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La maledizione di Kafka

Narra un'antica leggenda araba che un umile giardiniere un giorno s'innamorò della bellissima figlia del califfo. Come punizione per aver osato amare qualcuno al di fuori della sua cerchia sociale, l'uomo fu trasformato in albero. Calando questa storia nella turbolenta realtà del Sudafrica post apartheid, l'autore racconta la coinvolgente, tragica vicenda di Omar Khan e della sua fatale passione per Anna Wallace, di razza e religione diverse dalla sua.

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Nomade

Ci sono più di un miliardo e mezzo di musulmani nel mondo, ma non tutti i figli dello stesso dio hanno gli stessi diritti: molti di loro vivono e tacciono dietro un velo fatto di ignoranza propria e ipocrisia altrui. Sono le donne dell'Islam. Ayaan Hirsi Ali è stata una di loro: destinata a un matrimonio combinato, ha disonorato la famiglia fuggendone; ha rotto i ponti con l'autorità maschile rappresentata dal padre, che nemmeno in punto di morte ha avuto per lei una parola di perdono; e solo oggi, a fatica, è riuscita a ricucire i rapporti con la madre.

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La ventottesima moglie

In questo romanzo, l'autrice racconta di come, a trentadue anni, si sposò con un anziano capo spirituale della confraternita murid del Senegal, che aveva già ventisette mogli. Donna colta, laureata e occidentalizzata, dopo un lungo soggiorno in Belgio, ritorna alla casa materna, entrando a far parte con il matrimonio di un piccolo universo tradizionale, quello poligamico.

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Dall’altra parte del cielo

Una storia raccontata in prima persona, un lungo monologo in cui la nostalgia per la perdita della madre si alterna alla collera e alla frustrazione. Una madre che dopo aver lasciato la propria famiglia per ragioni misteriose, ha abbandonato la figlia a soli sette anni in una stazione per occuparsi di Samanar, la figlia della sorella. Il romanzo ricostruisce una fitta e complessa rete di legami familiari, in cui fratelli e sorelle, zii e nipoti danno voce a memorie spesso sepolte.

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Il peso della memoria

Wole Soyinka, Nobel per la Letteratura nel 1986, prende qui la parola per esprimere una posizione molto netta in merito alla questione della possibile riconciliazione tra ex colonizzatori ed ex colonizzati: lo fa parlando da scrittore africano di lingua inglese - dunque da scrittore postcoloniale - e lo fa con la consapevolezza di porre una questione che riguarda l'umano in quanto tale. Ciò che è in gioco nel rapporto tra l'Africa attuale e coloro che discendono dai colonizzatori di ieri, infatti, tocca la possibilità di definire i contorni di una memoria condivisa che possa divenire patrimonio della storia universale.

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Clima di paura

Nel 1989 un DC 10 della compagnia UTA esplode sui cieli del Niger causando la morte di 170 persone. Comincia da qui, da questo attacco terroristico di poco precedente il disastro di Lockerbie, il nuovo clima di terrore che stringe in un'unica, inesorabile morsa, l'intera umanità. Questa è la teoria elaborata da Wole Soyinka: una geografia di inquietudini senza più frontiere, dal Niger, a New York, a Madrid.

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Ogni uomo è una razza

Seguendo il filo della lucida narrativa di Mia Couto, ritroviamo qui i temi della raccolta II dono del viandante: una ricerca tesa che indaga la profondità della dimensione umana, delle sue debolezze e fragilità, una ricerca che scandaglia un mondo fatto di persone, di sofferenze e di difficoltà. Ma i racconti sono anche una protesta contro la solitudine e l'isolamento. Ne nascono i racconti brevi che hanno caratterizzato anche la precedente raccolta e la grande qualità dello stile letterario.

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Editore:Ibis

Anno:2008

Autore:Mia Couto

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La mia casa è dove sono

Quando è scoppiata la guerra in Somalia Igiaba non se n'è accorta. Aveva sedici anni, stava a Roma, e quella sera sperava solo di baciare il ragazzo che le piaceva. Non sapeva che per due anni non avrebbe più avuto notizie di sua madre. Non sapeva che la guerra si porta via tutto, anche l'anima. Igiaba è nata a Roma perché suo padre, ex ministro degli Esteri somalo, ci veniva a "studiare la democrazia" negli anni Cinquanta. E al Sistina era rimasto stregato dalla voce di Nat King Cole e dalla sensazione che in quella città si potesse ricominciare a sognare. Se ne ricordò tanti anni dopo, quando il colpo di stato di Siad Barre costrinse lui e la famiglia all'esilio in un altro paese. Per questo Igiaba per lungo tempo ha sentito parlare della sua terra solo attraverso le fiabe della madre e i racconti nostalgici dei fratelli, che ricordavano i fasti passati.

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Le lezioni di Selma

Sarajevo, 1992. Selma Coen è una donna ebrea colta e raffinata, sposata con un medico musulmano. La città bosniaca è sotto assedio, ma l'eco dei combattimenti non arriva a turbare la serenità borghese della sua vita, fino a quando tre soldati serbi si installano brutalmente a casa Coen per interrogare il marito. Vi rimarranno per tutta la durata dell'assedio. Il racconto lungo di Sarah Zuhra Lukanic si sviluppa all'interno della sua abitazione, delineando con delicatezza e maestria i personaggi, coinvolti loro malgrado in sofferti rapporti di odio-amore.

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I love Islam

Occidente e Islam sono davvero così distanti l'uno dall'altro? Quando la società avvicina tradizioni e religioni differenti, cadono i pregiudizi e si accendono invece curiosità, interesse, a volte anche fascinazione per ciò che prima era "il diverso". Soprattutto se, abbandonati i cliché dell'Islam repressivo ed estremista, si svela l'Islam al femminile. Allora si scoprono donne che lottano per l'affermazione della loro identità, di libertà troppo spesso negate, che difendono come possono il diritto alla loro femminilità. I love Islam dà voce ai tanti racconti di queste protagoniste e ci introduce in un mondo che riesce a conciliare il rigore di un velo e la ricercatezza di un abito, l'ossequio alla tradizione e il desiderio di apparire belle.

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Ciliegia rossa su piastrelle bianche

Nei versi di questa raccolta di poesie, accolta con entusiasmo dalla critica dei paesi arabi, e tradotta con grande successo in diverse lingue, si avvertono solitudine e disperazione, spaesamento geografico e interpersonale, ma anche desiderio e passione.

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Il viaggio capovolto

Migrante all'inverso, Valentina Acava Mmaka sceglie di vivere in Africa in controtendenza rispetto ai flussi migratori che dall'Africa si riversano in Italia. Una scelta di donna, madre e professionista motivata da ragioni artistiche, culturali e sentimentali. Dal Sudafrica dell'apartheid all'affascinante Zanzibar, dalla provincia italiana agli slum di Nairobi, un viaggio a ritroso nel tempo e in luoghi diversi fatto di incontri e progetti, storia e attualità, con il privilegio di poter affrontare ogni tappa da vari punti di osservazione e trarne spunti sempre nuovi.

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Io… donna… immigrata. Volere dire scrivere

Attraverso le storie di tre donne immigrate, Drasla, Alina e Farida, quest'opera al femminile illumina la complessità emotiva di chi lascia il proprio paese di origine. Intense le voci delle protagoniste, impegnate a conservare la propria identità e i propri progetti di vita e a confrontarsi con una realtà sociale e culturale che spesso non le contempla.

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La sfida per l’Africa

In questo libro, l'autrice indaga la complessa e dinamica natura del continente nero e offre una "speranza caparbia" e "opzioni realistiche". Con grande chiarezza, Maathai analizza quelli che sono i colli di bottiglia per lo sviluppo in Africa sostenendo che non esiste un compromesso naturale tra crescita economica e difesa dell'ambiente, e che i governi africani dovrebbero perseguire entrambe. Punta l'indice contro il colonialismo occidentale, colpevole di aver disprezzato l'identità e la cultura africana, ma rimprovera anche agli africani il pernicioso attaccamento a frammentarie "micro-nazioni". Critica la dipendenza dagli aiuti ed è convinta che il cambiamento dovrà scaturire dall'attivismo di base, e che gli africani debbano stringersi attorno alle proprie tradizioni.

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Nemico del popolo

La vicenda di Nemico del popolo nasce da una storia vera raccolta dall'autore: il protagonista Nitu Dadou, cittadino modello e padre di famiglia, è direttore di una scuola femminile. La bellissima studentessa Yavelde si invaghisce di lui e questa passione sconvolgerà completamente la vita dell'uomo, fino a portarlo a far parte delle forze clandestine rivoluzionarie con l'incarico di giustiziare il "nemico del popolo", il dittatore in carica.

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A bruciarmi è stato il sole

Camerun. Calore umido, cielo ipnotico. Nella bidonville in cui è cresciuta, abbandonata dalla madre, Ateba, la protagonista, cerca disperatamente il proprio posto in una società in cui la donna ha un unico diritto: stare zitta. Presa tra sentimenti contrastanti, con l'odio nel cuore e il fuoco nel ventre, la giovane è sicura che un giorno diventerà la più forte.

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Il fischiatore

Un borgo sperduto popolato di asini a cui si vota un bizzarro culto. Abitanti stralunati: una giovane donna che accumula sale, in omaggio nostalgico all'oceano al quale tornerà; un Commesso Viaggiatore che sa di alchimia; un Becchino che sta di guardia a un cimitero dove da anni non si scavano tombe; un Matto che raccoglie le voci del villaggio; una vecchia che a ogni estrema unzione raddoppia in vitalità; e un Parroco, amante del buon vino, che veglia su questa comunità con affettuosa partecipazione.

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Il desiderio di Kianda

Nella Luanda dei primi anni Novanta un gruppo di governanti corrotti banchetta su un paese in miseria, mentre imperversa la guerra civile. A questa "casta" appartiene Carmina, la protagonista del romanzo. Votata alla carriera e moglie dispotica dell'inetto João Evangelista, la donna, in una rapidissima ascesa politica, accumula potere e denaro, sotto lo sguardo ingenuo del marito. Ma si verifica d'improvviso uno strano fenomeno: i palazzi della zona di Kinaxixi cominciano a collassare uno dopo l'altro, senza ragione apparente e senza provocare danni a persone o cose.

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