Fino a venerdì 21 ottobre, ogni giorno dalle 15,30 alle 20 nella sede dell’Associazione Utopia, via degli Zingari 39, rimarrà esposta la mostra Beautiful Bengal dell’artista bengalese Mokhlesur Rahman.
Beautiful Bengal di Mokhlesur Rahman


Fino a venerdì 21 ottobre, ogni giorno dalle 15,30 alle 20 nella sede dell’Associazione Utopia, via degli Zingari 39, rimarrà esposta la mostra Beautiful Bengal dell’artista bengalese Mokhlesur Rahman.
La Biblioteca Boeghesiana, in largo Monreale snc, ospita la mostra fotografica Kurdistan turco. Istanbul e Anatolia orientale, reportage di un viaggio in Kurdistan di Marco Palladino.
Si potrà visitare fino a mercoledì 12 ottobre la mostra Useful Portraits, a cura di Matteo Di Castro e Alvaro Petricig. La mostra nasce dalla riscoperta di due fondi fotografici del Novecento: Tin Piernu (1922-1990) attivo a Tercimonte, in Friuli, fino alla fine degli anni sessanta e una collezione di ritratti realizzati da uno studio indiano.
Leyla Vahedi è una giovane artista italo-iraniana. Sin da piccolissima sperimenta la pittura nello studio del padre pittore. Al liceo si dedica al collage e organizza mostre e laboratori nell'ambito della Giornata dell'arte studentesca. Laureata in filosofia, negli anni dell'università si avvicina alla pittura a olio e all'incisione. Ha studiato e continua a studiare incisione, anatomia artistica e disegno dal vero presso la Scuola di arti e mestieri S. Giacomo di Roma e in privato.
Nato a Teheran nel 1947, Hassan Vahedi si è diplomato in pittura e scultura alla locale Accademia di belle arti. Ha partecipato insieme a letterati ed artisti del suo Paese al gruppo Talere Iran. Giunto in Italia alla fine del 1974, ha studiato pittura con Montanarini e Trotti e scultura con Fazzini e Greco all'Accademia di belle arti di Roma. Risiede e lavora a Roma, dove ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia ed all'estero.
Il Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci" custodisce i reperti degli scavi delle missioni archeologiche italiane in Iran, Pakistan e Afghanistan, oltre che gli oggetti acquistati in Nepal e Tibet da Giuseppe Tucci (uno fra i massimi orientalisti del Novecento) e collezioni di oggetti di vari periodi provenienti dal vicino ed estremo oriente. Nel corso degli anni il patrimonio del museo si è arricchito grazie agli acquisti effettuati dallo stato, a donazioni da parte di privati ed enti, a scambi con vari paesi asiatici.
Giovane artista di Teheran, vive a Roma dal 2001.
Fereshteh Rezaeifar ha studiato arte con importanti maestri persiani, per poi specializzarsi nella miniatura, negargaré in farsi, un’arte molto antica, che tradizionalmente serviva per illustrare una poesia o una storia d’amore, ma anche scene di caccia o momenti di guerra.
Impartisce lezioni di miniatura.
cell. 347 7767482
rezaeifar@tiscali.it
Pittore venezuelano residente a Roma.
Accanto alla passione per la pittura, Balcázar ha da sempre portato avanti anche la sua predisposizione per la poesia. Inoltre, è molto attivo in ambito sociale, ha curato un laboratorio sperimentale di pittura in favore di ragazzi disabili, i cui risultati sono stati esposti nella mostra pittorica I primi passi nei colori.
L’Ikebana della Scuola Ohara, l'arte giapponese di disporre i fiori secondo i ritmi e le forme della natura, è presente presso l’Associazione Studio Arti Floreali sin dalla sua fondazione nel 2002. Dapprima rappresentata da Jenny Banti Pereira ( Grandmaster ) e da Silvana Mattei (Sub – Grandmaster) prosegue ora vedendo come insegnanti Silvana Mattei e Isabella Varsano ( III Master). Organizza corsi regolari, corsi intensivi e seminari di approfondimento sull'Ikebana Ohara e ospita conferenze e mostre su temi correlati all’Ikebana.
Studio Arti Floreali
vicolo della Campanella, 34/ A
tel. 06 6877369 cell. 348 9323105
artifloreali@artifloreali.it - silvanamattei@hotmail.com
www.artifloreali.it
Prolifico artista iracheno, ha vissuto per tanti anni a Roma, fino alla sua scomparsa nel 2018.
Dopo gli studi all'Accademia delle Belle Arti, Ali al Jabiri è diventato molto noto nel suo paese per aver realizzato importanti monumenti in vari paesi del Medio Oriente, tra cui ricordiamo a Baghdad il gigantesco monumento per l'infanzia morta in guerra, realizzato in plexiglas, del peso di tre tonnellate, e le molte altre sculture realizzate sempre in Iraq, in Arabia Saudita e, ultimamente, in Qatar.
Il Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci" custodisce i reperti degli scavi delle missioni archeologiche italiane in Iran, Pakistan e Afghanistan, oltre che gli oggetti acquistati in Nepal e Tibet da Giuseppe Tucci (uno fra i massimi orientalisti del Novecento) e collezioni di oggetti di vari periodi provenienti dal vicino ed estremo oriente. Nel corso degli anni il patrimonio del museo si è arricchito grazie agli acquisti effettuati dallo stato, a donazioni da parte di privati ed enti, a scambi con vari paesi asiatici. Il museo ospita, inoltre, alcune esposizioni temporanee.
Attualmente i settori visitabili del museo sono: Vicino e Medio Oriente Antico, Islam, Tibet e Nepal, India e Gandhara, Estremo-Oriente (Cina e Giappone).
A Palazzo Brancaccio: Settore Estremo Oriente: le collezioni di questo settore offrono al visitatore una eccezionale panoramica sulla creatività e le culture della regione dalla Preistoria al XX secolo. Eccezionale per rarità e rappresentatività tipologica è la raccolta di bronzi cinesi (vasi rituali, armi e finimenti per carro e cavallo) databili tra il XIII ed lo VIII sec. a.C. acquistata sul mercato antiquario italiano nel 1986.
Il Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci" custodisce i reperti degli scavi delle missioni archeologiche italiane in Iran, Pakistan e Afghanistan, oltre che gli oggetti acquistati in Nepal e Tibet da Giuseppe Tucci (uno fra i massimi orientalisti del Novecento) e collezioni di oggetti di vari periodi provenienti dal vicino ed estremo oriente. Nel corso degli anni il patrimonio del museo si è arricchito grazie agli acquisti effettuati dallo stato, a donazioni da parte di privati ed enti, a scambi con vari paesi asiatici. Il museo ospita, inoltre, alcune esposizioni temporanee.
Attualmente i settori visitabili del museo sono: Vicino e Medio Oriente Antico, Islam, Tibet e Nepal, India e Gandhara, Estremo-Oriente (Cina e Giappone).