letteratura della migrazione
Abitare, vivere e scrivere l’italiano: Pagine di Confronti della Dante
Dal 29 maggio al 15 luglio 2020, Confronti, online ogni mercoledì e venerdì dalle 10.30 su ladante.it/pagine-di-storia/confronti, invita a riflettere sull’insieme multiforme delle produzioni letterarie che appartengono a scrittori della migrazione o delle seconde generazioni, che hanno tutte sullo sfondo un forte legame con una o più lingue straniere di provenienza ma che possono senz’altro definirsi parte della letteratura scritta in italiano. Sull’idea di “abitare, vivere e scrivere l’italiano” nel 2019 è nato un progetto, in collaborazione tra la Dante Alighieri e il Centro di ricerca Lidia - Lingue d’adozione dell’Università Statale di Milano, a cura di Lucilla Pizzoli e Gabriella Cartago. In 14 interviste, scrittori e scrittrici di madrelingua diversa si sono raccontati nei loro percorsi di appropriazione della lingua italiana tra identità linguistiche che si intrecciano, si influenzano, si contrappongono.
Convegno europeo di scambio buone pratiche
Giovedì 17 ottobre 2019 dalle 15 alle 18 presso il Macro Asilo di via Nizza 138 si tiene un Convegno europeo di scambio buone pratiche dal titolo Words4link. Scritture migranti per l’integrazione. Si tratta di un progetto, co-finanziato dal Fondo asilo migrazione e integrazione 2014 – 2020, pensato per valorizzare la complessa produzione letteraria nota come “scrittura migrante”, per promuovere gli autori/rici di origine immigrata, diffondere le loro opere e valorizzare le specificità dei loro punti di vista. Il convegno europeo al Macro Asilo è pensato come un momento di scambio e confronto su progetti e buone pratiche di scritture migranti, finalizzato alla possibile individuazione di linee guida per la loro valorizzazione.
Il sangue delle parole
Raccolta poetica. Leggere, rileggere i versi di Cheikh Tidiane Gaye porta a riflettere sulla condizione di profonda ingiustizia che si vive perché la realtà è ancora tutta infestata di razzismo, di pregiudizio; né la storia ha ancora portato al pieno riscatto di tutte quelle popolazioni che per secoli sono state sottomesse, depauperate, deprivate della loro ricchezza. (Dalla prefazione di Raffaele Taddeo).
Vivo per questo
Vivo per questo è un viaggio trascinante in una Babele metropolitana di colori, culture, suoni e voci. È la storia di un bambino e di una famiglia sempre in bilico sull’orlo della legalità. Una storia che parte veloce su una tavola da skate, correndo sui marciapiedi di Tor Pignattara inseguita da negozianti inferociti, con Roberto detto Kyashan e Napoleone, amici inseparabili. Una storia che segue le movenze irresistibili della breakdance con Crash Kid, amico e mito scomparso troppo presto. Una storia che attraversa le scorribande del writing, anima nera della street art: la ricerca di un codice, le crew di quartiere, i tag per riconoscersi e sentire di esistere.
Presentazione del libro “I miracoli” di e con Abbas Khider
Venerdì 16 giugno 2017 ore 19 il Goethe-Institut Rom, via Savoia 15, presenta l'autore Abbas Khider. Disegnato sulla falsariga dell’esperienza dell’autore in una prigione irachena e come rifugiato in Europa, "I Miracoli" è uno straordinario ponte tra oriente e occidente. Sul treno diretto a Monaco, Rasul Hamid trova un voluminoso manoscritto, leggendolo scopre che vi è narrata la sua storia. Rasul Hamid fuggito dall’Iraq e arrivato con mille peripezie in Germania. Donne attraenti, compagni rifugiati, periodi di lavoro illegale, miracoli e molti -felici- incidenti, condiscono la lettura. Il romanzo tragicomico, a volte perfino burlesco, di Khider è una moderna fiaba sui rifugiati.
Il tuo nome è una promessa
Nella vita di Rebecca la fuga a un certo punto è l'unica trama possibile. Il suo matrimonio con Thomas probabilmente è arrivato al capolinea, meglio non assistere alla consunzione dell'amore. Per questo accetta l'incarico dell'organizzazione internazionale per cui lavora: destinazione Tirana. Non è mai stata in Albania, ma di quel paese sa molte cose. Sa per esempio che l'ospite è sacro e che la parola data viene presa seriamente. Quello infatti è il paese che ha dato ospitalità a sua madre Esther in fuga dalla Berlino nazista, il paese che le ha salvato la vita. Ma proprio nell'Albania di re Zog, che accoglieva gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, Esther ha perso sua sorella Abigail – catturata dai nazisti e deportata a Dachau.
Storia di Sima
Con la sua bellezza irregolare, la sua opacità emotiva e l’aura di indifferenza nei confronti della vita, la protagonista di questo libro è ieratica e inquietante come una sfinge.
Il marchio di Sima è il suo strabismo di Venere: un segno di distanza dalle cose e di deviazione dello sguardo che la rende ancor piú impenetrabile, e sembra inscriverle il destino negli occhi. Nata da una ricca coppia di iraniani espatriati a Londra, Sima è vissuta in un ambiente agiato e anaffettivo, tra una madre depressa e un padre assorbito dai suoi affari in Borsa.
Il sogno fasullo. Memorie di un raffinato migrante senegalese in Italia
Amadou Kane, emigrante senegalese, attraverso il racconto del suo viaggio pieno di peripezie svela i retroscena della migrazione verso l’Italia e denuncia come tante siano le bugie e le leggende tra i giovani africani, illusi e spinti a raggiungere un paradiso che non esiste, finendo vittime dei racket. Per Amadou quest’esperienza si trasforma in un tragico paradosso: il suo non è stato il viaggio di un disperato su un barcone, ma di una persona privilegiata sbarcata in aereo e vestita in giacca e cravatta che, pur vivendo bene in Africa, sente il bisogno di rincorrere la chimera della ricchezza, inculcatagli da elementi della sua stessa famiglia attivi nel racket dell’emigrazione irregolare. Dopo anni di lotte, conquiste e delusioni, Amadou capisce che il luogo della felicità non è la tanto decantata Italia ma laddove si trovano le sue radici, nello stesso Senegal da cui è voluto andare via. In questo libro vuole raccontare tutta la verità ai suoi fratelli per scoraggiare coloro che vengono a cercare di realizzare invano sogni in Europa.
Cronache da un’impossibilità
È possibile ridursi a telefonare a se stessi sperando di ottenere risposta?
Si può partire per l’ultimo viaggio preparando prima ogni cosa, come se si trattasse di uno dei tanti? In questo libro di Mia Lecomte sì: qui tutto è possibile, realizzato, e tutto insieme tecnicamente impossibile. “Sono episodi della nostra vita più reale, quella che non abbiamo mai vissuto e non ci somiglia per niente”, è costretto ad ammettere, a nome di tutti gli altri personaggi della raccolta, il protagonista di uno dei racconti.
Il mare davanti
Tsegehans Weldeslassie, Ziggy per gli amici, è nato il 30 settembre 1980 ad Asmara. Dopo essersi laureato, come tutti i suoi coetanei viene destinato a uno dei campi militari che si trovano in Eritrea. Non ha scelta, per la dittatura infatti è un incarico obbligatorio e a tempo indeterminato. Chi lo rifiuta finisce in prigione come disertore. Ziggy però non ci sta. Non vuole rinunciare al suo futuro e sceglie la strada più incerta e pericolosa: la fuga verso l’Europa.
Libri migranti
Giovedì 12 maggio 2016 alle ore 18 presso Casetta Rossa, Via Giovanni Battista Magnaghi 14, verrà presentato il libro Libri migranti, di Melita Richter (Cosmo Iannone Editore). Presentano il libro: Costanza Ferrini, studiosa di letteratura contemporanea del Mediterraneo; Gabriella Sanna, Roma Multietnica - responsabile del Servizio Intercultura delle Biblioteche di Roma. Saranno presenti alcune autrici presenti nel libro: Christiana de Caldas Brito, Sarah Zuhra Lukanic, Helene Paraskeva, Livia Claudia Bazu, Luči Žuvela. Accompagnamento musicale a cura di Filippo D’Ascola.
Dieci prugne ai fascisti
La famiglia di Lania, fuggita dalla Bosnia in guerra ed emigrata in Italia negli anni Novanta, porta sulle spalle un’eredità ricca di memorie e resistenza, ma anche di ironia e folklore. Nella apparente normalità riconquistata a fatica, all’improvviso tutti i membri vengono stravolti quando la nonna, tenace fulcro dell’intera famiglia, esprime la sua volontà di essere sepolta in patria. La richiesta si rivela da subito piuttosto complessa da realizzare.
Roma d’autore a cura di Gabriella Kuruvilla
Sabato 5 marzo 2016 alle ore 18 GRIOT, via di Santa Cecilia 1/a, presenta Roma d’autore a cura di Gabriella Kuruvilla (Morellini Editore). Saranno presenti gli autori Pierpaolo Palladino, Massimo Laganà, Simone Nebbia e l’editore Mauro Morellini.
Il dono della diversità
Racconti brevi, ma intensi, toccanti, ironici e drammatici insieme. Un modo di narrare storie, partendo da una notizia vera, del tutto particolare. Un modo che ci fa entrare, in poche righe, nella vicenda facendocela vivere, ma soprattutto capire…
Amori diversi
Quattro storie di amore, coraggio e voglia di cambiare il mondo in meglio: pagando anche di persona.
La truffa dei migranti
La storia inizia da qualche parte, lontano, laggiù.
Un’anziana donna di nome Ramakeele, un po’ maga, il più delle volte solo una che racconta storie, ha un’idea che potrebbe permettere ai suoi cari di sopravvivere a morte sicura.
Il piano consiste nel bere una pozione da lei preparata, grazie alla quale la gente al di là del mare vedrà loro, i neri, come bianchi.
Ovvero, vedrà solo quel che vorrà vedere.
Adua
Adua è oggi una donna matura e vive a Roma da quando ha diciassette anni.
È una Vecchia Lira, così i nuovi immigrati chiamano le donne giunte in Italia durante la diaspora somala degli anni Settanta. Ha da poco sposato un giovane richiedente asilo sbarcato a Lampedusa e ha con lui un rapporto ambiguo, complicato. Non a caso lo chiama sempre Titanic, lo fa per rimarcare una differenza e forse per ferirlo un po’. Adua è confusa e a un bivio della sua vita. Medita di tornare in Somalia, paese che non ha più rivisto dallo scoppio della guerra civile. Ormai è sola a Roma, la sua amica Lul è già rientrata in patria.
Il salto dello scorpione
Venerdì 10 aprile 2015 alle ore 18, nell'ambito del progetto AmArte, festival di arte e cultura del V municipio, via Casilina 665, lo scrittore capoverdiano Jorge Canifa Alves presenterà il suo libro Il salto dello scorpione, accompagnato dal suo gruppo artistico.
Il Bel Paese
Il libro racconta le vicende di Matar, giovane clandestino che vuole stabilirsi in Italia, essere accettato, trovare un tetto e un’occupazione per vivere nella legalità e nell’onestà. L'autore così senza retorica racconta così disagi, solitudine, mancanza di affetto, scontri di burocrazie e di mentalità, ma, per fortuna, anche solidarietà, incontri positivi, amicizia, accoglienza.