Questa è la storia di una famiglia: c’è un figlio che non crede nella rivoluzione; c’è un padre che si aggrappa a un sogno ormai sfumato, e cita Che Guevara ogni volta che può; c’è una madre che cade, si ritrova a terra in preda alle convulsioni, e vede la vita sfuggirle dalle mani; c’è una figlia che fa di tutto per tirare avanti, anche se questo può voler dire cedere all’inganno. Ci sono crepe dappertutto, dentro casa e dentro ognuno di loro. C’è una Cuba polverosa, splendida e dolente.
Cuba
Il disco rotto. 33 rivoluzioni
Il disco rotto. 33 rivoluzioni è il romanzo inedito che Canek cominciò a scrivere in Francia nel 2007 e terminò in Messico nel 2014. Il libro è pubblicato contemporaneamente in Europa, Sud America, Asia e Nord America. Il protagonista è un cubano nero, figlio di una coppia che aveva aderito entusiasticamente alla rivoluzione. Separato dalla moglie, si consola come può con una russa vicina di casa e scopre il piacere della lettura, che poco a poco lo aiuta ad aprire gli occhi e a misurare la distanza fra gli slogan del partito e la realtà che lo circonda.
Fabián e il caos
Pedro Juan, già protagonista della Trilogia sporca dell’Avana, racconta i suoi primi vent’anni: l’insofferenza verso l’ordine costituito e la religione, la scoperta dell’erotismo e quella della lettura. Adolescente con poca voglia di scherzare e molta di menar le mani, assapora il gusto e i rischi della strada, colleziona ragazze, conosce il sesso, l’amore, si lascia travolgere dalla prepotenza della gioventù. E dalla retorica rivoluzionaria: l’eroismo, lo sviluppo, l’uguaglianza. L’uomo nuovo. Legge Hesse, Céline, Nietzsche. Ma di nascosto.
Il re dell’Avana
Protagonisti di questo romanzo sono un ragazzo e una ragazza, cresciuti sulla strada, che vedono nel sesso l'unica forma di riscatto a una vita di stenti e di emarginazione. Lui è un povero ragazzino senza famiglia che sopravvive grazie a furtarelli e traffici con turisti, per finire molto presto in prigione.
Trilogia sporca dell’Avana
Il protagonista, Pedro Juan, attraversa gli anni della storia recente di Cuba, gli anni Novanta, quelli della sua crisi peggiore, che si incrocia e si fonde con la personale crisi dell’autore: il suo licenziamento da giornalista, il fallimento matrimoniale, la solitudine, la caduta rovinosa nella miseria e nella marginalità.
Carne di cane
Pedro Juan Gutiérrez torna a visitare i suoi lettori con un libro tra il racconto e la cronaca frammentaria di giornate girovaghe e notti infiammate dall'alcol e da conturbanti incontri erotici. Con una voce che trae la sua forza evocativa da immagini e figure che sembrano scaturire da un dormiveglia visionario si fa interprete del "genio del luogo".
Animal tropical
Pedro Juan, il picaresco e scandaloso protagonista di Trilogia sporca dell'Avana, è invitato in Svezia. L'inverno scandinavo lo intriga ma lo uccide lentamente. La civiltà degli svedesi lo affascina ma soffoca la sua sensualità. Lui è un "animal tropical" e cerca di spiegarlo ad Anjuta, la sua ospite, trascinandola in una sarabanda erotica, in un laboratorio sessuale degli esperimenti più estremi e stravaganti.
Mi vida
Sono figlia di Catalina Alfonso che tutti chiamano Ollita e di Simón Cruz.
Sono nata a L'Havana, a Cuba, nella parte più povera di un quartiere di classe media e laboriosa, dove vivevano persone di tutte le razze e colori.
Il quartiere si chiamava Santos Suárez e la casetta dove sono nata e cresciuta era al numero quarantasette della via Serrano.
Le regine dell’Avana
La vita reale. Un cubano a New York
Il poeta nell’isola. Testo spagnolo a fronte
Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)
Tu mio primo amore
Qui aveva scoperto l'amore per una ragazza india, Terra, con la quale aveva vissuto un periodo travolgente. Una volta lasciato il campo, Danae aveva scritto alla giovane amante lettere mai giunte a destinazione.
Ma il ritorno a quel luogo incantato, dopo tanti anni, ridesterà la passione per Terra.
L’arpa e l’ombra
Infatti, cosa che pochi sanno, furono fatti ben due tentativi di beatificarlo, da parte di alcuni settori della Chiesa, rispettivamente sotto il papato di Pio IX e di Leone XIII. Ma gli indios, decimati, ridotti in schiavitù per una proposta fatta dello stesso Cristoforo Colombo prima di ogni altro, sarebbero stati d'accordo?
Carpentier non vuole comunque denigrare il personaggio; piuttosto lo riporta entro limiti umani, con umane debolezze, ma anche grandezze probabilmente al di sopra della media umana.
Concerto barocco
Ne sono esempio sintetico ma essenziale quasi tutti i racconti qui riuniti, scritti in momenti diversi e fra loro lontani - da I fuggiaschi, del 1946 a Concerto barocco, del 1974. E mentre la musica dà il tempo al racconto, la storia affronta, con humour e senza retorica, i temi profondi dell'America Latina, dove - come ha notato una volta Alejo Carpentier - "il favoloso che è nel futuro" convive con immagini ed esperienze che sembrano sorgere dai tempi oscuri della preistoria. (Angelo Morino)
Il regno di questo mondo
Al di là dello stile che sembra trasfigurare le vicende e proiettarle in un universo di meraviglie, il romanzo è scrupolosamente un "romanzo storico". Ed è lo stesso Carpentier a metterlo in chiaro nella sua premessa: il racconto che si sta per leggere è stato ricostruito su una documentazione estremamente rigorosa che non solo rispetta la verità storica degli eventi, i nomi dei personaggi, ma che nasconde sotto la sua apparente atemporalità, un minuzioso raffronto di date e di cronologie".
Il secolo dei lumi
"Mi si domanderà - dice l'autore - perché ho ricercato un'azione situata in tale periodo storico. Dirò che, avendo studiato in profondità i costumi e le idee di quel momento di preludio al Romanticismo, mi è parso di individuare una grande coincidenza fra gli aneliti di quest'epoca e quelli degli uomini del nostro secolo."
Tre tristi tigri
La ricchezza di invenzioni verbali e la comicità travolgono sia la trama che la struttura linguistica.
I personaggi situati nell’Avana anni cinquanta sono le emanazioni di una società poco prima del suo disfacimento.
Paradiso
Sono le sensazioni, i sogni, le fantasie, che alimentano la catena di metafore sulle quali si regge il libro.
Fragola e cioccolato
David, militante dell’Unione dei giovani comunisti, si imbatte in Diego, un omosessuale che ostenta la propria scandalosa diversità e la accomuna alle opere d’arte e alle manifestazioni culturali avversate dalle autorità.
L’incontro tra David e Diego si trasforma in una storia di amicizia e di tolleranza.