Il Buio non nasconde paure
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Saru, la protagonista, nasconde un inconfessabile segreto: ogni notte viene stuprata dal marito; un «rito» allucinato e agghiacciante che si ripete da anni e che la donna continua a subire in silenzio perché crede di avere molte cose da farsi perdonare: successo professionale, frustrazione del marito poeta fallito, ribellione dalla famiglia e dalle tradizioni, senso di colpa per la morte del fratellino che non riuscì a salvare. Scritto in flashback, questo romanzo è la storia di come Saru ricompone pezzo dopo pezzo la propria identità, finché la sua voce (che non riesce a uscire durante gli stupri) non ritrova corpo e coraggio. Come tutte le protagoniste della Deshpande, Saru è una fuoriuscita: dalle rigide leggi di casta, dal ruolo assegnato alla donna da millenarie tradizioni e usanze. E come tutte non trova appoggio nel marito. Una denuncia della situazione femminile indiana con toni decisamente femministi, pur senza perdere di vista i valori tradizionali del pensiero induista e buddista. Resistere è più rivoluzionario che fuggire, sembra far dire la scrittrice alla sua eroina.