Il braccialetto di Giada


In questa sezione del sito troverete una raccolta delle opere di autori stranieri tradotti in italiano, divisa per aree geografiche, ma anche una bibliografia per chi si interessa di intercultura o di migrazione.
Infine una sezione dedicata allo studio dell’italiano come lingua seconda.
Buona lettura!!
Gelide notti è la tragica e sommessa descrizione, giorno per giorno, del calvario di un uomo ammalato di tisi nella Cina miserevole che vive l’ultimo anno di guerra. Questo romanzo è il capolavoro della maturità di Ba Jin. Sullo sfondo la Cina martoriata, dove ogni evento, ogni gesto, ogni parola sono antieroici, semplici, quotidiani al punto che la banalità esalta e acuisce la tragedia ed è penosamente rivelatrice di una condizione umana universale e al tempo stesso specifica.
Il romanzo Il maestro della notte, dopo una lunga fase di censura, è stato riabilitato sia nella Cina popolare che a Taiwan. Taibei, inizio anni Settanta. Un gruppo di ragazzi omosessuali si riunisce nel Parco Nuovo. Aqing, il narratore, bandito dalla scuola perché sorpreso in atti osceni con un sorvegliante e cacciato di casa dal padre, austero ufficiale del Guomindang, si ricrea una famiglia nella società del parco.
Protagonisti di questa saga sono i tre fratelli Gao: Juexin, Juemin e Juehui. Juemin, innamorato della giovane Qin, abbandona la propria casa per sfuggire al matrimonio imposto dal padre. Ciò finirà col mettere gli altri due fratelli l'uno contro l'altro, costringendoli a scegliere se rispettare l'autorità paterna o la libertà del fratello. A fare da contraltare ai fratelli Gao ci sono le figure tragiche di tre donne: Mei, Mingfeng e Ruijue. Quest'ultima, felice nel suo matrimonio con Juexin, muore giovane di parto.
I simboli adinkra, misteriosi pittogrammi africani, per la prima volta in Italia nei racconti autobiografici di un giovane autore camerunense.
Henri Olama narra alcuni episodi della sua giovinezza nel Camerun, inframmezzati dalle esperienze di immigrato in Italia, prendendo spunto dai simboli adinkra, il cui significato si dilata e si precisa, in una ventina di storie.
Come i pittogrammi adinkra, tramandati di padre in figlio e impressi sui tessuti rituali, compongono un glossario simbolico da cui si dispiega il senso della vita e della morte, così i racconti di Henri Olama dipanano legami di comprensione tra culture.
João Grande e Pedro Proiettile, il Professor Bella-Vita, il Gatto e Gamba-Zoppa, il negretto Barandão e la piccola Dora, il Siccità e il Lecca-Lecca sono i membri di una pericolosa banda di ragazzi che infesta il porto di Bahia in un'epoca di oppressione e di rivolta.
Gli odori dei campi. Poesie scelte è un libro di poesie di Ai Qing scelte da Anna Bujatti, con testo originale cinese a fronte. Ai Qing è il poeta della campagna, dei villaggi contadini, degli spazi aperti che ci mostrano lo spirito più vero della grande Cina: ad esempio, quando descrive Shanghai il poeta si affida all'impensata immagine del grosso storione che risale il Chang Jiang, il lungo fiume-arteria della Cina.
La mangiatoia, con testo cinese a fronte, raccoglie le poesie dedicate alla maternità e alla nascita di Ai Qing, uno dei maggiori poeti cinesi contemporanei.
Il volume è arricchito dalla riproduzione di immagini orientali di fine secolo.
Siamo in piena rivoluzione culturale. La giovane protagonista di Azalea rossa, romanzo autobiografico, fedele seguace dei principi del Presidente Mao, entra in una fattoria modello. Questa si rivela un'esperienza devastante: la Fattoria è in realtà un luogo dove si svolge una sordida lotta per il potere e dove il controllo sociale e la disciplina di lavoro hanno un valore assoluto.
Nel romanzo Il pavone rosso, Anchee Min scava nel mito negativo della signora Mao e riporta alla luce la donna, con le sue forti passioni, il suo bisogno d'amore, la sua volontà di affermazione e la sua tragica fine. Ambiziosa, indomabile, istrionica, la ragazza che da grande diventerà la terza moglie di Mao Zedong vuole dimostrare a tutti i costi di non essere "figlia dell'erba", nata per farsi calpestare, bensì uno splendido pavone.
Una vena ilare e tragicomica attraversa le novelle che compongono Vite minime: esse raccontano in modo rapido e incisivo le storie di piccole e umili esistenze marchiate dal sistema, dai tempi di Mao ai nostri giorni.
Acheng fissa la sua lente su esseri semplici e qualunque, ne coglie i tic e le manie, fruga nella loro vita quotidiana, entra nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle sezioni di partito.
In questa bizzarra microepopea non c’è spazio per le grandi sovversioni: gli eroi di Acheng, anime sperdute nel gigantesco ingranaggio del Potere, non si sognano di combattere a viso aperto il regime. Le loro trasgressioni assomigliano alle stramberie dei pazzi: spesso sono semplici lapsus, stranezze e fissazioni di poveri diavoli che esprimono così il malessere che li opprime.