci consegna Aleksandr Ikonnikov, un cosmo surreale fatto di sprechi e inefficienze, follie burocratiche e diseguaglianze, ma anche risate amare e gesti romantici, grandi passioni e sguardi incantati sul mondo. Con una felice vena ironica, Ikonnikov racconta la transizione post-sovietica, dando vita a una galleria di personaggi irresistibili e carichi di umanità.

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Racconti e storielle degli ebrei

Il materiale folcloristico di questo libro è stato raccolto molti decenni fa dall’ultimo conoscitore della vita ebraica, Efim Rajze, perseguitato e imprigionato durante lo stalinismo. Rajze morì senza speranza di veder pubblicate le favole da lui raccolte.
Queste favole, nate per essere raccontate dai nonni ai nipoti, dalle madri ai figli prima del calar della sera del sabato, dai vetturini balagole ai propri passeggeri, dai buffoni badkhon agli ospiti dei matrimoni, dai magidim, predicatori itineranti, a tutti quelli che venivano per sentire i loro sermoni, - qui sono state riassunte dagli intellettuali di lingua yiddish.

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Editore:Bompiani

Anno:2004

Autore:Autori vari - AA.VV.

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Attese

Le donne sanno aspettare. E' con l'attesa paziente, senz'armi e a volte senza nemmeno parole, che disegnano il corso della storia. Rebecca va incontro a colui che ancora non conosce eppure già ama, e prima di vederlo si figura il tempo che starà insieme a lui. Tamar desidera un figlio e l'ottiene aspettando il suo uomo sul ciglio della strada, là dove la curva piega verso la cima del monte. Emilia guarda il ghetto da una finestra cui non tornerà mai più. Claudia ricama in attesa che il suo lutto finisca e si trasformi in speranza, sotto un albero d'autunno. Elvira aspetta la terra promessa, e intanto fa nascere bambini altrui: non la vedrà mai, perché tutto finisce dentro un forno crematorio. Una giovane donna senza nome s'affaccia a un destino che ancora non sa, eppure è il suo. Un velo trascorre fra una generazione e l'altra, da una mano di donna all'altra: è un pezzo di stoffa, Fibra di lino ruvida, sgualcita dal tempo che passa. Non ha colore, ombra e luce soltanto carpisce dalle mani che sfiorano, prendono, toccano, muovono. Tessuto di mistero, trattiene la memoria e racconta queste attese.
Elena Loewenthal

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Quando abbiamo smesso di pensare

«Noi musulmani siamo in crisi, e in questa crisi ci trasciniamo dietro il resto del mondo. Se mai si è presentato, il momento giusto per riformare l’Islam è questo. Per amor di Dio, vogliamo approfittarne?» A lanciare questo appello accorato è Irshad Manji, una musulmana dell’Occidente, giornalista e scrittrice nata in Uganda e cresciuta in Canada. Manji è «ai ferri corti» con l’Islam: i suoi fratelli di fede hanno scelto la via dell’intolleranza e del vittimismo, mortificano le donne, si sono arroccati su posizioni rigidamente conservatrici. È ora di finirla con «l’Islam del deserto», con la sua «arroganza tribale», e questo libro fa piazza pulita di molte certezze consolidate. Per farlo attinge al Corano, perché non è vero, sostiene l’autrice, che dottrina e democrazia, religiosità e libertà di pensiero sono concetti incompatibili. Come l’ebraismo e il cristianesimo, l’Islam deve imparare ad accettare l’individualità dei suoi fedeli, la pluralità delle loro idee. I musulmani devono smetterla di recitare i sacri testi a pappagallo e rimettersi a pensare.

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L’albero delle storie

Un’appassionante testimonianza sull’attuale situazione dell’Afghanistan e la storia di una famiglia le cui origni passano per Fatima, figlia del Profeta, in un libro sospeso tra una realtà tragica e un meraviglioso patrimonio tra miti e leggende, che soli permettono di riconoscere una bellezza sepolta nelle rovine.

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A colpi di machete

Quello che è accaduto in Ruanda va oltre l'umana immaginazione, e i responsabili sono esseri umani, centinai di migliaia di persone normali, e non assassini di professione.
Sullo sfondo di una costante riflessione sulla Shoah e gli altri genocidi moderni, Hatzfeld ha raccolto una serie di confessioni uniche, che costringono a confrontarci con l'impensabile, con l'inimmaginabile.

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Santa Maria dei fiori neri

Dicembre 1907. Un’impressionante carovana sta attraversando il deserto a nord del Cile, diretta a Iquique. Sono i «fiori neri» della pampa, come canta il poeta cieco che li accompagna. È il popolo delle miniere di salnitro, uomini, donne, vecchi e bambini decisi a percorrere ottanta chilometri sotto un sole spietato pur di far sentire la propria voce alle autorità. Dopo anni di soprusi, chiedono semplicemente un salario equo, assistenza medica, più sicurezza sul lavoro (uno fra i più duri e pericolosi al mondo). Ma la protesta è destinata a trasformarsi in una discesa agli inferi:mentre a Iquique continuano ad arrivare treni carichi di scioperanti, nuovi contingenti militari si riversano nel porto, e i canti degli operai vengono a poco a poco sovrastati dal passo ritmato dei soldati in pattuglia. Nel coro di voci cui è affidata la memoria di una delle pagine più cruente della storia latinoamericana si distinguono alcuni ritratti unici e autentici, personaggi che quell’avventura epica unirà per sempre, nella vita o nella morte(...)

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Se l’amore è un sole infuocato

Sotto le parvenze di un racconto intimo e di una trama che si dispiega come un labirintico percorso psicoanalitico, il secondo romanzo della Avigur-Rotem si rivela opera di scavo storico a vari livelli: quello della protagonista, che fa i conti con la sua generazione imborghesita e disillusa; quello della memoria familiare, che le è stata celata per risparmiarle orrori ed errori derivanti dalla Shoà; e la lunga Storia ebraica dalle origini a oggi(...)
Alla sua uscita in patria, nel 2001, il libro è diventato subito un best seller ed è stato definito dalla critica «il miglior lavoro di narrativa scritto in Israele negli ultimi dieci anni». Questa edizione, impreziosita da un apparato di note e un glossario dei termini ebraici, ci restituisce tutta la ricchezza lessicale e poetica di un testo alto e complesso, omaggio alla memoria per meglio capire la contemporaneità.

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