Il romanzo I fiori di Kirkuk è una appassionante storia d'amore e di morte"collegata al tema della responsabilità individuale di fronte a una tragedia di massa": il genocidio programmato in Iraq da Saddam Hussein contro le minoranze etniche e in particolare contro i curdi.
Sono gli anni Ottanta. Najla, giovane dottoressa iraqena all’Università di Roma, torna a Kirkuk, a circa 250 km da Baghdad, alla ricerca del fidanzato coinvolto nella resistenza.
Fariborz Kamkari
Regista e scrittore curdo, nato in Iran, Fariborz Kamkari vive e lavora in Italia. Laureato in Regia e Letteratura Drammatica, dal 2002 è associato alla società italiana FARoutFILMS.
Ha scritto e diretto numerosi cortometraggi, e alcune sceneggiature per il cinema e la televisione.
Tra i suoi lavori figurano, oltre a I Fiori di Kirkuk (2010), il lungometraggio Il capitolo proibito (2005),che gli vale il premio come Miglior Regista al Festival Indipendente di Bruxelles 2006, e il docu-drama Black Tape (2002), Gran Premio della Giuria al Festival Cinequest 2003 e in concorso anche al Festival di Venezia.
Tra i futuri progetti si segnalano la commedia Pizza e datteri, in preproduzione, e il drammatico Lo sceicco volante, in sviluppo.