La serena vita di una comunità indigena viene sconvolta dall'avidità di un proprietario terriero bianco, appoggiato da clero, esercito e burocrazia che con la forza e con l'inganno s'impadronisce del villaggio.
Grande romanzo “indigenista”: gli indios lottano per difendere le proprie terre ma anche la loro dignità e la loro concezione della vita.
Il libro è attualmente fuori catalogo.
Ciro Alegría
Nato a Marcabal Grande [Huamachuco] nel 1909 è cresciuto nella provincia a contatto con gli indios; ha militato fino al 1948 nella Aliancia Popular Revolucionaria Americana (APRA), una formazione politica progressista e pacifista. E’ stato in prigione e poi in esilio in Cile, dove ha scritto la maggior parte delle sue opere. In seguito è tornato a Lima, dove è morto nel 1967.