Due vecchissime donne, due paesini del Bengala, due storie. Una, Dulali, sogna e ricorda un vecchio amore impossibile perché proibito; l'altra, Andi, sogna di vivere in una favola. Una è stata derubata della vita, l'altra è stata derubata della vista. Tutte e due riescono a vedere solo a occhi chiusi, una vede il passato mentre l'altra, sotto forma di favola, vede il presente. Dulali e Andi sono accomunate da un pensiero, da una speranza, da un sogno, forse da una visione: riuscire a mangiare tanto da potersi riempire la pancia.
Mahasweta Devi
Nata nel 1926 a Dacca nel Bengala (attuale Bangladesh).
Negli anni trenta e quaranta, opera in gruppo che svolge lavoro sociale nei villaggi del Bengala, esperienza che influenzerà il suo lavoro di scrittrice.
Si è laureata in letteratura inglese, ha insegnato e fatto la giornalista.
Ha pubblicato il suo primo libro nel 1956.
La cattura
La scrittrice ci racconta la storia delle lotte della casta dei più poveri nel Bengala degli anni Settanta.
La ricostruzione storico sociale lascia comunque spazio alla bella storia dell’amicizia tra due uomini, il sessantenne Kali Santra, un giornalista decano del partito comunista e il suo ex compagno di partito, Boshai, che combatte al fianco dei braccianti.
La ricostruzione storico sociale lascia comunque spazio alla bella storia dell’amicizia tra due uomini, il sessantenne Kali Santra, un giornalista decano del partito comunista e il suo ex compagno di partito, Boshai, che combatte al fianco dei braccianti.