Voce narrante del romanzo, Madhu ricostruirà pazientemente se stessa ripercorrendo le non comuni vicende di due donne che nell'India di metà '900 cercavano la propria realizzazione, l'una come musicista e artista, l'altra come attivista politica e sindacalista nelle file del Partito Comunista indiano. Sapientemente orchestrato dall'autrice, il monologo interiore di Madhu si espande in un canto a più voci e strumenti, dove tanti personaggi, tradizioni, lingue e paesaggi dell'India contemporanea si misurano con il rifiuto della violenza e dell'intolleranza tanto nella vita pubblica come nelle relazioni private, con la passionper l'arte in ogni forma.
Deshpande Shashi
Shashi Deshpande è nata nel 1938. E’ la figlia di un famoso scrittore, Shriranga.
Ha ricevuto una educazione di tipo inglese presso la scuola della missione protestante a Karnataka.
Da giovane ha letto molti classici della letteratura inglese, appassionandosi in particolare alle opere di Jane Austen.
Ha studiato Economia a Bombay e si è laureata in legge a Bangalore.
Il Buio non nasconde paure
Saru, la protagonista, nasconde un inconfessabile segreto: ogni notte viene stuprata dal marito; un «rito» allucinato e agghiacciante che si ripete da anni e che la donna continua a subire in silenzio perché crede di avere molte cose da farsi perdonare: successo professionale, frustrazione del marito poeta fallito, ribellione dalla famiglia e dalle tradizioni, senso di colpa per la morte del fratellino che non riuscì a salvare. Scritto in flashback, questo romanzo è la storia di come Saru ricompone pezzo dopo pezzo la propria identità, finché la sua voce (che non riesce a uscire durante gli stupri) non ritrova corpo e coraggio.