La foto di due bambini tra le mani. Ulises è in aereo e sta attraversando il mondo per ritrovarli. Sono Tadeo e Alicia, i suoi figli portati via dalla moglie. In Israele, un paese devastato dalla violenza, in cui Ulises, straniero, deve lottare per farsi comprendere. L’incontro con Irit, un’artista, cambia tutto. Il limite linguistico che li divide è solo apparente: i due sapranno creare un linguaggio tutto loro, fatto di sguardi, di corpo, di sensazioni.
Marcelo Figueras
E’ nato nel 1962 a Buenos Aires. Scrittore, sceneggiatore e giornalista, alla fine del 2000 ha visitato Israele e Palestina per seguire la seconda Intifada. Oltre al fortunato Kamchatka uscito nel 2013 per L’Asino d’oro edizioni, ricordiamo i suoi romanzi El muchacho peronista, La batalla del calentamiento e El rey de los espinos e le sceneggiature di Plata quemada e di Las viudas de los jueves. I suoi libri sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, russo, ebraico, polacco e olandese.
Kamchatka
Kamchatka è una parola stramba. Per alcuni non ha nessun significato, per altri suona come un incrociarsi di spade, per altri ancora è il paese in alto a destra nel tabellone del Risiko. Per Harry, è l’ultima parola pronunciata dal padre prima di diventare uno dei tanti desaparecidos. 1976: Harry è un bambino a cui piace inventare storie, giocare con il suo amico Bertuccio, sfidare suo padre a Risiko. Ha un fratello più piccolo, il Nano, e ama i suoi genitori.