Un viaggio per racconti nel cuore della comunità afrobrasiliana, con storie che partono dal tessuto urbano della favela e si intersecano tra povertà e violenza urbana, sulla corda tesa tra la vita e la morte. Un’opera che dà corpo alla peculiare escrevivência, concetto coniato dall’autrice per descrivere il fitto intreccio tra scrittura e vissuto, non solo individuale ma comunitario, e ancorato alla storia del popolo a cui appartiene. Racconti fatti di infanzia, vita adulta, mascolinità Nera anche se il vero protagonista dell’opera è l’universo variegato della donna Nera.
Conceição Evaristo
Conceição Evaristo (Belo Horizonte 1946) è una scrittrice brasiliana, docente, ricercatrice, ha un Dottorato di ricerca in Letterature comparate. Dal 2022 coordina la cattedra Olavo Setúbal di Arte, Cultura e Scienza presso l’USP, Università di San Paolo.
Autrice di racconti, poesie e romanzi, oltre a una vasta produzione scientifica, ha ottenuto diversi riconoscimenti per il suo notevole contributo nella letteratura brasiliana contemporanea ed è stata nominata Personalità Letteraria dell’Anno dal Premio Jabuti nel 2019.
Il suo esordio letterario avviene nel 1990 con la pubblicazione di alcune poesie nell’importante rivista dedicata alla storia culturale afro-brasiliana Cadernos Negros, promossa dal gruppo Quilombhoje. Tra le sue opere principali i romanzi Ponciá Vicêncio (2003), Becos da Memória (2006), Canção para ninar menino grande (2018), le raccolte di racconti Insubmissas lágrimas de mulheres (2011), Histórias de leves enganos e parecenças (2016).