I Fiori di Kirkuk


Sono gli anni Ottanta. Najla, giovane dottoressa iraqena all’Università di Roma, torna a Kirkuk, a circa 250 km da Baghdad, alla ricerca del fidanzato coinvolto nella resistenza.
In questa sezione del sito troverete una raccolta delle opere di autori stranieri tradotti in italiano, divisa per aree geografiche, ma anche una bibliografia per chi si interessa di intercultura o di migrazione.
Infine una sezione dedicata allo studio dell’italiano come lingua seconda.
Buona lettura!!
Il meltèmi è il vento secco che proviene dal nord-nordest del Mar Egeo, a volte anche dal nordovest. E' un vento piacevole, che rinfresca le calde giornate in un appuntamento estivo, immancabilmente, ogni anno. Per questo si chiama anche etesio, cioè annuale. Forte quanto basta, il meltèmi modera il caldo e ti lascia vivere l'estate ma può anche diventare imprevedibile e allora supera i limiti e scatena incendi sulla terra e burrasche in mare. L'autrice ha scritto molti di questi versi in contemplazione prolungata nel tempo, anche a distanza di anni. Altri versi, invece, sono fuggiti e si sono insediati clandestinamente sulla carta, impulsivi e incontrollabili, approfittando della burrasca.
Quali sono, oggi, le aspirazioni e i disagi quotidiani di chi indossa la pelle nera in Italia? Come vivono i nuovi italiani neri, figli di coppie miste, o adottati, o nati da genitori africani residenti da decenni nel nostro Paese? E soprattutto, esiste un problema razzismo in Italia? Come va concepita la nozione di cittadinanza nella nostra società, destinata a essere sempre più multietnica? Mescolando sapientemente l’inchiesta giornalistica con la finzione narrativa, il piano del presente e del passato, Noi italiani neri si muove tra i campi di calcio – infestati dal razzismo degli ultrà, in Italia, Francia e Inghilterra, a volte con la connivenza di certa politica – e i campi di battaglia della seconda guerra mondiale, raccontando il sacrificio di migliaia di soldati neri che combatterono contro le armate hitleriane, contribuirono alla vittoria ma non poterono, per il razzismo dei vertici militari americani, partecipare alla parata per la liberazione di Parigi e furono dimenticati dalla storiografia europea.
"Polvere di Diamante" è composto da nove storie, dislocate in luoghi diversi, India, Cornovaglia, Messico. Briciole di vita che segnano l'impalpabile confine tra vita esterna e vita inferiore, dettagli che acquistano un imprevisto rilievo, ora bizzarro ora tragico, ora di quieta accettazione del mistero dell'esistenza.
Come raccontare l'orrore, la follia omicida che si è impossessata del Rwanda tra l'aprile e il luglio del 1994? Questo romanzo, che è tra le prime opere letterarie sul genocidio più sanguinario della fine del ventesimo secolo, si costruisce intorno a tale sfida. La narrazione ripercorre in uno stile volutamente scarno la storia personale di due amici d'infanzia, Jessica e Cornelius, e accoglie le tante voci dei protagonisti del conflitto:
Nel 1986 quando il padre, uno dei maggiori uomini politici della Somalia contemporanea, era in carcere già da quattro anni, Kaha Aden ha abbandonato il suo paese salvandosi dai venti di guerra che avrebbero sconvolto Mogadiscio e tutta la nazione. In Fra-intendimenti l’autrice ci racconta gli spari che annunciano la guerra civile, le riunioni dei saggi sotto le querce, il profumo di zenzero e cardamomo in una tazza di tè, i soldati bambini in pantaloni kaki, armati per uccidere e razziare.
Janna, donna bella ed elegante di quarantanove anni, caporedattrice di una rivista a larga diffusione, ha alle spalle un solido successo professionale costruito con efficienza e levigata crudeltà, conquistato a prezzo di rinunce nella vita privata. Ha reagito alla perdita di due persone che amava, il marito e la madre, accentuando il proprio self-control e il piglio manageriale che costituiscono il suo fascino. Con vari uomini ha avuto legami brevi e distratti.
Questo di Doris Lessing (Premio Nobel per la Letteratura 2007) è un romanzo che rappresenta una sorta di 'summa' dei suoi temi, dei suoi problemi e delle sue suggestioni. La protagonista, Anna Wulf, non può esimersi dall'analizzare i mille motivi che costituiscono la sua vita, motivi di ordine politico, sociale e anche sessuale. Così gli spunti, i pensieri, gli eventi di cui il libro formicola, si raccolgono in quattro taccuini, di cui quello d'oro rappresenta un po' la quintessenza: e il loro insieme dà luogo a una narrazione distesa e insieme concentrata e intesa, a una panoramica della vita di una donna intensamente partecipe del nostro tempo.
Un senatore dell'antica Roma, giunto al termine della vita, decide di intraprendere la sua ultima impresa: il racconto della storia dell'umanità. La sua narrazione si incentra sul popolo delle Cleft, una comunità ormai scomparsa di donne che vivevano in una sorta di paradiso terrestre, procreando senza essere fecondate dagli uomini e mettendo al mondo solo bambine, destinate a perpetuare la loro specie.
Nella vita di Doris Lessing i gatti hanno sempre avuto un ruolo molto importante. Ci ha sempre convissuto, ha imparato presto a conoscerli. Il primo gatto risale ai tempi della Persia, quando aveva tre anni. Poi da bambina, in Africa, dove ne era letteralmente circondata: i selvatici, che andavano tenuti lontani da quelli di casa, e i domestici, che a loro volta subivano il richiamo della natura. Da allora una lunga confidenza ha unito la scrittrice ai felini, in un rapportarsi sempre intenso, felice in certi casi, drammatico in altri.
I pianeti Canopus, Sirius e il loro nemico, Puttiora, sono legati da un precario equilibrio il cui mutamento potrebbe cambiare per sempre il destino della Terra. E nella zona più remota di questo straordinario cosmo, il Pianeta 8 rischia di perdere la pace nella quale ha sempre vissuto. Il pianeta, da secoli dotato di un clima tropicale, dovrà presto affrontare un radicale cambiamento, poiché si sta avvicinando una glaciazione.
Una notte, sul Lungotamigi, la polizia trova un vagabondo in stato confusionale, senza documenti né denaro. L'uomo non ha idea della propria identità, e i medici dell'ospedale psichiatrico nel quale viene ricoverato gli somministrano sedativi e antidepressivi, procedendo anche a ricerche sulla sua vita. Scoprono ben presto che si tratta di Charles Watkins, professore di Cambridge, sposato e padre di due figli.
Nel romanzo Doris Lessing immagina che l'Europa non sia stata sconvolta dalla Prima e poi dalla Seconda guerra mondiale, e che tutte le pulsioni belliche siano state dirottate in imprese coloniali extraeuropee. La protagonista è Emily, fondatrice di scuole per i poveri e infaticabile "dama di carità", tormentata però da una vita sentimentale infelice.
Marion Campbell, giovane sudafricana bianca, è proprietaria di una piccola agenzia di viaggi a Cape Town. Donna schiva e riservata, conduce una vita agiata, ha una bella casa con vista sull'oceano, gira in Mercedes, non ha legami affettivi importanti e, soprattutto, è totalmente indifferente a quelle "sciocchezze sulla razza" che hanno segnato il suo Paese.
Scritta in forma di lettera indirizzata ai nipoti da parte di una nonna, in questa autobiografia la scrittrice sudafricana Sindiwe Magona racconta i suoi primi ventitré anni nel Sud Africa dell'apartheid. Magona ricorda gli anni felici dell'infanzia e quelli sempre più difficili della adolescenza e della giovinezza, segnati dal progressivo inasprirsi di leggi che restringono e condizionano la vita degli africani.
Dai temi della segregazione razziale, in cui si trovano risvolti di attualità anche nel mondo occidentale si pensi alle questioni sollevate dalle rivolte delle periferie ad altri che prendono spunto dalla tradizione xhosa, l'autrice conduce a scoprire realtà più o meno note senza mai far dimenticare che il principale scopo della sua scrittura è quello della riflessione sulla condizione di uomini e donne spesso dimenticati, ma non per questo assenti dalle vicende della Storia.
Ignorando il politicamente corretto un trentacinquenne nero della classe media, cresciuto quando ancora c'era l'apartheid, l'autore ci intrattiene con le sue idee sulla società sudafricana contemporanea. Senza falsi pudori il protagonista varca di continuo le frontiere razziali e passa al microscopio lo strano miscuglio di popoli e culture che i sudafricani chiamano casa: dall'educazione dei figli ai taxi collettivi, dal rapporto uomo-donna all'idea di democrazia, dalla politica alla criminalità urbana.