Giulia è una bambina meticcia che vive l’esperienza dell’abbandono e che trascorre, come molte sue compagne di quell’epoca post coloniale, una parte della sua vita nelle missioni delle suore della Consolata. Il racconto è prevalentemente ambientato nella Mogadiscio degli anni dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana in Somalia e segue le trasformazioni della città fino alla presa del potere da parte del generale Siad Barre. Il periodo dell’AFIS è caratterizzato dall’incremento delle nascite di questi ragazzi/e che vengono additati da entrambe le comunità (somala e italiana) come portatori di un forte stigma sociale. In un intreccio di culture e di personaggi così diversi tra loro, Giulia rappresenta l’anello di congiunzione, il ponte che unisce due mondi così distanti, rivendicando però con fierezza la sua diversità.
Nuvole sull’equatore
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