Nella semplice unità di tempo di un giorno, il confronto fra due personalità femminili antitetiche. Il giorno è quello del matrimonio di Anna. Nell’arco di questa giornata sua madre Sonia fa il bilancio della propria vita, ripensa alla profonda diversità tra lei e sua figlia, maturando la consapevolezza che un nuovo futuro sta iniziando per entrambe.
Sonia è una scrittrice, originaria dell’isola Mauritius da cui è partita adolescente; ha cresciuto da sola la figlia Anna, tra Parigi e Lione dove adesso vivono. Se Sonia ha una personalità libera e anticonformista, odia le costrizioni sociali e spesso preferisce rifugiarsi nel suo mondo letterario, piuttosto che calarsi a pieno nella vita reale, Anna pare l’esatto contrario: ha studiato economia, non ama la letteratura, della madre ha letto solo un romanzo; è estremamente ordinata e puntuale, sempre pronta a criticare con “aria esasperata da borghese” ciò che non rientra nei suoi schemi. E oggi sposa Alain, un ufficiale giudiziario, un “uomo tristemente perfetto”, dipinto da Sonia con molta ironia. Sonia vorrebbe distogliere sua figlia, consigliarle di inseguire un futuro avventuroso, gettarsi nella vita con entusiasmo o almeno sposarsi con l’abito rosso, i capelli al vento e i piedi nudi... tuttavia oggi è il giorno di Anna e sarà come sua figlia vuole che sia. Sonia si atterrà alla lunga “lista di raccomandazioni” di questa figlia tanto saggia da sembrare lei la madre: “mi insegna e mi trasmette una certa idea della famiglia, dei valori tradizionali e immutabili”. Senza cadere mai in facili sentimentalismi e anzi tingendo la narrazione di ironia e toccante lucidità, la donna si racconta, dando libero sfogo ai suoi pensieri e ricordi, paragonando la sua vita a quella di Anna, facendo emergere le enormi divergenze che esistono tra loro.