Danae, persa nel grigiore della sua esistenza di madre e moglie, trova il coraggio di ribellarsi e partire alla ricerca del paradiso della gioventù, l'estate dei suoi tredici anni trascorsa in un campo di lavoro agricolo.
Qui aveva scoperto l'amore per una ragazza india, Terra, con la quale aveva vissuto un periodo travolgente. Una volta lasciato il campo, Danae aveva scritto alla giovane amante lettere mai giunte a destinazione.
Ma il ritorno a quel luogo incantato, dopo tanti anni, ridesterà la passione per Terra.
Zoé Valdés
Zoé Valdés è una delle voci più originali ed espressive della narrativa caraibica e incarna tutta la paura di un regime totalitario nei confronti di chi usa la narrativa per esprimere liberamente il proprio pensiero. Zoé Valdés pubblica i suoi primi libri in Francia, dove lavora nella delegazione cubana dell’Unesco e nell’Ufficio culturale dell’Ambasciata cubana. Il governo non li gradisce perché troppo sarcastici nei confronti del regime castrista e la scrittrice viene costretta ad abbandonare Cuba per trasferirsi definitivamente a Parigi. Zoé Valdés oggi è cittadina francese e lavora per la costruzione della Terza Repubblica Cubana insieme al poeta William Navarrete e ad altri esuli cubani.
Il nulla quotidiano
"Lei viene da un'isola che aveva voluto costruire il paradiso".
L’isola è Cuba, lei è Patria, nata l’anno della rivoluzione, e con queste parole comincia il romanzo di Zoé Valdés.
Dagli avvenimenti di una giornata qualsiasi affiorano i ricordi e l’educazione sentimentale della protagonista.
Una storia cruda e narrata senza pudori della generazione nata a Cuba durante la rivoluzione.
L’isola è Cuba, lei è Patria, nata l’anno della rivoluzione, e con queste parole comincia il romanzo di Zoé Valdés.
Dagli avvenimenti di una giornata qualsiasi affiorano i ricordi e l’educazione sentimentale della protagonista.
Una storia cruda e narrata senza pudori della generazione nata a Cuba durante la rivoluzione.