Il romanzo I fiori di Kirkuk è una appassionante storia d'amore e di morte"collegata al tema della responsabilità individuale di fronte a una tragedia di massa": il genocidio programmato in Iraq da Saddam Hussein contro le minoranze etniche e in particolare contro i curdi.
Sono gli anni Ottanta. Najla, giovane dottoressa iraqena all’Università di Roma, torna a Kirkuk, a circa 250 km da Baghdad, alla ricerca del fidanzato coinvolto nella resistenza.
I Fiori di Kirkuk
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