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Contro l’antisemitismo

Un'antologia di scritti dell'intellettuale anarchico di origine ebraica Bernard Lazare sul tema dell'antisemitismo, in difesa di Alfred Dreyfus e in polemica con La France Juive (1886) di Edouard Drumont, il leader indiscusso dell'antisemitismo nazionalista e cattolico francese. Il volume raccoglie alcuni scritti inediti in Italia ed anche l'articolo Per gli ebrei di Emile Zola - che Lazare incontrò personalmente nel 1896 - a testimonianza del violento dibattito sull'antisemitismo che si scatenò allora in Francia. Un libro di estrema attualità, che fornisce una significativa chiave di lettura per comprendere il presente, soprattutto alla luce del riaffacciarsi di derive antisemite."

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Fiabe ebraiche

(A cura di Elena Loewenthal)
Pa'am Achat: «Una volta». Cosí, il piú delle volte, cominciano le fiabe ebraiche. La formula è usuale, persino scontata. Se non che né prima né dopo quell'«una volta» c'è modo di trovare il verbo, un qualsivoglia attestato di esistenza nel tempo. Da quelle due parole in poi, la fiaba ebraica si dipana sospesa in un tempo che non è dato immaginare, libera dai confini d'ogni concepibile realtà, dove si nutre ogni illusione fuorché quella di collocare la storia in qualche «dove» o «quando». [...]
Ironia, a tratti verace umorismo, sommessa distanza dalla realtà, profonda saggezza e inguaribile pazienza sono le virtú delle fiabe ebraiche - siano esse echi di adagi biblici o rifacimenti di motivi stranieri. In un caso o nell'altro, il filo conduttore del racconto, l'atmosfera che si respira, hanno inequivocabile la connotazione d'Israele.

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Le vergini delle rocce

Ambientata in Zimbabwe, è la storia di due guerre e di due donne, dell'orrore della violenza che diventa normalità. La vicenda si svolge nel villaggio di Kezi nel 1980, anno della difficile indipendenza del paese africano dalla Gran Bretagna. Lo sguardo delle due donne, due sorelle accomunate da una straziante tragedia umana, disegna un quadro della vita prima e dopo la liberazione e racconta la loro indefessa ricerca della dignità.

 

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La casa grande

L'autore situa l'azione del suo romanzo proprio prima della Seconda Guerra Mondiale.
L'ossessione del pane e della fame riempiono Dar-Sbitar, la casa grande, in cui vivono i poveri, una vasta caserma con un patio centrale. La ricerca di cibo, la paura della polizia pronta a irrompere alla ricerca di agitatori, il risveglio delle coscienze, e soprattutto l'intenso modo di sentire del protagonista Omar, bambino costretto a crescere in fretta, permeano con uno stile crudo e poetico quest'opera di Dib valendogli il titolo di "padre fondatore del romanzo algerino contemporaneo". La casa grande è il primo volume della trilogia di Mohammed Dib, chiamata "Algeria".

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Il paradiso della cotoletta

L'incontro tra culture in una delle opere più interessanti della letteratura dell'immigrazione: un adolescente al suo primo impatto con il mondo del lavoro, in un romanzo provocatorio e divertente.

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Come cucinarsi il marito all’africana

La signorina Aissatù è follemente innamorata di un maialino purosangue e celibe, Souleymane Bolobolo, che vive con la madre e il loro animale domestico, una gallina. Per sedurlo non bastano dolcezze e teneri baci, occorrono anche aromi tropicali che stregano e catturano. Mango selvatico, zenzero, marinata di spezie e zuppa di pesce...

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La vampata

Con questo volume Scorza conclude il ciclo andino iniziato con "Rulli di tamburo per Rancas" riannodando tutti i fili che hanno alimentato l'affresco della lotta dei contadini peruviani per riconquistare le loro terre ai grandi proprietari terrieri. I protagonisti della leggendaria vicenda e l'ambiente carico di tradizioni del Perú sono gli stessi delle opere precedenti, ma a questi si aggiunge la figura dell'avvocato Ledesma, un personaggio storico, che dà il suo contributo alla rivoluzione contadina difendendo i diritti della popolazione più povera.

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La porta del sole

Un giovane medico al capezzale del suo padre spirituale, ormai in fin di vita. Di fronte alle finestre dell'ospedale si distende il campo profughi di Shatila, in Libano. Il vecchio militante in coma sognava di scrivere una storia senza inizio né fine, la storia del popolo palestinese. Una storia che ora, in una sorta di terapia, gli viene raccontata dal suo discepolo: la guerra civile in Libano, gli episodi significativi della sua vita e gli itinerari di un pugno di uomini e donne accerchiati dalla storia, a partire dall'espulsione dalla Galilea nel 1948.

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Il negozio di sari

Ramchand, rimasto orfano da bambino di entrambi i genitori viene affidato a degli zii che, oltre a impossessarsi della modesta eredità, si occupano distrattamente di lui.
Quando compie quindici anni, lo affidano al proprietario di un grande negozio di sari dove trascorre dieci anni lavorando.
Un giorno va a casa di una delle famiglie più ricche della città per mostrare i sari più preziosi. Il giorno successivo, gli viene affidato il compito di cercare un impiegato assente.
Così viene a contatto con la vita dei quartieri più poveri della città e con la moglie del collega, preda dell'alcol.
Queste due piccole, ma improvvise circostanze lo porteranno a interessarsi del mondo che lo circonda...

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Palestra italiana

Esercizi di grammatica italiana pensato per diversi livelli di apprendimento della nostra lingua (dal livello elementare al livello avanzato).
Palestra italiana può essere utilizzato da studenti e insegnanti come strumento di verifica della conoscenza della grammatica italiana.

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Le Pietre Maledette

Tredici racconti in cui sono trattati e analizzati con delicatezza e ironia tutti i grandi temi della poetica di Tagore: atmosfere misteriose e impalpabili, l’amore coniugale, il dramma sociale delle caste, il mondo dei bambini con la sua magia.
Un affresco di temi continuamente variati che ci restituisce l’estrema ricchezza della realtà indiana.

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Digiunare, divorare

La scrittrice, che vive tra Delhi e New York, in questo più che negli altri suoi romanzi, realizza l’intento di mettere a confronto due mondi: la vecchia India e il “nuovo mondo” gli Stati Uniti.
Per farlo non sceglie la facile strada di contrapporre il bene e il male: un posto buono e uno cattivo.

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Il Buio non nasconde paure

 

Saru, la protagonista, nasconde un inconfessabile segreto: ogni notte viene stuprata dal marito; un «rito» allucinato e agghiacciante che si ripete da anni e che la donna continua a subire in silenzio perché crede di avere molte cose da farsi perdonare: successo professionale, frustrazione del marito poeta fallito, ribellione dalla famiglia e dalle tradizioni, senso di colpa per la morte del fratellino che non riuscì a salvare. Scritto in flashback, questo romanzo è la storia di come Saru ricompone pezzo dopo pezzo la propria identità, finché la sua voce (che non riesce a uscire durante gli stupri) non ritrova corpo e coraggio.

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La mia nuova vita sugli alberi

Protagonista del romanzo un bambino nato nel momento in cui arriva il monsone dopo un periodo di grande siccità, quindi destinato ad un grande avvenire.
Lo ritroviamo invece a venti anni impiegato in un ufficio postale dove sogna e legge la posta degli altri finchè un giorno decide di andare a vivere su un albero da dove vive dispensa “rivelazioni” all’intero villaggio; secondo Rushdie un libro creativo e di grande immaginazione.

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Amore e nostalgia a Bombay

Ritorna il vento affascinante e misterioso dell’India antica in questa raccolta di racconti lunghi, legati alla tradizione filosofica hindu che individua i quattro fini dell’uomo: Dharma, Sakti, Kama, Artha (Legge, Forza, Desiderio, Profitto).
Ogni fine è incarnato in un protagonista: il generale Jago, Antia, la giovane hostess Sheila, l’ispettore Sartaj, l’esperto di computer. A dare un senso compiuto ecco il racconto finale, Santi o della pace: il fine ultimo dell’uomo è il raggiungimento della serenità “l’eliminazione di qualsiasi perturbamento” che si ottiene solo in età avanzata, come avviene all’anziano Shiv Subramaniam.

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In Custodia

Divertente romanzo che narra l’incontro tra un giovane professore di hindi, lingua da molti ritenuta inferiore, e il più grande poeta vivente di urdu, idioma colto della tradizione, parlato prevalentemente dai musulmani.

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Notte e Nebbia a Bombay

Hugo Baumgartner, ebreo tedesco, è da 50 anni in India per fuggire alla persecuzione nazista.
Nella solitudine rumorosa di Bombay si è ritagliato un suo angolo tranquillo rinunciando per sempre a una patria e una lingua, ma non ai ricordi che riaffiorano prepotenti alla mente.

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