L’epica storia d’amore tra la giovane Alma Belasco e il giardiniere giapponese Ichimei: una vicenda che trascende il tempo e che spazia dalla Polonia della Seconda guerra mondiale alla San Francisco dei nostri giorni.
L’amante giapponese


L’epica storia d’amore tra la giovane Alma Belasco e il giardiniere giapponese Ichimei: una vicenda che trascende il tempo e che spazia dalla Polonia della Seconda guerra mondiale alla San Francisco dei nostri giorni.
Lunedi 29 Febbraio 2016 alle 17 presso l'Aula II del Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali della Facoltà di Lettere e Filosofia, piazzale Aldo Moro 5, si terrà la conferenza Modalidades de lo fantástico en Adolfo Bioy Casares y Julio Cortázar a cura di
Carlos Dámaso Martínez, Universidad Nacional de las Artes - Buenos Aires Universidad de Buenos Aires.
La foto di due bambini tra le mani. Ulises è in aereo e sta attraversando il mondo per ritrovarli. Sono Tadeo e Alicia, i suoi figli portati via dalla moglie. In Israele, un paese devastato dalla violenza, in cui Ulises, straniero, deve lottare per farsi comprendere. L’incontro con Irit, un’artista, cambia tutto. Il limite linguistico che li divide è solo apparente: i due sapranno creare un linguaggio tutto loro, fatto di sguardi, di corpo, di sensazioni.
Kamchatka è una parola stramba. Per alcuni non ha nessun significato, per altri suona come un incrociarsi di spade, per altri ancora è il paese in alto a destra nel tabellone del Risiko. Per Harry, è l’ultima parola pronunciata dal padre prima di diventare uno dei tanti desaparecidos. 1976: Harry è un bambino a cui piace inventare storie, giocare con il suo amico Bertuccio, sfidare suo padre a Risiko. Ha un fratello più piccolo, il Nano, e ama i suoi genitori.
La Casa delle Traduzioni, via degli Avignonesi 32, ospiterà giovedì 28 gennaio 2016 alle ore 17,30 un incontro dedicato alla letteratura argentina per l'infanzia tradotta in italiano. In particolare, verrà presentato il progetto della mostra di libri per bambini di autori argentini tradotti in italiano, come María Teresa Andruetto, Graciela Montes, Isol, Jorge Luján, Gustavo Roldán, Mariana Chiesa. L'evento è a cura di Marina Rivera e Cristina Blake dell'Associazione italo-argentina Il giorno di Stefano.
A Edgard "Zurdo" Mendieta questa volta tocca un caso che sembra di facile soluzione: l'omicidio di una ballerina di lap dance. Appena giunto sul luogo del delitto scopre però che il corpo che giace tra le erbacce è quello della bellissima ragazza brasiliana Mayra Cabral de Melo, che Mendieta aveva conosciuto tempo addietro a Mazatlán. Poco dopo anche Yolanda Estrada, coinquilina di Mayra, viene ritrovata senza vita.
Abbandonato dall'unica donna che ha mai amato e in cura da uno psicanalista per superare un trauma della sua infanzia, al detective Edgar "Zurdo" Mendieta viene affidato un caso che sembra un vero rompicapo.
Bruno Canizales, avvocato di successo e figlio di un importante politico, è ritrovato morto con la testa perforata da una pallottola d'argento.
In Scritto sulla tua terra il giovane autore racconta la scomparsa del padre Héctor Libertella (1945-2006), figura di spicco nel panorama delle lettere argentine, nonché uomo sopra le righe e immolato all’alcolismo: ma se nel racconto del lutto, mai enfatico, mai accanito, Mauro cerca innanzitutto una riconciliazione affettiva, per lui è altrettanto importante ricollocare se stesso in un’ipotetica genealogia letteraria. Si chiede infatti Mauro: è possibile diventare scrittori quando il nostro cognome appartiene già a uno autore consacrato? Una narrazione dura, onesta, talvolta soffocante, ma al contempo mai deprimente in cui l'autore racconta gli ultimi giorni di questo grande padre.
Martedì 19 maggio 2015, ore 17.30, l’Istituto Italo-Latino Americano, via Giovanni Paisiello 24, e l’Ambasciata dell’Ecuador presentano il libro Verbo Travestito – Verbo Travesti di Humberto Vinueza.
Mercoledì 6 maggio 2015 ore 19 presso la Sala Zavattini della Fondazione AAmod, via Ostiense 106, AAmod in collaborazione con Casa Argentina e Cineteca Nazionale presentano Fernando Birri: 90 anni di militanza dell'immagine. El siglo del viento - omaggio a Eduardo Galeano recentemente scomparso. Introduce Roberto Silvestri.
Lo scrittore cileno mette in rassegna bugiardi impenitenti e fantasmi in carne e ossa, banditi armati e giovani amanti, uomini ossessionati da un’idea superata della mascolinità o che si giocano l’ultima carta scommettendo sull’amore. Altri personaggi scoprono l’obsolescenza, come di merce, di sentimenti che sembravano eterni, o inseguono invano un padre che esiste solo nella memoria dell’infanzia. Il loro mondo è al tempo stesso modernissimo e antico, la cultura digitale del nostro secolo permea i dialoghi intensi e brillanti, ma nel cuore dei personaggi si insinua spesso una malinconia senza tempo, una passione romantica, un dubbio amletico.
La Libreria Odradek, via dei Banchi Vecchi 57, presenta un laboratorio di Letteratura argentina per ragazzi a cura di Cristina Blake e Marina Rivera. In questi incontri si affronteranno le poetiche di autori e illustratori argentini che manifestano diverse estetiche della parola e dell’immagine sia per il bambino sia per il lettore adulto. In particolare, si tratteranno le poetiche innovative di María Elena Walsh, Graciela Montes, Iris Rivera, María Teresa Andruetto, Mónica Weiss, Isol, Pablo Bernasconi, María Wernicke. Prossimo incontro lunedì 23 febbraio ore 18-20.
Nella provincia argentina di Misiones, ai confini con il Paraguay e il Brasile, tre tardo-adolescenti si ritirano in una estancia a ridosso della foresta per una vacanza che si trasformerà in un grottesco rito di passaggio all’età adulta. Storditi dal caldo asfissiante della selva e da una zuppa psichedelica fatta in casa, i ragazzi affrontano un paesaggio minaccioso, che nasconde serpenti annidati ovunque (uno dei tre è affetto da ofidiofobia e si documenta ossessivamente sulle varie specie).
Tre storie inquietanti nella Buenos Aires di oggi. Nella prima quando parlavamo con i morti quattro ragazzine comprano una tavola ouija e iniziano a parlare con i fantasmi: cercano informazioni sui parenti e conoscenti desaparecidos, ma qualcosa va storto e un frammento di quel passato gioca un brutto scherzo a una di loro. Nel secondo racconto Silvina osserva in metro una giovane mendicante sfigurata dalle ustioni, la quale racconta ai passanti che è stato il compagno a ridurla così: di lì a poco gli ospedali si riempiranno di donne ustionate, ma dietro la violenza si nasconde un programmatico atto di ribellione.
Non ha nome, luogo d’origine, famiglia di appartenenza. Sappiamo che ha studiato veterinaria e che lavora, con scarso entusiasmo, in un negozio di animali. Da poco tempo ha conosciuto una ragazza che invece un nome ce l’ha (Aída) e, apparentemente, una vita movimentata da impegni. Si è trasferita a casa di lei, per una scelta quasi casuale, in cui il sesso è più una forma di vicinanza e di conforto. Senonché (ed è questo l’evento che dovrebbe, almeno in teoria, far virare il racconto) Aída scompare e, contemporaneamente, la nostra protagonista assiste al suicidio di una persona che si getta nel fiume dal ponte de La Boca (una donna? giovane? Aída?)
Il giovanissimo Zúñiga è la voce di quella generazione di cileni che della dittatura conosce solo versioni ufficiali o racconti frammentari. Il golpe militare – “l’incidente” – risale al 1973. Il regime di Pinochet finì nel 1990 con il passaggio pilotato verso la democrazia e i delitti commessi restarono impuniti. Una parte della popolazione rimasta nel paese decise di voltarsi dall’altra parte e di andare avanti. Così fa la famiglia del protagonista del romanzo, un ragazzo nato nella seconda metà degli anni ’80. Una famiglia in decomposizione: madre e padre divorziati, che non si parlano, forse a causa della morte di uno zio; un trasferimento a Santiago, improvviso come una fuga; una cugina scomparsa nel nulla; il nonno riparato nel suo fanatismo per i Testimoni di Geova; la nuova e ostile famiglia del padre.
Il protagonista, un uomo elegante che vive in una grande casa nera, nutre un'eccentrica passione per le bambole che ogni notte fa sistemare in una sorta di tableau vivant.
Un giorno, temendo la morte della moglie, fa costruire una bambola a sua immagine e somiglianza, Ortensia. A poco a poco il rapporto innocente e la percezione che il protagonista ha di Ortensia si evolvono fino a giungere alle estreme conseguenze: la bambola si umanizza mentre l'uomo si fa bambola.
La storia di Javier è quella degli esiliati degli anni duri della dittatura in molti paesi latinoamericani che si ritrovano, come in un palcoscenico adombrato dall'oblio, a raccontare le proprie fughe malinconiche, i ritorni in punta di piedi, le utopie giovanili e le sconfitte della vecchiaia. Un romanzo a più livelli intriso di nostalgie, ricordi, storie di persone amate, abbandonate, ritrovate, perdute per sempre.
Questa è la storia di una solitudine individuale e collettiva scritta sotto forma di diario. Protagonista è Santomè, inpiegato in una grossa azienda di Montevideo, schiacciato dalla monotonia della vita di ogni giorno. Vedovo, vicino alla pensione, Santomè ha difficoltà a stabilire un rapporto con i suoi figli.
Umana gloria è il libro della notorietà di Mario Benedetti. Non può essere considerato un'opera prima, ma è sicuramente il momento in cui il poeta si manifesta al suo più alto livello. I suoi caratteri più evidenti e importanti sono nella ricerca dell'autenticità all'interno di una realtà semplice, fatta di sentimenti e cose comuni e povere, ma vive nella loro umana pienezza.