È il racconto di una indigena Quiché (una delle più importanti etnie indigene esistenti in Guatemala) che nel 1992 ha avuto il Nobel per la pace.
Ma è anche la testimonianza della storia del Guatemala e della crescente richiesta di libertà per i popoli indigeni.
Elisabeth Burgos
Sociologa e studiosa di antropologia di origine venezuelana, vive in Francia ormai da molti anni, dove dirige la Casa della America Latina a Parigi. Durante l’inverno 1982 ha trascorso otto giorni con Rigoberta Menchú. Insieme sono così riuscite a trasmettere sia la ricchezza della secolare cultura degli indiani Quiché di cui Rigoberta é portavoce, sia la drammatica esperienza personale di una donna che si ribella all’annientamento del proprio popolo.