È da poco uscita, la raccolta di romanzi sull’America Latina di Alberto Manzi, educatore, maestro elementare, noto al grande pubblico come presentatore, per la RAI, del programma televisivo "Non è mai troppo tardi".
Il volume, a cura di Antonio Melis, raccoglie tre romanzi sull’America Latina, Paese in cui Manzi ha viaggiato per trent’anni.
Fra il 1956 e il 1984 Alberto Manzi trascorse, quasi, ogni anno, lunghi periodi in Sud America: "Sono stato spesso in Sud America – ricordava egli stesso nella sua ultima intervista. – Vi andai per la prima volta nel 1955 e ’56 per studiare un tipo di formiche nella foresta amazzonica, ma scoprii altre cose che per me valevano molto di più. C'erano i contadini che non potevano iscriversi ai sindacati, perché non sapevano leggere e scrivere e nessuno glielo insegnava; chi cercava di farlo rischiava di essere picchiato e imprigionato, oppure ucciso. Siccome si trattava di una cosa proibita, mi attirò; così io andavo ogni anno… Poi cominciarono ad accusarmi di essere guevarista, oppure marxista o un qualunque accidente che finiva in “ista”... Alcuni stati non mi davano più il visto: non ero una persona gradita…". Questa trilogia è il frutto letterario di questa lunga esperienza.
Antonio Melis
Antonio Melis è professore ordinario di Lingue e Letterature Ispano-Americane presso l’Università di Siena dove, insieme a Luciano Giannelli e Massimo Squillacciotti, tiene l’insegnamento di Civiltà indigene d’America. Tra i suoi lavori figurano numerosi saggi, in prevalenza dedicati all’area andina.
Ha tradotto e introdotto, tra l’altro, opere di José Martí, José Carlos Mariátegui, Ernesto Cardenal, José María Arguedas, Federico García Lorca. Ha partecipato a convegni e tenuto corsi universitari in numerosi Paesi europei e latinoamericani e negli Stati Uniti.
Ha fatto parte delle giurie di numerosi premi letterari, tra i quali il Premio “Casa de las Américas” e il Premio “Juan Rulfo”. Nel 1986 è stato nominato professore onorario dell’Università di Nacional Mayor San Marcos di Lima.