Da una delle voci più autentiche dei Balcani, due storie sullo sradicamento, sulla crisi di identità, sulla non appartenenza a nessun confine, a nessuna legge di guerra di un uomo contro un altro uomo. Nel primo racconto, che dà il titolo al libro, si narra di un mondo che corre veloce come il treno verso l'orizzonte, ignaro dei mutamenti che stanno avvenendo nella spirale del cieco progresso; in Il giardino australiano di Mr O'Brien , si racconta invece la storia di un uomo che cerca di sfuggire ai propri ricordi emigrando in un paese esotico e costruendosi una nuova identità. Ma non si finisce mai di fare i conti con il proprio passato... Un libro per riflettere sulle ragioni di una guerra dimenticata.
Bozidar Stanisic
Božidar Stanišic è nato a Visoko (Bosnia) nel 1956. Fino al 1992 ha vissuto e lavorato a Maglaj (località a nord di Sarajevo), come professore di lingua e letteratura presso il locale liceo. Impegnato in diverse attività di pace e di solidarietà, dopo lo scoppio delle ostilità nel suo paese ha trovato rifugio in Friuli, a Zugliano, dove si trova attualmente.
In patria aveva pubblicato critica letteraria, narrativa e libri per l’infanzia.
In Italia, accanto a numerosi contributi in riviste e quotidiani, ha pubblicato I buchi neri di Sarajevo (1993), con il Centro d’accoglienza “E.Balducci” di Zugliano, le raccolte poetiche Primavera a Zugliano (1994), Non-poesie (1996) e MetaMorfosi di finestre (1998).