In ascolto da centoventicinque anni e spazientito dalle infinite interpretazioni delle sue avventure, Pinocchio decide di raccontarle in prima persona, di svelare i retroscena della sua storia e la sua visione del mondo degli uomini, che lui attraversa in una sorta di odissea iniziatica.
Giorgio Manganelli scrisse che nella favola di Collodi ogni parola "nasconde altre innumerevoli parole". E forse il nuovo protagonista di questo racconto è proprio lei, la parola. Che illumina o devasta, fa sognare o annichilire, crea legami, vivifica e riscalda gli affetti, oppure genera avversioni e sopraffazioni, può essere fonte di equivoci e strumento di manipolazioni e inganni o potenziale di pensiero e di amore, risorsa inesauribile nella ricerca di una pienezza di vita.
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