Contro l’antisemitismo


In questa sezione del sito troverete una raccolta delle opere di autori stranieri tradotti in italiano, divisa per aree geografiche, ma anche una bibliografia per chi si interessa di intercultura o di migrazione.
Infine una sezione dedicata allo studio dell’italiano come lingua seconda.
Buona lettura!!
Ambientata in Zimbabwe, è la storia di due guerre e di due donne, dell'orrore della violenza che diventa normalità. La vicenda si svolge nel villaggio di Kezi nel 1980, anno della difficile indipendenza del paese africano dalla Gran Bretagna. Lo sguardo delle due donne, due sorelle accomunate da una straziante tragedia umana, disegna un quadro della vita prima e dopo la liberazione e racconta la loro indefessa ricerca della dignità.
Un giovane medico al capezzale del suo padre spirituale, ormai in fin di vita. Di fronte alle finestre dell'ospedale si distende il campo profughi di Shatila, in Libano. Il vecchio militante in coma sognava di scrivere una storia senza inizio né fine, la storia del popolo palestinese. Una storia che ora, in una sorta di terapia, gli viene raccontata dal suo discepolo: la guerra civile in Libano, gli episodi significativi della sua vita e gli itinerari di un pugno di uomini e donne accerchiati dalla storia, a partire dall'espulsione dalla Galilea nel 1948.
Ramchand, rimasto orfano da bambino di entrambi i genitori viene affidato a degli zii che, oltre a impossessarsi della modesta eredità, si occupano distrattamente di lui.
Quando compie quindici anni, lo affidano al proprietario di un grande negozio di sari dove trascorre dieci anni lavorando.
Un giorno va a casa di una delle famiglie più ricche della città per mostrare i sari più preziosi. Il giorno successivo, gli viene affidato il compito di cercare un impiegato assente.
Così viene a contatto con la vita dei quartieri più poveri della città e con la moglie del collega, preda dell'alcol.
Queste due piccole, ma improvvise circostanze lo porteranno a interessarsi del mondo che lo circonda...
Tredici racconti in cui sono trattati e analizzati con delicatezza e ironia tutti i grandi temi della poetica di Tagore: atmosfere misteriose e impalpabili, l’amore coniugale, il dramma sociale delle caste, il mondo dei bambini con la sua magia.
Un affresco di temi continuamente variati che ci restituisce l’estrema ricchezza della realtà indiana.
Saru, la protagonista, nasconde un inconfessabile segreto: ogni notte viene stuprata dal marito; un «rito» allucinato e agghiacciante che si ripete da anni e che la donna continua a subire in silenzio perché crede di avere molte cose da farsi perdonare: successo professionale, frustrazione del marito poeta fallito, ribellione dalla famiglia e dalle tradizioni, senso di colpa per la morte del fratellino che non riuscì a salvare. Scritto in flashback, questo romanzo è la storia di come Saru ricompone pezzo dopo pezzo la propria identità, finché la sua voce (che non riesce a uscire durante gli stupri) non ritrova corpo e coraggio.
Protagonista del romanzo un bambino nato nel momento in cui arriva il monsone dopo un periodo di grande siccità, quindi destinato ad un grande avvenire.
Lo ritroviamo invece a venti anni impiegato in un ufficio postale dove sogna e legge la posta degli altri finchè un giorno decide di andare a vivere su un albero da dove vive dispensa “rivelazioni” all’intero villaggio; secondo Rushdie un libro creativo e di grande immaginazione.
Ritorna il vento affascinante e misterioso dell’India antica in questa raccolta di racconti lunghi, legati alla tradizione filosofica hindu che individua i quattro fini dell’uomo: Dharma, Sakti, Kama, Artha (Legge, Forza, Desiderio, Profitto).
Ogni fine è incarnato in un protagonista: il generale Jago, Antia, la giovane hostess Sheila, l’ispettore Sartaj, l’esperto di computer. A dare un senso compiuto ecco il racconto finale, Santi o della pace: il fine ultimo dell’uomo è il raggiungimento della serenità “l’eliminazione di qualsiasi perturbamento” che si ottiene solo in età avanzata, come avviene all’anziano Shiv Subramaniam.