L’idea di un’antologia di poeti Rom nasce da un autentico interesse per la cultura di questo popolo e, nel contempo, da una passione letteraria vissuta in maniera spregiudicata, come occasione di disvelamento di realtà altre, senza schematismi né chiusure preventive.
La tradizione millenaria della gente delle carovane è stata, nel corso dei secoli, costantemente misconosciuta; nonostante gli indubbi progressi compiuti negli ultimi decenni, il patrimonio culturale romanì rimane per lo più circoscritto in un ambito ristretto, mentre manca un’informazione seria e approfondita in circuiti più ampi.
L’augurio è che la pregnanza archetipica della poesia e la sua intrinseca capacità evocativa costituiscano il primo passo per sconfiggere stereotipi e resistenze e creino le premesse per un incontro tra i Rom e i gagè (i non Rom).
La valorizzazione di una tradizione artistica nei suoi vari generi può tradursi nel riconoscimento di identità troppo a lungo negate: la letteratura Rom non nasce dalla richiesta di elogi solenni ma dalle ineliminabili sfaccettature di una cultura che esige di essere, oggi più che mai, conosciuta.
Francesca Innocenti (a cura di)
Francesca Innocenzi è nata a Jesi (Ancona) nel 1980.
Ha iniziato a scrivere poesie e racconti all’età di sette anni; in seguito ha pubblicato i suoi testi su riviste artistiche e culturali e curato le prefazioni di alcune opere poetiche.
Nel 2004 si è laureata in Lettere Classiche all’Università di Macerata e attualmente prosegue le sue ricerche approfondendo vari aspetti della cultura tardoantica.