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Vittime perfette e la politica del gradimento

Dopo il 7 ottobre 2023 il tema della rappresentazione dei palestinesi e del loro diritto di parola è diventato, se possibile, ancora più attuale. Chi può descrivere l’orrore in Palestina e tratteggiarne un contesto veritiero, senza ipocrisia, durante un massacro trasmesso in diretta mondiale? Di chi la voce che possa rappresentare persone in lotta per la propria liberazione e non solo vittime perfette a uso e consumo dei media internazionali? Mohammed El-Kurd, poeta, scrittore e giornalista nato a Sheikh Jarrah, combina la sua esperienza personale di palestinese che ha subito l’allontanamento forzato da casa, con la storia del suo popolo e il reportage sugli ultimi avvenimenti dell’occupazione di Gaza.

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Se devo morire

La poesia "Se devo morire" (If I Must Die) del poeta palestinese Refaat Alareer, pubblicata pochi giorni prima della sua uccisione in un attacco israeliano, ha fatto immediatamente il giro del mondo. La sua morte ha trasformato il testo in una storia globale: è stato tradotto in più di quaranta lingue, ripubblicato ovunque, condiviso milioni di volte sui social e interpretato da voci di tutto il pianeta, da lettori sconosciuti ad attori come Brian Cox. "Se devo morire" è il cuore di questa raccolta, che riunisce le poesie più intense di Refaat Alareer: versi sulla politica, la letteratura, la famiglia e la sopravvivenza sotto assedio nella Striscia di Gaza. Testi inediti in Italia che celebrano uno scrittore, un insegnante e un attivista straordinario, la cui voce resta un atto di resistenza e di fede nell'umanità. Un omaggio potente al potere delle parole contro la barbarie, e alla luce che continua a brillare nella terra che lo ha perduto.

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Poesie da Gaza. Il loro grido è la mia voce

Martedì 30 settembre 2025 alle ore 17.30 presso la Biblioteca Enzo Tortora in via Nicola Zabaglia, 27/b nell'ambito della Campagna R1PUD1A di Emergency, si tiene la presentazione del libro Poesie da Gaza. Il loro grido è la mia voce, Fazi, 2025. Intervengono il curatore Leonardo Tosti, Maura Morgigni ed Enrico Zanetti, volontari Emergency. Letture di poesie tratte dal libro.

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Sensi

La protagonista di questo romanzo è una ragazzina senza nome che vive in un villaggio, anch’esso senza nome, in Palestina. Ultima di nove sorelle, la protagonista deve fare i conti non solo con le scoperte, le speranze e le vicissitudini di una giovane donna, ma anche con eventi e tragedie a cui nessuno dovrebbe assistere. Le esperienze quotidiane di questa ragazza, che cerca di concentrarsi sulle piccole cose per non farsi sopraffare dalla realtà che la circonda, assumono una portata ben più ampia, risuonando fino a diventare pesanti come macigni, in quella che è a tutti gli effetti una tragedia che riguarda ognuno di noi.

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Il libro degli assenti

In questa raccolta, intensa e visionaria, Raed Wahesh ci offre una poesia che cerca la radice invisibile dell'esistenza, come uno sciamano che ascolta la voce della natura per tradurne i misteri. Nelle sezioni che si susseguono come tappe iniziatiche – dall'inverno berlinese ai deserti interiori, dal vento che penetra la carne alla pietra che conserva la memoria – si va costruendo una geografia dell'assenza. In essa, ogni essere, ogni perdita, ogni trasformazione è segno e messaggio da decifrare. Centrale nella ricerca è il tema della morte, vista non come fine di tutto, bensì come compagna dell'essere umano nella circolarità dell'esistenza.

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SUMUD Artfest Cultura Donna Vita Libertà

Dal 20 al 22 giugno 2025 presso il Circolo ARCI Concetto Marchesi in via del Frantoio, 9c si svolge SUMUD Artfest Cultura Donna Vita Libertà, un festival dal basso. Un grido collettivo. Un atto di resistenza culturale e artistica. Tre giorni di musica, arte, parole e cibo popolare per sostenere il popolo palestinese e tutte le culture che resistono all’occupazione, all’esilio, alla guerra, alla cancellazione. SUMUD – in arabo, “resilienza ostinata” – è il filo che ci unisce. In scena: concerti, dibattiti, cineforum, mostre, radio live, skate urbano, performance e una grande cucina palestinese popolare. Nessun palco a pagamento, nessuna sponsorizzazione istituzionale: solo autorganizzazione, passione e determinazione collettiva per l'autodeterminazione dei popoli.

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Le ferite ci raccontano

Le ferite ci raccontano ci conduce nelle pieghe della vita quotidiana in Cisgiordania, offrendo un ritratto vivido della realtà palestinese attraverso la lente dell’immaginazione. Con una prosa limpida e diretta, che intreccia lirismo, umorismo nero ed espedienti meta-letterari, Ziad Khaddash esplora i paradossi e le contraddizioni del vivere sotto occupazione, scomponendo e ricomponendo la complessità di questa esperienza. Memorie d'infanzia si mescolano a frammenti biografici e finzione e diventano visioni rivelatrici che sfidano pregiudizi e convenzioni.

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Quando i picchetti sono fioriti

"Il silenzio è una vasta area nera dove non senti altro che il rumore delle pale che scavano dentro di te la tomba per la tua voce, la tua coscienza e quel che rimane della tua umanità." Palestina. Luoghi ed eventi storici, memorie personali e ricordi di guerre passate costituiscono l’ambientazione in cui prendono voce tre personaggi con esperienze di vita diverse, ma accomunate dal fatto di trovarsi, ciascuno a modo proprio, di fronte a un bivio esistenziale.

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Foglie di gelso. Racconti palestinesi

Una raccolta di racconti sull’esperienza della prigionia dei palestinesi nelle carceri israeliane. Un'opera che non mostra un’impronta unicamente politica, ma si concentra ampiamente sull’esperienza umana e i sentimenti che ne vengono suscitati. Si tratta di storie vere, tramandate all’interno del campo profughi di Dheìsheh a Betlemme, uno dei più grandi della Palestina/Cisgiordania, di cui è originario l’autore.

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Una maschera color del cielo

Il protagonista Nur è un giovane rifugiato palestinese che vive nel campo profughi vicino a Ramallah, in Cisgiordania e per il suo aspetto (occhi e capelli chiari) viene spesso scambiato per un ebreo ashkenazita. Si è laureato in archeologia e ha deciso di scrivere un romanzo sulla vita di Maria Maddalena basandosi sui Vangeli gnostici. Ha una corrispondenza clandestina con l’amico d’infanzia Murad, detenuto nelle carceri israeliane, con cui discute spesso di questioni politiche e ideologiche relative all’occupazione israeliana. Un giorno Nur trova nella tasca interna di un cappotto che ha comprato nel mercatino dell’usato di Giaffa una carta d’identità di un cittadino israeliano che ha pressappoco la sua età.

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L’ultima porta chiusa

È il 1967, la Guerra dei Sei Giorni si è conclusa da due mesi e la diciassettenne Iman, sposata con il cugino contro la propria volontà, arriva a Gerusalemme, dopo un viaggio pericoloso intrapreso insieme a degli sconosciuti. Sin dall'inizio la ragazza si rende conto di essere stata "venduta" per preservare l'eredità di famiglia, ovvero la proprietà della casa del nonno Hassan, situata all'interno delle antiche Mura della Città Santa.

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Esausti in croce

È un tappeto di storie tessute sulla terra, in Palestina e oltre i confini dell’identità. "Esausti", una delle raccolte di poesia tra le più importanti di Najwan Darwish, va nella profondità della cronaca recente, e allo stesso tempo la inserisce, come il ricamo che è tipico della tradizione palestinese, su una storia ben più lunga.

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Costi quel che costi

Vera protagonista del romanzo è Gaza: una Gaza ferita dall'occupazione e dalla guerra, una città raccontata in tutta la sua nudità e nelle sue contraddizioni dal punto di vista di Zahra, una donna che decide di intraprendere una ricerca per scoprire se il marito Ammar è morto davvero accidentalmente durante il massacro di Shujaiya del luglio 2004 o se in realtà è stato assassinato.

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La piccola lanterna. Lettura e laboratorio per bambini

Martedì 16 aprile 2024 alle 17 in via Nicola Zabaglia, 27/b la Biblioteca Enzo Tortora invita a Lettura e laboratorio a partire dal libro-gioco La piccola lanterna, di Ghassan Kanafani, Edizioni Q, 2016 a cura dei ragazzi del servizio civile del progetto Intercultura in biblioteca.

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La saggezza del condannato a morte e altre poesie

In questa raccolta, nata dall'attenzione dello scrittore accompagnata dalla visione del traduttore, si è cercato di disegnare un volto italiano alla poesia di Mahmud Darwish e alla "sua propria lingua". Orizzonte di riferimento sono stati i tre "personaggi" che emergono dalla sua produzione poetica: l'elegante erudito che esprime il suo amore virtuoso per la terra madre e per l'amata immaginaria, l'io frammentato e il cantore della patria.

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Memorie di Gerusalemme

Il libro di Sirin Husseini Shahid è un tesoro di storia e di umanità, composto da frammenti, come un mosaico, molti dei quali gradevoli, gioie fugaci, e poi da dolori, più duraturi, disposti con tenero profondo rispetto, con la speranza, in prospettiva, che siano utili a educare o meglio a sedurre il lettore il quale, in assenza di questo racconto, non saprebbe niente di quel mondo per molti versi oggi perduto.

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Le donne della famiglia

Sin da quando era un bambino Mohammed Piccolo, chiamato così per distinguerlo dai due fratelli maggiori con i quali condivide il nome, ha ben chiara la strada che il padre, lo sceicco Mennan, ha in mente per lui: dedicare tutta la sua vita a tenere uniti i numerosi rami della famiglia ‘Abd al-Lat, a proteggerne i membri e a realizzare opere che ne avrebbero tenuto alto il nome. Ma quando arriva il momento Mohammed, che non si è mai sentito davvero all’altezza del compito, decide di onorare i desideri del padre in modo diverso, cioè scrivendo la storia del clan nel corso dell'ultimo secolo.

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