Gruppo musicale folcloristico Los hermanos Vásquez
Suonano musica latinoamericana, con particolare attenzione alla zona andina del Perù.
cell. 335 6808273 - 333 4213521
A cura di Leila Djalali
La grande ondata migratoria proveniente dall’America Latina comincia ad arrivare in Europa, e poi in Italia, fra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta, mentre in passato quest’area del mondo era sempre stata meta di emigrazione per i cittadini europei.
Nei primi anni si è trattato di persone che cercavano asilo, profughi politici provenienti perlopiù da Cile e Argentina; successivamente le motivazioni economiche hanno sostituto quelle politiche e parallelamente sono aumentati i paesi di provenienza.
Oggi a Roma, le comunità residenti a Roma e provincia più rappresentate sono costituite da: peruviani (16.058), ecuadoriani (9.379), brasiliani (4.767), colombiani (3.268), cubani (2.222), dominicani (1.472), messicani (1.230), argentini (1.154), salavadoregni (787), venezuelani (725) e cileni (496).
La comunità latinoamericana di Roma è costituita da una popolazione giovane con un’altissima percentuale di presenza femminile e con un livello di istruzione medio-alto che però non risulta utile nel momento della ricerca di un lavoro; il maggior numero di assunzioni riguarda infatti il settore della collaborazione domestica, il settore alberghiero e quello dell’edilizia.
Le problematiche della popolazione latinoamericana a Roma sono in linea di massima le stesse delle altre comunità straniere: difficoltà legate a fattori emotivi, quali la mancanza della famiglia e del proprio paese, ed ostacoli pratici, legati alla ricerca di un lavoro o di un alloggio.
A tal proposito, i latinoamericani residenti a Roma hanno da sempre dimostrato grandi capacità di organizzazione, in ambito lavorativo e ricreativo: sono infatti nate decine di associazioni, sia culturali, per la valorizzazione e la diffusione della cultura d’origine delle varie nazionalità, sia sociali, tese a creare una rete di appoggio per i migranti. Sono molto importanti anche le comunità latinoamericane che si appoggiano alle parrocchie di quartiere, dove si organizzano attività didattiche e ricreative di ogni genere, e dove spesso gli stranieri trovano un punto di riferimento per le questioni pratiche.
Fonte: dati dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni 2017 – Dodicesimo Rapporto a cura di Centro Studi e Ricerche Idos (elaborazione su dati Istat) al 31 dicembre 2015
L'Associazione culturale Suamox presenta il Museo che suona, collezione unica di circa 200 strumenti musicali del continente americano che si trova nel Centro di Arte e Cultura Casabianca a Bracciano in via della Catena 1. La visita al Museo che Suona è un esperienza sonora, interdisciplinare ed interculturale, che unisce l’importanza del momento didattico a quello sensoriale e socializzante. Gli strumenti musicali del museo diventano, attraverso il concerto didattico, testimoni di culture e popoli, ai quali danno voce accompagnando i visitatori in un affascinate viaggio spazio temporale.
Il gruppo nasce da un progetto del sassofonista Javier Girotto, che vuole fondere i ritmi del tango con quelli del jazz.
La loro musica richiama chiaramente al grande del tango Astor Piazzola, ma riescono a creare un repertorio del tutto originale.
Partecipano a molti festival musicali, collaborano con importanti artisti italiani, come Paolo Fresu o Peppe Servillo degli Avion Travel, e vengono sempre più apprezzati dal pubblico italiano.
Nel 2006, nel trentesimo anniversario del colpo di Stato in Argentina, esce il loro nono disco, Trentamila cuori, album di memoria e di denuncia.
Il gruppo é così formato: Javier Girotto (sax,flauti andini), Alessandro Gwis (pianoforte), Michele Rabbia (percussioni), Marco Siniscalco (basso).
Josè Aldemaro Papa è un poeta e cantautore italo-salvadoregno. Nasce il 5 gennaio 1976 a El Salvador, sulle rive del lago di Ilopango. Da svariati anni, non dimenticando le sue origini svantaggiate e difficili, è volontario attivo della Croce Rossa Italiana. La sua prima opera scritta è una raccolta di poesie dal titolo "Storie di un apache", in tre lingue: italiano, spagnolo e inglese. Le poesie sono accompagnate da disegni, della mano di Silvia Sacchetti. Il tema centrale della raccolta è la cultura apache. Sono presenti visioni sciamaniche, il culto del guerriero, le passioni indiane e il rispetto per la natura. Per questa raccolta è stata prodotta una versione audio per i non vedenti e del tutto gratuita caricata su youtube dal titolo "Storie di un apache" (audio-letture). La musica di sottofondo è dello stesso autore. Il ricavato per i diritti d'autore va in donazione alla Croce Rossa Italiana. Per la promozione del libro è stato caricato su youtube un "libroclip" (termine usato dall'autore per indicare una versione visiva e in movimento del libro) dal titolo "Storie di un apache".