Sabato 21 dicembre 2013 alle ore 18,30 presso "La villetta", via Francesco Passino 26, si terrà un rinfresco italo-palestinese per i ragazzi di Nablus organizzato da Frontiere News.
L’Italia a passo di Dabka


 
						
					

Sabato 21 dicembre 2013 alle ore 18,30 presso "La villetta", via Francesco Passino 26, si terrà un rinfresco italo-palestinese per i ragazzi di Nablus organizzato da Frontiere News.


Da giovedì 19 a domenica 22 dicembre 2013 presso il teatro La casa delle culture, via Crisogono 45, Osservatorio Palestina presenta lo spettacolo Mi chiamo Omar, scritto e diretto da Luisa Guarro ed ispirato alla testimonianza di vita di Omar Suleiman. Si parla di una casa in un remoto villaggio della Palestina, terra di battaglie e soprusi e violenze, di cui quasi nel racconto non c'è traccia, se non come melanconico sottofondo nella consapevolezza di chi ascolta. Nello spettacolo si cucina in scena e alla fine verranno offerte allo spettatore le pietanze cucinate e da bere.


Sabato 14 dicembre 2013 a partire dalle ore 17 Soccorso Sociale per i Palestinesi, Via Ostiense 152/B, organizza una serata di solidarietà a favore dei Palestinesi nei campi profughi in Libano che attualmente, e con difficoltà, ospitano migliaia di rifugiati palestinesi dalla Siria. Parteciperanno: Wasim Dahmash, docente di lingua e letteratura araba, Univ. di Cagliari, che presenterà il libro Mia cugina Condoleezza e altri racconti di Mahmud Shukair (ed. Q); Luisa Morgantini, presidente Assopace Palestina, vice-presidente del Parlamento europeo; Maurizio Musolino, portavoce Associazione Per non dimenticare Sabra e Chatila. Proiezione di video, mercatino e buffet a fine dibattito.


Giovedì 5 dicembre 2013 alle ore 18 presso la Sala Zavattini - Fondazione AAMOD in via Ostiense, 106 si terrà la presentazione del del film: Al-makhdu'un (Gli ingannati) di Tawfiq Saleh (Siria, 1972, 103') v.o. con sottotitoli in italiano.
Pietra miliare del cinema palestinese in esilio, prodotto dalla Siria, filmato in Iraq, diretto dal grande regista del "neorealismo arabo" l'egiziano Tawfiq Saleh, tratto dal libro Uomini Sotto il Sole, dello scrittore della resistenza palestinese Ghassan Kanafani.
Il film racconta il viaggio della speranza di tre clandestini palestinesi che tentano di attraversare il deserto nella pancia di un autocisterna. Lampedusa ci insegna che questa storia, metafora della tragedia del popolo palestinese dal '48, è attuale più che mai.
Venerdì 22 novembre 2013 alle ore 18 presso l'Aula Magna - Ateneo Valdese in via Pietro Cossa 42 (Piazza Cavour) si terrà il Concerto di violino, violoncello, pianoforte con musiche di Astor Piazzolla a sostegno della resistenza non violenta di Kufr Kaddum. Ospite d'onore della serata la nuova ambasciatrice palestinese in Italia May Kayli.
Il ricavato sarà devoluto alla comunità di Kufr Kaddum per l'acquisto di materiale sanitario per "i feriti del venerdì". Ingresso 10 euro.


Di cosa è fatta la bellezza di una casa, se non della vita di chi la abita? Ma quando accade che un intero popolo si trovi all’improvviso espropriato delle sue dimore, la domanda che passa, amara, di bocca in bocca è soltanto una: che fine fa quella bellezza, e che fine fa l’anima di chi in quelle case, in quei palazzi, in quei giardini, ci ha vissuto, ci ha pianto e ci ha gioito, per una vita intera? Questa storia ha inizio nel 1948, quando gli inglesi, partendo da Israele, lasciarono due popoli in lotta: l’uno con tutto, l’altro con niente.


La Delegazione del Comitato Per non dimenticare Sabra e Chatila racconta..., invita venerdì 11 ottobre 2013 alle ore 17,30 presso la Casa del popolo di Torpignattara, via B. Bordoni 50, al dibattito Palestinesi fuori dalla Palestina. Il diritto al ritorno, il diritto a vivere.


Nell'ambito della mostra The sea is my land venerdì 13 settembre 2013 alle ore 18 al MAXXI B.A.S.E. in via Guido Reni, 4 A (ingresso libero fino a esaurimento posti) si terrà l'appuntamento Tracciando l'invisibile. Dialogo con la scrittrice palestinese Adania Shibli, due volte vincitrice del premio Qattan per i Giovani Scrittori Palestinesi e autrice di uno dei racconti nel catalogo della mostra.


Martedì 16 luglio alle 19 presso la sede della Delegazione Palestinese in Italia in viale Guido Baccelli 10 si terrà un evento organizzato dalla Comunità Palestinese del Lazio e da AssoPacePalestina nel corso del quale i giovani attori del Freedom Theatre di Jenin, scuola di teatro nata nel difficilissimo contesto dell’occupazione israeliana in Palestina, si esibiranno in uno spettacolo teatrale. A seguire buffet e proiezione video Freedom Theatre.


Ulaia ArteSud, che lavora con i profughi palestinesi in Libano, realizza un programma di supporto per alcuni dei molti giovani, spesso orfani, spesso membri di famiglie numerose, che sono costretti ad abbandonare gli studi per aiutare le proprie famiglie con l’esiguo reddito che percepiscono dai pochi lavori, umili e mal retribuiti, che sono loro consentiti; altri raggiungono i nostri paesi con le modalità più disparate, sperando di trovare un lavoro che gli consenta di inviare un sostegno ai propri cari; altri ancora coltivano il sogno di venire nelle nostre Università per acquisire un titolo che possa cambiare un giorno il corso della loro vita. Fai viaggiare la cultura vuole aiutare almeno qualcuno di questi giovani a venire in Italia e a studiare nelle nostre università.


Ulaia ArteSud invita a partecipare alla Staffetta di musicisti volontari per insegnare nel campo profughi palestinese di Burj al Shemali in Libano. Con la staffetta si vorrebbe creare una continuità durante tutto l’arco dell’anno con avvicendamenti nell’insegnamento dei diversi strumenti: tromba, trombone, violino, flauto, violoncello, sassofono, clarinetto, oud, percussioni. Coordina il direttore orchestrale Henry Brown di Prima Materia con il quale i volontari saranno messi in contatto.




Gli Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese (AMLRP) sono un’associazione italiana no – profit fondata, nel 2003, dallo scrittore e politico italiano Raniero La Valle e dal pediatra palestinese Dott. Yousef Salman, rappresentante per l’Italia della Mezza Luna Rossa Palestinese (Croce Rossa). La missione degli AMLRP è finalizzata alla solidarietà sociale e alla tutela dei diritti umani delle persone svantaggiate in ragione di delicate condizioni politiche, sociali ed economiche.


La Casa delle Culture, via San Crisogono 45, presenta sabato 14 alle 21,30 e domenica 15 aprile alle 18 lo spettacolo Gaza, liberamente tratto da Restiamo Umani di Vittorio Arrigoni, da Versi di Ibrahim Nasrallah e dalla poesia Gaza di Sami Al Qasim, di e con Cam Lecce e Jörg Grünert, musiche originali composte ed eseguite da Luigi Morleo e Michelangelo del Conte. Produzione Deposito dei Segni in collaborazione con ISM-Italia. Traduzione italiana delle liriche a cura di Wasim Dahmash. Gaza si riferisce all’assedio della popolazione palestinese, tra il 27 dicembre 2008 e il 18 gennaio 2009, alle terribili giornate di morte e distruzione subite dai gazawi a opera delle forze militari, aeree e di terra, israeliane, con l’operazione Piombo Fuso.


Il Servizio Civile Internazionale, in coordinamento con Associazione per la Pace e Un Ponte Per, propone la partecipazione a 4 settimane di presenza civile di Pace in Palestina, a Jeb Al Theeb, area di Betlemme, dall'11 ottobre al 5 novembre per sostenere il lavoro dei Comitati Popolari in Resistenza, e in particolar modo a supporto della Raccolta delle Olive nel villaggio di Jeb Al Theeb, area di Betlemme. Per partecipare inviare curriculum entro il 12 settembre.


Un gruppo di donne si trova regolarmente in un noto ristorante di Ramallah, Palestina.
 Intorno il mondo è minacciato, ma queste donne hanno il semplice coraggio di guardare indietro, alle loro storie private, di guardare il destino dei loro paesi, di vivere la propria femminilità esausta come un’allegoria del presente.
Intorno al tavolo, sul quale si succedono le prelibatezze assemblate nella cucina del galante Usamah, si intrecciano le storie privatissime di Ola, Jamileh, Lena, Rana e delle loro amiche: ognuna parla di sé con sincerità ed emozione, sullo sfondo più ampio delle tormentate vicende politiche e sociali del Medio Oriente, dal nazionalismo di Abdul Nasser alla vittoria di Hamas, passando per la guerra del ’67, la questione libanese e Arafat.


Nei racconti di questa antologia Samira Azzam ci conduce attraverso la trasformazione della Palestina nella storia recente. 
Dal ricordo dei momenti più drammatici di questa storia e dall’osservazione costante della condizione dei palestinesi nel passaggio da una vita normale a quella di profughi, emergono personaggi le cui storie superano la sfera di appartenenza a una determinata area, per rientrare nella più generale umanità dolente.


Al di là del valore letterario questo libro è la straordinaria, struggente dimostrazione di quanto sia difficile - in verità impossibile - voler essere davvero se stessi in situazioni di mostruosa tensione politica, ideologica, psicologica come quella del conflitto israelo-palestinese.
 La storia del giovane arabo-israeliano che non accetta di crescere soggiogato dal manicheismo di una società, di una famiglia e di un villaggio.


Uomini sotto il sole è forse una delle più belle e tristi storie dell’emigrazione. È la storia della diaspora palestinese vista, vissuta, sofferta e raccontata da tre protagonisti che cercano di fuggire dai campi profughi della Cisgiordania, allestiti all’indomani della perdita della Palestina nel 1948, per arrivare in Kuwait, meta, allora, di tanti disperati in cerca di fortuna. Quando il romanzo fu scritto, l’Italia e il resto dell’Europa non erano ancora diventate l’approdo di tutti coloro che fuggono dalle guerre, dai regimi dittatoriali del Vicino Oriente e dall’Africa.


I pozzi di Betlemme è un libro autobiografico che insieme ai ricordi d’infanzia rievoca la società della Betlemme degli anni Venti del secolo scorso e quella della Gerusalemme nel decennio successivo. Dai ricordi sono estratti come da un archetipo i molteplici significati di cui “il primo pozzo” è investito, a contenuto e tema centrale del racconto.