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Don Casmurro

Con uno stile confidenziale, venato d'ironia e di una sottile malinconia, il protagonista, Bento Santiago, racconta al lettore la propria avventura umana segnata, sin dall’adolescenza, dall'amore per Capitu e dalla gelosia, il presunto tradimento di lei con il suo miglior amico, il progressivo rinchiudersi in un'esistenza cupa e isolata dal mondo, popolata di ricordi e di fantasmi.
Una storia tutt’altro che sentimentale, sulla cui versione Machado ci induce a sospettare, facendoci diventare interpreti e giudici di una personalità che cela dentro di sé una forma di delirio.

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Memorie dall’aldilà

Brás Cubas, il protagonista di questo romanzo, narra le sue memorie postume, rivolgendosi al lettore in prima persona e specificando fin dall’inizio la sua condizione di «defunto autore».
In quest’opera non è, però, tanto la trama che conta, quanto il tratteggio psicologico dei personaggi. La vita di Brás Cubas, dopo il mancato matrimonio con Virgília, della quale diverrà però l’amante, si snoda in modo routinario. Anche gli eventi positivi che accadono nella parte finale della sua grigia esistenza sono effimeri: eletto deputato, perde poco dopo il seggio, su consiglio dell’amico Quincas Borba, scrive per un giornale, che però ha vita breve, crea un farmaco contro l’ipocondria, ma essendo malato non può uscire di casa e quindi non riesce a brevettarlo. La morte sanzionerà, quindi, una vita senza qualità.
Attualmente fuori catalogo.

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Ragazze

Il romanzo, pubblicato nel periodo più nero della dittatura militare in Brasile, è una coraggiosa testimonianza della repressione, della censura e della tortura attraverso l'educazione sentimentale, sessuale e affettiva di tre giovani amiche che provengono da diversi strati sociali e che frequentano l'università di San Paolo.

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Le ore nude

Rosa Ambrosio, famosa attrice, beve e monologa nel suo vasto e disordinato appartamento. Dionisia, la serva di colore, la ascolta e la accudisce con proverbiale pazienza. Suo marito Gregorio, è un intellettuale seducente e ambiguo, che getta regolarmente nel cestino i suoi scritti e muore misteriosamente, forse suicida. Unico testimone del fatto è Raul, il gatto, che pensa ma non parla, innamorato, come ogni gatto, della sua padrona.

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Due fratelli

Yaqub e Omar sono due fratelli gemelli identici, nati in una famiglia libanese immigrata in Brasile nella prima metà del Novecento.
Tra tutti i figli, la madre Zana predilige in modo ossessivo Omar, al punto da isolarlo e renderlo dipendente da lei. Dopo un'adolescenza di lotta con il fratello, Yaqub va a vivere in Libano da alcuni parenti e si distacca dalla famiglia.
Tornato in Brasile, a San Paolo, diventa un uomo di successo, mentre Omar, roso dall'invidia, non riesce a emanciparsi dal nucleo familiare e sceglie l'alcol, innescando l'esplosione di rancori, relazioni incestuose e conflitti irrisolti che decreterà il lento declino della famiglia.
Immersa nel calore soffocante dell'Amazzonia, grande protagonista è la città di Manaus.

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La zia Julia e lo scribacchino

Narra la vicenda o meglio la carriera, di Pedro Camacho, fecondissimo produttore boliviano d'intrecci (lo chiamano anche Balzac creolo) che, chiuso in una mefitica stanzetta, sforna trame melodrammatiche e truculente per un programma di feuilleton di Radio Lima. Tutti attendono con impazienza le puntate della sua fantasia, ma improvvisamente le differenti trame di appendice prendono a confondersi tra loro. Camacho è impazzito e sarà degradato a galoppino d'una rivista di sicuro fallimento.
D'altro lato, ecco invece la storia di Mario, giovane aspirante scrittore attratto da questa curiosa macchina dell'immaginario che ci racconta una sua complicata storia: s'innamora di una zia vedova e più matura che finirà per sposare.

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Chi ha uccio Palomino Molero?

Una morte scomoda mette in moto una spirale di inquietanti interrogativi nel Perù degli anni Cinquanta. La vittima è Palomino Molero, un giovane aviere trovato senza vita e con i segni evidenti di atroci torture. Un caso come molti nel clima di incertezza politica e sociale di quegli anni. Per molti un caso da archiviare senza strepito, un "incidente" senza importanza né conseguenze.
Decisi a far luce sull'omicidio, il tenente Silva e il suo aiutante Lituma ricostruiscono i brandelli di una impossibile storia d'amore tra la vittima e la figlia di un colonnello in un mondo in cui dominano reticenze e contraddizioni, e dove il potere e la corruzione riescono a trasformare la verità in tante verità diverse.

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Va e non torna

L'autore sfrutta tutte le riserve espressive della nostra lingua per raccontare, attraverso la voce di Elton (studente albanese in Italia), una storia ispirata al vissuto personale.
Una scrittura veloce e poetica insieme, come un'insolita trasmissione radio durante il coprifuoco, attraversa la quotidianità di Elton, per coglierne le contraddizioni con ironia e leggerezza. Casa, studio, lavoro sono nella sua vita come nella vita di tutti, ma in un modo unico rispetto alla vita di tutti, diventando materiale di un'insolita trasposizione per sequenze.

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M

Uno scrittore in cerca di editore, in un paese straniero, viene accolto da un gruppo di transfughi, intellettuali alla deriva, uomini borderline, pellegrini senza fissa dimora che si raccolgono tutti in casa del prof. Andrea.
Apparentemente, sembrano smarriti nella metropoli dalle mille luci e dalle mille razze, ma invece, sono incredibilmente coesi dalla forza dell'amicizia, dallo spirito di solidarietà che li aiuta ad affrontare il mondo esterno e a non abbandonarsi reciprocamente.

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Desejo

Sono poesie da toccare, da annusare, da mangiare... Sono cibo per l'anima: non un'anima eterea, ma un'anima in carne ed ossa che vuole vivere, che pretende di esistere, che urla al mondo la sua femminilità.

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La sposa di Assuan

Per sfuggire alle persecuzioni che colpiscono i cristiani copti in Egitto ai primi del Novecento, una ragazza di Assuan è costretta dal padre a sposare un musulmano.
Inizia così il lungo viaggio avventuroso che la porterà dall'Egitto meridionale fino ad Haifa, in Palestina, per conoscere il suo promesso sposo.

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La strada dei fiori di Miral

Miral è una ragazza palestinese che vive in Israele e che viene accolta nel collegio-orfanotrofio fondato da Hind Husseini.
La zia di Miral ha compiuto un grave attentato e il padre, cambiando il cognome a Miral e allontanandola dalla famiglia, intende evitare che la vita della ragazza sia segnata per sempre da quel marchio.

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Baro romano drom. La lunga strada dei rom, sinti, kale, manouches e romanichals.

Il libro si divide in sei parti: la prima riguarda l'aspetto storico, dalla preistoria fino all'azione politica e sociale dei giorni nostri, ed evidenzia le strategie e gli eventi più significativi che hanno coinvolto la popolazione romaní nel lungo percorso dalle regioni a nord-ovest dell'India al mondo occidentale, attraverso la Persia, l'Armenia e l'Impero bizantino. La seconda parte affronta l'analisi della popolazione romaní sotto il profilo demografico e dell'autodeterminazione, descrivendo i diversi gruppi e dalle varie comunità. La terza concerne gli aspetti socio-economici generali e la quarta la lingua romaní.
La quinta parte si occupa della cultura romaní intesa in senso antropologico e, infine, l'ultima riguarda l'arte nelle sue principali espressioni.

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La talpa nel soffitto. Racconti

Il tema dell’identità rappresenta il filo conduttore che attraversa quasi tutti i racconti di questo volume. Un’ identità dai confini flessibili, come ad indicare l’assenza di condizioni materiali che permettano di costruirne una in forma stabile.
Ma i racconti sono anche un mezzo per dimostrare come la letteratura si sia fatta sempre di più mezzo prezioso e insostituibile: Wakkas si è posto il problema della scrittura, ha passato in rassegna tecniche narrative diverse, confrontandosi con tempi, voci e persone tra loro dissimili, fatto che gli ha dato la possibilità di sperimentare generi diversi.

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Tramonto

Perdonate, vi prego, vorrei raccontarvi una storia, la storia di una maschera. Così ha inizio questo racconto che, dopo tre anni di vita teatrale, è diventato un libro illustrato per ragazzi. Esso narra la nascita, l'adolescenza e la maturità di Tramonto, il nato 'in mezzo' per eccellenza. Tra i suoi genitori, Luce e Buio, costretti ad incontrarsi ed amarsi proprio esclusivamente al tramonto, tra le creature del giorno, dal viso chiaro, le labbra sottili e i lineamenti delicati, e le creature della notte, scure, con le labbra grosse ed i lineamenti marcati, tra due razze, due colori, tra mente e cuore, soprattutto.

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Mondogiovane

Entrare nelle problematiche dei ragazzi per indurli ad aprirsi e a confrontarsi con i propri coetanei e con il mondo degli adulti è uno dei compiti più difficili da assolvere. Molto spesso, infatti, i giovani sono portati a chiudersi in se stessi e a confidarsi solo con alcuni coetanei.
Questo volume, invece, vuole spingere gli adolescenti a riflettere sui problemi fondamentali della loro età e del loro mondo al fine di confrontarsi, sia con i propri compagni che con l'insegnante.
I sei racconti proposti spaziano sulle grandi tematiche del mondo adolescente: dall’amore all’amicizia; dall' “isolamento informatico” alla riscoperta dei valori e degli ideali umanistici; dalla insoddisfazione dei giovani occidentali alla lotta per la sopravvivenza dei loro coetanei residenti nei Paesi meno fortunati;

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Il burattinaio e altre storie extraitaliane

Un caleidoscopio di personaggi dai quattro angoli del mondo che lottano con ironia e a volte con amarezza e confusione contro le frontiere e i pregiudizi in un mondo sempre più creolo per sottolineare che il destino non risiede nelle stelle, e non è detto che un giorno i burattini non possano diventare burattinai.

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Cronache di un venditore di sangue

Xu Sanguan trasporta i bachi tutto il giorno in un grande setificio. Ha una moglie molto bella e molto capricciosa e tre figli di cui va orgoglioso: Felice Uno, Felice Due, Felice tre.
La schietta umanità di Xu, la sua arte di arrangiarsi, il suo saggio non voler capire le cose che succedono gli permettono di attraversare giorno dopo giorno la miseria e la fame, le epurazioni e i fanatismi ideologici senza mai perdersi e senza mai perdere la propria autenticità.
L’estrema risorsa di vendere il proprio sangue nei momenti difficili e più importanti (una pratica ancora oggi realmente diffusa in Cina) è una specie di talismano: il sangue è un dono degli avi, e per questo non va sprecato. Ma ciò non gli impedisce di far convivere con fantasia e buon senso le ragioni della morale con quelle della necessità.

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Le cose del mondo sono fumo

Una raccolta di racconti avvolti in un’atmosfera trasognata e magica, che riprende e rovescia la narrazione dell’antica tradizione cinese.
Nel microcosmo di un cortile, personaggi indicati con dei numeri intrecciano le loro vite in quella che si presenta come una paradigmatica normalità, ma genera invece una catena di morti bizzarre, quasi rituali, alle quali non sopravviverà nessuno.
Per far questo, Yu Hua scompone e reinterpreta il racconto della tradizione cinese - le storie d'amore fra aspiranti funzionari e nobildonne, i romanzi di cappa e spada, gli affreschi sociali - trasportando il lettore verso un nuovo tipo di percezione e di esperienza estetica.

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Zuppa d’erba

Zhang Xianliang era un poeta di ventiquattro anni. Da due anni si trovava in un campo di rieducazione attraverso il lavoro nella Cina nord-occidentale solo per il fatto di essere un letterato, un intellettuale.
La carestia stava mietendo milioni di vittime in tutto il Paese, ma Zhang trovò la forza di scrivere un diario: “Usai la penna per sopravvivere”. Quelle scarne annotazioni, accuratamente autocensurate, hanno aiutato il loro autore a sopravvivere.
Il giovane Zhang viene gettato fra delinquenti comuni in un inferno senza sbarre, dove gli strumenti di tortura si chiamano fame, autocritica e delazione.
Nessuno pensava più ai propri familiari, nessuno cercava più amicizia e solidarietà nella disgrazia: l’unica cosa che importava era che le spartizioni della zuppa fossero eque, che nessuno, che nessuno ottenesse un filo d’erba più degli altri.

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