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La festa delle maschere

Un incontro amoroso che sfocia in tragedia, una famiglia umile che accede ai privilegi della classe politica: l'imponderabile sovverte l'ordine naturale delle cose nel gioco spietato dei personaggi con il loro doppio. Prima di recarsi da Alberta, Carlos si guarda allo specchio e si ritrova addosso, come una maschera, l'antica ossessione: il viso del capitano Gustavo, uomo colto e affascinante che lo ha sedotto in occasione, di un galà esclusivo. È il demone di un'identità mutilata in balia dell'attrazione incestuosa per la sorella Carla, che incarna la bellezza, suprema forma di potere cui tutto soggiace, e per Antonio-Antinoo, adolescente precoce figlio di Alberta.

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Quando un coccodrillo mangia il sole

Peter Godwin, scrittore di successo, è in Zululand per un importante incarico quando la madre lo convoca d'urgenza in Zimbabwe, suo paese natale. Il padre è seriamente malato e la donna teme che stia per morire.
Godwin ritrova la sua terra, un tempo florido stato post-coloniale, travolta da una crisi senza fine, un vortice di violenza e odio razziale istigati da un dittatore in guerra contro il suo stesso paese. 

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SoprailCielodiSanbasilio

Marko – con la "k" – viene dalla Bosnia e vive in una periferia romana, anche se l’appello della mattina a scuola è un viaggio nei tanti paesi del mondo: «Avicevic, Balzelli, Chung, Codreanu, Fasol, Okogie…».
In questo caleidoscopio di suoni e colori, la vita, le amicizie, gli amori non sono facili… Ma una partita a pallone può essere il punto di svolta nelle relazioni fra i ragazzi.
Dopo il romanzo, alcune pagine dedicate ai ragazzi, ai temi e alle problematiche che vivono.

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Desiderio

Il romanzo racconta la relazione complessa tra Ruben Olivier, bibliotecario ultrasessantenne ormai in pensione, e Tessa Butler, una giovane neanche trentenne, spigliata e vivace che Ruben prende a vivere con sé. Tessa dichiara profondi sentimenti e movimenta le sue giornate, ma gioca con lui e gli fa intravedere possibilità che non si realizzano.

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Nel cuore del paese

In una sperduta fattoria del Sudafrica, Magda, la protagonista di questo romanzo feroce e appassionato contempla la vita da cui è stata esclusa. Ignorata da un padre indifferente, disprezzata e temuta dalla servitù, è una donna intelligente e disillusa, la cui mansuetudine esteriore nasconde il disperato proposito di "non essere tra chi è stato dimenticato dalla Storia". Nella narrazione la realtà si confonde con i timori e le angosce visionarie di Magda, dove esplodono le tensioni tra colonizzatore e colonizzato e tra gli struggenti desideri europei e l'immensità e la solitudine dell'Africa.

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Vergogna

"A suo avviso, per essere un uomo della sua età, cinquantadue anni, divorziato, ha risolto il problema del sesso piuttosto bene". È la prima frase del romanzo e chi la pronuncia, il professor David Lurie, quel problema non l'ha risolto affatto. Non a caso, una sera Lurie invita a casa sua una studentessa e la seduce. Costretto a lasciare la professione, Lurie si rifugia da sua figlia, in campagna.

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La madonna di Excelsior

Nel 1971, diciannove cittadini di Excelsior, piccola comunità rurale del Libero Stato del Sud Africa dominato dai bianchi, furono accusati di aver violato l'Immorality Act dell'apartheid, che vietava i rapporti sessuali tra bianchi e neri. In attesa di giudizio le donne, tutte nere, furono arrestate mentre gli uomini bianchi con cui erano state sorprese vennero rilasciati dietro pagamento di cauzione.

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Editore:E/O

Anno:2006

Autore:Mda Zakes

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Si può morire in tanti modi!

Il pluripremiato scrittore Zakes Mda ci porta dentro il pentolone ribollente del Sudafrica di Toloki, grottesco personaggio in abito nero e cilindro, partito quasi vent'anni or sono da un villaggio per approdare nella grande città portuale dove sbarca il lunario come Dolente Professionista. Seguendo una vocazione che lo fa sentire vicino agli ascetici monaci orientali, Toloki va di cimitero in cimitero a piangere la miriade di morti noti e ignoti che ogni giorno arrivano dagli affollati obitori del paese. 

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Editore:E/O

Anno:2008

Autore:Mda Zakes

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L’aggancio

L'incontro casuale in un garage di Johannesburg tra una ricca ragazza bianca e un giovane arabo, colto ma povero, mette in moto una serie di eventi inimmaginabili. Lui, Abdu, si chiama in verità Ibrahim Ibn Musa, è immigrato illegalmente in Sudafrica da un misero paese africano con una laurea in economia ed è costretto a fare il meccanico. La ragazza è Julie Summers, insofferente al proprio ambiente privilegiato ma culturalmente ristretto.

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Tredici Centesimi

Opera prima di Sello Duiker, considerato tra i più promettenti autori sudafricani del dopo-apartheid, il romanzo racconta la storia di Azure, un ragazzino di tredici anni che in una "periferia del mondo" fa mille mestieri ma sopravvive principalmente prostituendosi. Il romanzo ha vinto il Commonwealth Writer's Prize nel 2001.

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Stella d’Africa

Nolitye è una ragazzina di dodici anni, vive in una bidonville e ha trovato una pietra in grado di cambiarle la vita. Può farle guadagnare i soldi di cui sua madre ha tanto bisogno. Può darle la forza per affrontare i bulli del quartiere. Può svelarle il mistero dei bambini rapiti dal suo villaggio. Sarà uno spirito, manifestatosi durante una messa, a indicarle la strada.

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Magari fossi un’onda

Nell'Angola comunista degli anni immediatamente successivi all'indipendenza, Diogo - stufo di mangiare solo pesce fritto e riso, decide di allevare clandestinamente un maiale nel suo appartamento al settimo piano di un edificio alla periferia di Luanda. I figli di Diogo, Zeca e Ruca, si affezionano subito all'animale e aiutano il padre a difendere il loro nuovo amico dai ripetuti tentativi di sequestro da parte del compagno amministratore di condominio e di tutti i vicini di casa. Quello che i bambini ignorano, però, è che anche il padre non vede l'ora di godersi una contro-rivoluzionaria grigliata.

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Le rocce di Poudre d’Or

Tutto ha inizio nel 1892, nell'India colonia britannica: con la prospettiva di un lavoro e di condizioni di vita migliori, centinaia di indiani sono reclutati dagli inglesi con l'inganno e spinti a raggiungere l'isola Mauritius, al di là dell'oceano. Storie di fuga molto diverse tra loro si intrecciano: quella dell'ingenuo giocatore di carte Badri, illuso di trovare scintillanti monete d'oro sotto le rocce; quella del giovane Vythee, alla ricerca del fratello partito anni prima; quella del contadino Chotty, sfruttato dal proprietario terriero del suo villaggio, di cui è debitore; quella della vedova di sangue reale Ganga che fugge il rogo.

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L’ultimo fratello

Ambientata a Mauritius, è la storia dell'amicizia infantile tra Raj (che, ormai anziano, racconta la vicenda) e David Stein, un bambino biondo e delicato arrivato sull'isola a bordo di una nave con altri bianchi provenienti dall'Europa. È il 1941, Raj e David si conoscono all'ospedale e, a dispetto delle differenze culturali e linguistiche, stringono uno di quei fortissimì e misteriosi legami che solo i bambini sanno costruire. Raj scopre che David vive nella prigione della colonia inglese, lo aiuta a fuggire e lo nasconde nella sua povera casa.

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Blue Bay Palace

La protagonista di questo romanzo è una ragazza povera che lavora in uno splendido albergo a cinque stelle: il Blue Bay Palace. Il direttore dell'Hotel s'innamora della protagonista, anche lui è indiano, ma di una casta superiore. I due vivono una storia d'amore che agli occhi della ragazza sembra una favola meravigliosa, fino al giorno in cui lei scopre che l'uomo si è sposato con una donna della sua stessa casta.

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Memorie di un soldato bambino

Il 1993 è appena iniziato in Sierra Leone e a Mogbwemo, il piccolo villaggio in cui vive il dodicenne Ishmael, la guerra tra i ribelli e l'esercito regolare, che insanguina la zona del paese più ricca di miniere di diamante, sembra appartenere a una nazione lontana e sconosciuta. Di tanto in tanto nel villaggio giungono dei profughi che narrano di parenti uccisi e case bruciate. Ma per Ishmael, suo fratello Junior e gli amici Talloi e Mohamed, quei profughi esagerano sicuramente. L'immaginazione dei ragazzi è catturata da una cosa sola: la musica rap.

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Notte d’Africa mia notte nera

Edizione bilingue francese-italiano.
L'intelligenza di questa pubblicazione antologica del grande poeta africano, che scrive in lingua francese, sta nel comprendere non uno, ma ben sei traduttori, ognuno con le sue particolari visioni della traduzione e il suo particolare retroterra culturale. Vi sono tre poeti: Valerio Magrelli, che non ha bisogno di presentazioni, Alfredo Rienzi, che a Poiein è di casa, e Giorgio Favaro. Vi sono poi tre cantautori: Luca Ghielmetti, Isa e Alessio Lega.
Antonella Emina, curatrice del volume, nella sua introduzione riporta: "Si tratta di tre poeti e tre cantautori, le cui traduzioni dimostrano in che misura i due codici linguistici, quello della poesia e quello della canzone, si discostino l'uno dall'altro, rispondendo ad esigenze per certi versi opposte. Il poeta-traduttore si concentra in uno sforzo centripeto di penetrazione sempre maggiore del testo; mentre il cantautore-traduttore si riconosce in un movimento centrifugo, che implica a priori un progetto di oralità e di trasmissione". Un poeta, Senghor, ma anche una porta, una scrittura da leggere attentamente per entrare nella luminosa mentalità africana, così intensa e aperta al mistero, così pervasa da un vento di natura. Il poeta è davvero, in questi versi, un tramite per il suo popolo, così come nella concezione primitiva era considerato la voce del popolo che si levava agli dèi, il depositario di un codice linguistico degno della divinità.

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La fabbrica di cerimonie

Ex studente africano in Unione Sovietica e traduttore a Parigi di fotoromanzi porno, Edgar Fall è di ritorno in Togo, inviato dal direttore di una balorda rivista francese a cercare mete per un nuovo tipo di turismo, insolito, shock, hard, estremo e trash. Trova un paese allo sbando, con squadre di uomini-pantera che vanno a caccia di ragazzini-cavallette, e poi orge, combattimenti tra uomini, predicatori ambulanti, cani abbandonati e migliaia di statuetutte identiche che celebrano tra le rovine l'anno I della Pace.

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Il circo capovolto

Un campo rom all’estremo confine di una città.
Si intravedono fabbriche in disarmo, tangenziali, supermercati.
Come un villaggio con leggi e lingua proprie, il campo viene visitato episodicamente da polizia, operatori sociali, autoambulanze.
C’è un capo naturalmente, burbero, diffidente, violento. Quando arriva l’ungherese Branko, l’accoglienza è fredda: deve restare ai margini fangosi del campo. Eppure a sera gli si fanno intorno i bambini, incuriositi dal suo grosso baule. Vogliono conoscere la sua storia. Ogni sera, fuori dal suo rifugio di lamiere, Branko ne racconta un pezzo.
Una storia di circo e di guerra, di acrobati e campi di sterminio.
Branko è l’inconsapevole discendente di una dinastia di circensi. Il nonno, tradito da quello che credeva essere un amico nell’Ungheria della Seconda guerra mondiale, ha perso la vita insieme a tutta la sua famiglia in un campo di prigionia. Il padre di Branko, unico sopravvissuto, ha celato al figlio le proprie origini. Ma il passato torna a galla, e Branko ripercorre le orme del nonno.
La luce del giorno scopre la durezza del vivere, la questua ai semafori, la droga consumata e commerciata, la brutalità della segregazione, ma al calar del sole Branko riprende il racconto e infine mostra ai ragazzini il contenuto del misterioso baule.
Dentro c’è un intero circo, con clavette, birilli e trapezi. E allora il grigio della sera si colora, e i bambini si trasformano in acrobati, clown, giocolieri. Ormai il seme del circo è stato piantato. E non può far altro che germogliare.
La voce di Branko che noi ascoltiamo, dolce, fragrante di sogni e di futuro, è in realtà la voce di un morto.
L’ungherese è stato ucciso ma non può morire, non sa morire, non fino a quando non è sicuro che abbiamo capito che l’immaginazione è più forte, che la vita è più forte.
Un romanzo che parla tutte le lingue della differenza, che modula con leggerezza e fantasia temi gravi come la guerra, il razzismo, la povertà, la speranza.

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Le nozze di Anna

Nella semplice unità di tempo di un giorno, il confronto fra due personalità femminili antitetiche. Il giorno è quello del matrimonio di Anna. Nell’arco di questa giornata sua madre Sonia fa il bilancio della propria vita, ripensa alla profonda diversità tra lei e sua figlia, maturando la consapevolezza che un nuovo futuro sta iniziando per entrambe.
Sonia è una scrittrice, originaria dell’isola Mauritius da cui è partita adolescente; ha cresciuto da sola la figlia Anna, tra Parigi e Lione dove adesso vivono.

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